Al largo di porticello: definiti i tempi per il recupero del veliero bayesian affondato nel 2024

Operazioni di recupero del veliero Bayesian affondato a Porticello, con l’arrivo della gru Heb O Lift 10 e indagini sulle cause del naufragio in programma al porto di Termini Imerese.
Il veliero Bayesian, affondato a Porticello nel 2024, sarà recuperato entro 20 giorni con l'ausilio di una grande gru; successivamente verranno svolte indagini per accertare le cause del naufragio. - Unita.tv

Il veliero bayesian, affondato la notte del 19 agosto 2024 al largo della borgata marinara di porticello, è al centro di un’operazione complessa per il suo recupero. Dopo mesi di attesa, si sono delineate le fasi e le tempistiche dell’intervento che porterà a riportare in superficie lo scafo. Lo scalo sarà poi oggetto di indagini per stabilire le cause esatte del naufragio.

La riunione operativa nell’ufficio circondariale di porticello stabilisce le tappe del recupero

L’incontro organizzato nell’ufficio circondariale di porticello ha definito i dettagli operativi per il recupero del bayesian, il veliero lungo 72 metri. Il briefing ha confermato che entro 20 giorni l’imbarcazione emergerà dall’acqua. Prima di questa fase, gli operatori dovranno eseguire il taglio dell’albero, che si stima resterà sommerso per un successivo recupero. La precisione sulle date sottolinea l’urgenza data dalle condizioni dello scafo e dalla necessità di procedere in modo coordinato tra i vari attori coinvolti.

Gru e operazioni sul luogo del naufragio

Sul luogo del naufragio è prevista l’arrivo di una gru di grandi dimensioni, la heb o lift 10, proveniente da termini imerese. Questa gru sarà fondamentale per sollevare la struttura, permettendo interventi sicuri ed efficaci. Non è stato ancora stabilito un calendario definitivo per tutte le fasi, ma le operazioni dovrebbero partire con la preparazione dei lavori nei prossimi giorni. Nel corso del briefing è stato specificato che ogni modifica allo scafo sarà documentata tramite riprese video, così da avere un resoconto dettagliato da consegnare poi agli enti competenti.

Il trasferimento a termini imerese e le indagini sulle cause del naufragio

Dopo la complessa operazione di sollevamento, il bayesian sarà trasportato al porto di termini imerese dove inizieranno i sopralluoghi degli esperti nominati dalla procura e dalle parti interessate. Questi consulenti valuteranno lo stato del veliero e cercheranno di ricostruire i fatti che hanno portato al suo affondamento. L’approfondimento di questa fase potrebbe richiedere diverso tempo, in quanto si tratta di operazioni delicate che richiedono l’esame attento dei danni strutturali e delle condizioni del mare e della navigazione al momento dell’incidente.

Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle dinamiche precise del naufragio ma ribadiscono l’impegno per fare luce sull’accaduto, così da garantire trasparenza e chiarezza. La collaborazione tra forze dell’ordine, specialisti e operatori tecnici appare coordinata e mirata a non perdere nessun dettaglio rilevante. Anche l’attenzione ai protocolli di sicurezza e alla tutela ambientale si rivela centrale nella gestione delle operazioni, vista la posizione delicata del relitto.

L’attenzione alla sicurezza e all’ambiente

La documentazione filmata durante le operazioni servirà a tracciare il percorso del recupero e a fornire materia per eventuali azioni giudiziarie o verifiche tecniche. I mesi passati dal naufragio hanno alzato il livello di difficoltà, tuttavia la squadra coinvolta sembra preparata per affrontare l’impegno.

Le sfide tecniche del recupero di un grande veliero sommerso

Il bayesian si presenta come una sfida significativa in termini di recupero navale. Lo scafo lungo 72 metri, affondato oltre otto mesi fa, ha subito l’azione del mare e degli agenti atmosferici che hanno compromesso alcune parti strutturali. La decisione di tagliare l’albero e lasciarlo sul fondale per un recupero successivo nasce dalla necessità di alleggerire il peso da sollevare rispetto alle capacità della gru disponibile.

La gru heb o lift 10 che verrà utilizzata è una tra le più potenti nella zona e consente di effettuare sollevamenti di grandi dimensioni, ma la complessità resta alta. Gli operatori dovranno manovrare con attenzione per evitare ulteriori danni al relitto e prevenire ogni possibile rischio per l’ambiente marino intorno alla zona del naufragio. Questo tipo di intervento richiede esperienza e precisione, ogni fase è pianificata per evitare intoppi e assicurare il successo della missione.

Il coordinamento tra équipe marine e autorità giudiziarie

Il lavoro per riportare alla luce il bayesian riunisce competenze diverse, dalle équipe marine alle autorità giudiziarie, col fine di risolvere un episodio che ha lasciato un segno nel territorio di porticello e oltre. L’area rimane sotto stretta osservazione, in attesa di vedere la ricomparsa in superficie di uno dei più grandi velieri affondati negli ultimi anni nel palermitano.