
Milano avvia la sperimentazione delle bodycam per il personale di Fs security, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza nei treni e nelle stazioni lombarde entro il 2026, garantendo tutela e rispetto della privacy. - Unita.tv
Milano ha dato il via a una sperimentazione che riguarda l’uso delle bodycam da parte del personale addetto alla sicurezza ferroviaria nella regione Lombardia. Questo progetto si inserisce in una serie di test già avviati in altre quattro regioni italiane, con l’obiettivo di migliorare la protezione nei treni e nelle stazioni. Il piano prevede di estendere l’uso di queste videocamere indossabili a tutto il personale operativo entro la fine del 2026.
Il progetto di fs security per migliorare la sicurezza in lombardia
La sperimentazione è cominciata ufficialmente il 6 giugno 2025 alla stazione centrale di Milano, considerata un punto strategico per il trasporto ferroviario lombardo. Fs security ha scelto questa regione come quinta tappa, dopo Liguria, Piemonte, Toscana e Puglia, per verificare l’efficacia delle bodycam sul campo. Pietro Foroni, amministratore delegato di Fs security, ha sottolineato che “lo scopo è dotare tutti i circa 1.300 dipendenti operativi dell’azienda di questo strumento entro la fine del prossimo anno.”
Il progetto risponde a una necessità precisa: offrire nuovi strumenti di tutela sia agli addetti alla sicurezza che agli utenti del trasporto pubblico. Vengono coinvolti operatori che quotidianamente si trovano a gestire situazioni delicate all’interno di treni o nelle sale d’attesa. La sperimentazione servirà per raccogliere dati utili a migliorare la tecnologia adottata, individuare eventuali criticità e definire una modalità d’uso efficace in situazioni reali.
Come funzionano e quando si accendono le bodycam
Le bodycam, dispositivi di registrazione video portatili, saranno attivate direttamente dagli operatori di Fs security. Spetta a loro la scelta di avviare le riprese nei momenti in cui percepiscono un potenziale pericolo o una situazione che richiede una documentazione immediata. Questo controllo diretto mira a responsabilizzare il personale e a evitare registrazioni non necessarie.
Durante l’utilizzo, le immagini raccolte potranno essere trasmesse in tempo reale alle control room di Fs e alle sale operative della polizia ferroviaria. Questa caratteristica consente un intervento più rapido e coordinato in caso di emergenze o comportamenti sospetti. Le tecnologie scelte per le bodycam saranno testate proprio in questi mesi per garantire una qualità video sufficiente a supportare le indagini o le azioni immediate di contrasto a episodi di violenza o vandalismo.
I dispositivi saranno integrati nel sistema di sicurezza esistente, senza creare interferenze. Questo sistema consentirà di reagire in modo più puntuale agli eventi.
Doppia finalità delle bodycam: tutela e prevenzione
Il progetto si basa su due obiettivi chiari. Il primo riguarda la protezione del personale impegnato nella sicurezza dei treni e delle stazioni. In diversi paesi europei e extraeuropei l’adozione di bodycam ha mostrato di ridurre i casi di aggressione verso gli agenti. La presenza visibile della telecamera induce chiunque ad avere un comportamento più controllato e diminuisce l’intenzione di mettere in atto condotte illecite.
Il secondo scopo è migliorare la qualità delle prove raccolte in casi di reati o problemi a bordo treno. Il materiale video può facilitare l’identificazione di responsabili o chiarire dinamiche di eventi complessi, supportando le forze dell’ordine e la giustizia. L’uso delle immagini è però ristretto alle sole finalità investigative.
Le bodycam rappresentano dunque un mezzo sia di prevenzione sia di documentazione, che agisce direttamente sulla sicurezza percepita e reale.
Durata della sperimentazione e aspetti normativi collegati
La fase di test durerà quattro mesi, durante i quali si valuteranno sia l’efficacia del dispositivo sia l’impatto operativo. Al termine di questo periodo verrà definito il capitolato di acquisto per estendere l’uso delle bodycam a tutto il personale di Fs security in Lombardia, e più avanti in tutta Italia.
Le procedure di adozione rispettano le normative italiane sulla privacy che regolano la raccolta e la gestione delle immagini con dati sensibili come i volti. Per garantire la riservatezza, le immagini potranno essere utilizzate solo per scopi forensi. In nessun caso questi filmati saranno divulgati al pubblico con persone riconoscibili.
Un aspetto centrale del progetto è la collaborazione con il garante della privacy, che dovrà autorizzare definitivamente l’uso delle bodycam prima dell’adozione totale nel 2026. Gli operatori impegnati nella sicurezza hanno l’obbligo di non diffondere immagini identificabili al di fuori dei contesti previsti. Questo garantisce un bilanciamento tra sicurezza e tutela dei diritti personali.
La sperimentazione in Lombardia si inserisce quindi in un percorso regolato da norme precise, che accompagnano una tecnologia destinata a modificare le modalità di controllo nelle stazioni e sui treni.