Ogni anno, a viterbo, si svolge una tradizione che richiama attenzione e impegno fisico: le prove di portata per i facchini della macchina di santa rosa. Queste verifiche rappresentano un passaggio obbligato per chi desidera continuare a sollevare il pesante carico durante la storica manifestazione del 3 settembre. L’esame dura diversi giorni e mette alla prova sia i veterani che i nuovi aspiranti.
La struttura delle prove e il percorso da affrontare
Le prove si tengono nell’ex chiesa della pace, ora sede del sodalizio dei facchini. Qui, i partecipanti affrontano un percorso circolare lungo oltre 100 metri, che va completato tre volte consecutive. Il carico da portare è una cassetta del peso di 150 chili, calibro che simula la fatica e la pressione fisica che si provano il 3 settembre durante la processione della macchina.
Il percorso richiede concentrazione e resistenza. Non basta solo forza muscolare: ogni movimento deve essere calibrato per evitare infortuni e per mantenere la stabilità del carico. La prova rappresenta anche una verifica della preparazione tecnica, elemento necessario per garantire la sicurezza di tutta la squadra durante il trasporto in strada.
Il ruolo del capofacchino e del direttivo durante le verifiche
Le prove non sono solo un test fisico ma anche una valutazione organizzativa. Il capofacchino, luigi aspromonte, è presente in modo costante durante le prove per esaminare chi si presenta davanti a lui con la cassetta sulle spalle. Accanto a lui, il presidente del sodalizio, massimo mecarini, e gli altri membri del direttivo osservano attentamente ogni dettaglio della prova.
Il loro compito è verificare che i candidati rispettino le tattiche e le strategie per portare la macchina senza rischi. Chi non supera la prova viene scartato o sottoposto a nuovi test fino alla conferma definitiva. Questo sistema garantisce un controllo rigoroso sulle condizioni psicofisiche e sulla preparazione degli aspiranti.
L’assistenza medica e le misure di sicurezza adottate
L’attenzione alla salute dei facchini è centrale durante le prove. Un’équipe medica monitora continuamente lo stato fisico dei partecipanti. Oltre ai controlli periodici eseguiti durante l’anno, medici e infermieri sono sempre presenti nei tre giorni dedicati alle prove di portata.
La presenza del personale medico serve a intervenire immediatamente in caso di affaticamento e a prevenire lesioni. Questa funzione diventa fondamentale, vista la natura stessa della prova, che richiede uno sforzo intenso e prolungato su muscoli e ossa. L’attenzione alla sicurezza si riflette anche nella scelta del percorso e nella regolamentazione del carico da portare.
La partecipazione di veterani e giovani nella prova 2025
Nel 2025, la due giorni di prove ha visto la partecipazione dei più giovani aspiranti, che si sono sottoposti al test dopo l’esame dei veterani svolto il giorno prima. Per molti giovani questa rappresenta la prima sfida pubblica e un momento simbolico importante.
Indossare la bianca divisa del sodalizio simboleggia l’ingresso in un gruppo con profonde radici storiche. La sfida consiste nel dimostrare di poter reggere il carico e di avere la forza per accompagnare la macchina di santa rosa nel trasporto che si svolgerà il 3 settembre. Il lavoro di questi giovani è guardato da vicino dal pubblico e dai membri del sodalizio, che li valutano per future partecipazioni ufficiali.
Gruppi di facchini, uniti da tradizioni centenarie, continuano così a prepararsi con rigore e attenzione. La prova di portata è un momento che unisce fatica e passione, in attesa della serata che ogni anno richiama migliaia di spettatori nelle vie di viterbo.
