Aggressioni tra tassisti e Ncc a Milano: la denuncia di un operatore del settore

A Milano, la tensione tra tassisti e Ncc cresce con aggressioni nei fine settimana. Francesco Artusa denuncia violenze organizzate in piazza Duomo, mentre il decreto ministeriale di Matteo Salvini alimenta il conflitto.
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Aggressioni tra tassisti e Ncc a Milano: la denuncia di un operatore del settore - unita.tv

La tensione tra tassisti e Ncc a Milano continua a crescere, con episodi di violenza che preoccupano gli operatori del settore. Francesco Artusa, presidente dell’associazione Sistema Trasporti, ha raccontato a Fanpage.it le aggressioni subite dagli Ncc, descrivendo un clima di paura e insicurezza, soprattutto nei fine settimana. Le aggressioni, che includono atti di vandalismo come il lancio di uova, hanno portato a una situazione di conflitto aperto tra le due categorie.

La denuncia degli Ncc e le aggressioni

Francesco Artusa ha evidenziato come un gruppo di tassisti stia adottando comportamenti violenti, organizzando ronde in piazza Duomo nei fine settimana. Questi tassisti, secondo quanto riportato, si appostano in gruppo, bloccando le corsie e creando una sorta di “caccia” agli Ncc. Gli operatori di Ncc sono costretti a transitare tra due ali di tassisti, che non esitano a colpire con calci e manate chi considerano abusivo. La testimonianza di Artusa è supportata da video e foto che circolano sui social, documentando il lancio di uova contro le auto degli Ncc.

Artusa ha anche rivelato che i tassisti si coordinano tramite chat per organizzare questi eventi, creando un clima di tensione crescente. Nonostante le segnalazioni alle autorità competenti, come il Prefetto, la presenza delle forze dell’ordine non è risultata sufficiente a garantire la sicurezza degli Ncc durante questi raduni.

Le cause del conflitto: il decreto ministeriale

Il conflitto tra tassisti e Ncc non è nuovo e ha radici profonde. Artusa ha attribuito parte della responsabilità a un decreto ministeriale firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nell’autunno del 2024. Questo decreto imponeva agli Ncc di attendere 20 minuti tra una corsa e l’altra e di rinunciare alle intermediazioni nella ricerca dei clienti, misure che hanno alimentato il malcontento tra gli operatori del settore.

Il decreto, che avrebbe dovuto regolare il settore, è stato bloccato grazie ai ricorsi presentati dalle associazioni degli Ncc al Tar. Questa situazione ricorda quanto accaduto nel 2018, quando un precedente governo aveva imposto regole simili, costringendo gli Ncc a tornare in autorimessa dopo ogni corsa. Anche in quel caso, la Corte Costituzionale intervenne, dichiarando l’obbligo illegittimo.

Il futuro degli Ncc a Milano

La questione degli Ncc a Milano è complessa e richiede un intervento deciso da parte delle autorità per garantire la sicurezza di tutti gli operatori del settore. La sospensione del decreto ministeriale ha aperto un dibattito su come regolare il servizio di trasporto nella città, ma la tensione tra tassisti e Ncc rimane alta. La prossima discussione del ricorso al Tar, prevista per inizio giugno, sarà cruciale per il futuro degli Ncc e per la stabilità del settore.

La situazione attuale evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, per trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti gli operatori e garantire un servizio di trasporto sicuro e regolare per i cittadini.