Aggressione violenta a Fiumicino: autista di navetta shuttle preso a pugni davanti ai passeggeri
Un autista del servizio navetta all’aeroporto di Fiumicino è stato aggredito da un automobilista in pieno giorno, generando panico tra i passeggeri e richiedendo l’intervento della polizia.

Un autista della navetta a Fiumicino è stato aggredito da un automobilista in pieno giorno, davanti a passeggeri spaventati; la polizia indaga per identificare l’aggressore e garantire maggiore sicurezza nell’aeroporto. - Unita.tv
In una tranquilla serata tra i terminal dell’aeroporto di Fiumicino, si è verificato un episodio di violenza che ha lasciato molti testimoni sotto shock. Un autista che gestisce il servizio navetta tra i parcheggi e i terminal è stato aggredito brutalmente da un automobilista. Il fatto è avvenuto in pieno giorno, con passeggeri a bordo della navetta che hanno assistito impauriti alla scena. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire con precisione quanto accaduto, mentre l’autista si riprende dalle ferite riportate.
L’aggressione al conducente della navetta vicino ai terminal di Fiumicino
L’episodio si è svolto intorno alle 20 del 27 maggio 2025, in largo Antonio Locatelli, zona adiacente all’ingresso delle partenze dell’aeroporto di Fiumicino. Secondo le prime testimonianze, un automobilista ha tagliato improvvisamente la strada alla navetta shuttle che stava compiendo il suo solito percorso. Subito dopo, è sceso dalla sua auto e ha colpito con forza il vetro vicino al posto di guida.
L’autista, impegnato nel servizio di trasporto per i passeggeri, è rimasto coinvolto in un’aggressione improvvisa e violenta. La scena, che si è svolta in pieno giorno e in un luogo molto frequentato, ha visto le urla dell’aggressore echeggiare tra i passeggeri, che hanno assistito sgomenti all’attacco. L’aggressore ha sferrato una serie di pugni nel vetro e ha insultato ripetutamente l’autista, generando panico tra le persone a bordo.
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L’accaduto ha scosso anche chi stava viaggiando sulla navetta e chi era nelle vicinanze, trasformando un momento di routine in una situazione di emergenza.
La testimonianza di enrico rizzi, attivista e testimone diretto dell’aggressione
Tra i passeggeri sulla navetta c’era anche Enrico Rizzi, noto attivista per i diritti degli animali, che non ha esitato a raccontare nei dettagli ciò che ha visto. Rizzi ha descritto l’aggressione in un post su un social network, spiegando che erano circa dieci le persone presenti durante l’episodio.
Ha riferito di aver sentito subito le urla e di aver visto l’automobilista scendere dall’auto per urlare contro l’autista e colpire con forza il vetro della navetta. Mentre la tensione aumentava, l’autista ha aperto le porte per permettere ai passeggeri di uscire rapidamente dalla navetta e mettersi in salvo.
In quel momento, tutti sono fuggiti tranne Rizzi che, mostrando freddezza, ha chiamato il 112 e ha tentato di aiutare l’autista, testimoniando l’aggressione e fornendo il suo numero di telefono come possibile riferimento per le indagini. Secondo lui l’aggressore ha colpito ripetutamente il conducente prima di scappare alla guida della sua auto.
Questa testimonianza ha permesso di avere un quadro più chiaro dei fatti e di capire l’entità della violenza perpetrata in un luogo pubblico e frequentato.
L’intervento della polizia e le indagini per identificare l’aggressore
Dopo la chiamata al 112, la polizia è intervenuta velocemente sul luogo dell’aggressione. Gli agenti hanno ascoltato con attenzione la versione resa dall’autista e dai testimoni presenti, raccogliendo elementi utili per risalire all’identità dell’aggressore, ancora non individuato.
Le telecamere di sicurezza dell’aeroporto e dell’area circostante sono state acquisite per facilitare la ricostruzione dell’accaduto. Gli investigatori stanno esaminando le immagini per capire con esattezza cosa abbia scatenato un simile gesto e per individuare il veicolo e il conducente responsabili.
Intanto l’autista, pur avendo riportato ferite che non mettono a rischio la sua vita, ha mostrato segni evidenti di shock e disagio psicologico per l’accaduto. Il personale medico ha fornito le cure necessarie sul posto, ma la situazione ha generato preoccupazione per la sicurezza degli operatori impegnati nel servizio di navetta.
Le autorità mantengono alta l’attenzione per evitare che episodi simili possano ripetersi in un’area così delicata e frequentata come l’aeroporto di Fiumicino.
Impatto e sicurezza negli aeroporti dopo l’aggressione a Fiumicino
Non è la prima volta che episodi di aggressione avvengono in aeroporti o nelle loro immediate vicinanze, e questo caso fa emergere nuovamente il tema della sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori. Le navette che collegano parcheggi e terminal svolgono un ruolo fondamentale per la mobilità quotidiana all’interno dello scalo.
L’episodio a Fiumicino mette in luce la necessità di misure più efficaci che proteggano chi opera in questo ambiente, ma anche i passeggeri, che possono trovarsi coinvolti senza preavviso. Le telecamere di sicurezza e la presenza delle forze dell’ordine rappresentano strumenti essenziali, ma è indispensabile monitorare costantemente le criticità e reagire tempestivamente.
Situazioni di conflitto come questa possono esplodere rapidamente, soprattutto in luoghi con elevata affluenza e traffico veicolare. La prevenzione e l’intervento tempestivo rimangono priorità per garantire un ambiente sicuro e tutelato. Il caso di Fiumicino è seguito con attenzione dalle autorità competenti e resta sotto osservazione nei prossimi giorni.