Una nuova esposizione dedicata alle auto italiane costruite su misura apre il 21 giugno 2025 al Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di milano. L’allestimento punta i riflettori su quattro vetture storiche, espressione della tradizione e dell’evoluzione dell’industria automobilistica italiana dal primo Novecento fino agli anni Cinquanta. Un’occasione per scoprire pezzi rari e le storie dietro alcune automobili simbolo.
La bianchi 8hp del 1903, tra le prime auto italiane in circolazione
Tra le vetture in mostra spicca la bianchi 8hp, costruita nel 1903 nelle officine milanesi di edoardo bianchi, celebre innovatore allora soprattutto nel campo delle biciclette. Questa automobile ha rappresentato una delle prime vetture a circolare nelle strade italiane, aprendo la via a un’industria automobilistica in fase di nascita. La bianchi 8hp conserva caratteristiche tecnologiche dell’epoca e documenta il passaggio delicato e complesso dal mondo delle ruote a pedali a quello dei motori a combustione. La presenza di questa auto racconta un pezzo di storia industriale nazionale, legato al contesto milanese che allora si stava trasformando rapidamente.
Un pezzo di storia industriale e artigianale
L’auto, pur essendo semplice rispetto agli standard odierni, offre oggi la possibilità di osservare da vicino materiali, assemblaggi e scelte progettuali proprie di quell’epoca pionieristica. Anche l’attenzione artigianale che caratterizzava ogni pezzo contribuisce a far capire il concetto di “fatto su misura” che per l’industria italiana dell’epoca voleva dire soprattutto produzione limitata e attenzione alle richieste peculiari del cliente.
Alfa romeo 8c 2300 spider zagato: l’arte delle carrozzerie su commissione
Lo sviluppo dell’automobile come oggetto di lusso e prestazioni trova espressione nella alfa romeo 8c 2300 spider zagato del 1932. Questa vettura racconta un momento storico in cui nascevano le carrozzerie costruite su misura per singoli appassionati o collezionisti. Il committente, leandro arpinati, affidò a zagato, un nome che è sinonimo di design italiano raffinato e personalizzato, la realizzazione di una spider unica.
Tecnologia e prestazioni da corsa
Il motore, disegnato da vittorio jano, famoso per i suoi record sportivevoli e ambizioni da corsa, spingeva la piccola spider verso successi in competizioni come mille miglia, targa florio e le mans. L’auto riecheggia l’epoca d’oro delle corse e mostra quanto contassero, nei decenni passati, l’estetica e la meccanica cucite su misura in base alle esigenze e ai gusti dei proprietari più esigenti.
Questa combinazione di tecnologia avanzata, brand di prestigio e design curato rende la alfa romeo 8c 2300 spider un pezzo unico. Il modello conserva il fascino di quando l’auto era un simbolo di status e competizione. L’esposizione mette in luce come dietro a ogni linea si nasconda una storia di mano d’opera e scelte precise.
Bisiluro damolnar, un esperimento di design e aerodinamica per le 24 ore di le mans
All’interno della mostra emerge la bisiluro damolnar, nata dalla collaborazione di mario damonte, carlo mollino ed enrico nardi per gareggiare nella 24 ore di le mans del 1955. Questa auto si caratterizza per un’idea di design molto particolare: è divisa in due parti asimmetriche, separate fra loro. Una sezione ospita il pilota con il serbatoio, l’altra il motore e la trasmissione.
Innovazione tecnica e materiali particolari
Questa configurazione aveva l’obiettivo preciso di ridurre la resistenza aerodinamica e di migliorare la stabilità, aspetti fondamentali in gare di durata come quella francese. La carrozzeria, realizzata artigianalmente a torino, testimonia l’attenzione italiana all’innovazione tecnica attraverso l’uso di forme inedite e materiali specifici.
La bisiluro ha però avuto una vita breve in gara: dopo due ore un’auto concorrente ha causato un’onda d’aria che ha fatto uscire la bisiluro fuori pista. “L’episodio evidenzia le difficoltà degli esperimenti di quegli anni, in cui si rischiava molto per spingere i limiti dell’automobilismo sportivo.” Anche così, la bisiluro rimane un esempio significativo di come la creatività e l’ingegno italiano abbiano spinto verso soluzioni alternative e visionarie.
Alfa romeo 8c 2900 b berlinetta touring, simbolo della gran turismo prebellica
Tra le quattro vetture ricomprese nell’esposizione c’è anche l’alfa romeo 8c 2900 b berlinetta touring del 1938, considerata uno dei capolavori della produzione gran turismo italiana precedente alla seconda guerra mondiale. Progettata su commissione della società montecatini, monta un motore da 2900 cc che garantiva potenza e affidabilità nella guida su lunghe distanze.
Un simbolo di produzione artigianale e lusso sportivo
L’auto rappresenta il culmine dell’arte manifatturiera e della tecnologia di alfa romeo prima del conflitto. La berlinetta touring si distingue per linee eleganti e materiali di alta qualità, pensati per soddisfare intenditori e appassionati del tempo. È un simbolo di un’epoca in cui la produzione automobilistica coniugava prestazioni sportive e comfort, cucendo su misura ogni auto in base al cliente.
La vettura, infine, torna a raccontare di eventi anche recenti: sequestrata in francia dalla guardia di finanza nel gennaio 2025, è stata recuperata e affidata al museo come testimonianza storica da preservare, garantendo così continuità tra passato e presente della storia automobilistica italiana.
