Un episodio di violenza ha scosso la città di Milano nelle prime ore di domenica 20 luglio 2025. Un uomo di 45 anni è stato preso di mira e picchiato brutalmente sulla banchina della stazione Conciliazione della metropolitana, a causa della maglietta della squadra di calcio peruviana Club Universitario de Deportes che indossava. Il video dell’aggressione ha rapidamente circolato sui social, generando preoccupazione tra i residenti.
Dettagli sull’aggressione a Milano: cronaca di un pestaggio in metropolitana
L’episodio si è verificato intorno alle 6:30 di domenica mattina, in una stazione poco frequentata. Le immagini mostrano due giovani avvicinarsi all’uomo, che sembrava appoggiato su una panchina e forse addormentato. I protagonisti del gesto violento cercano di strappargli la maglietta, mentre la vittima non reagisce. La situazione si aggrava quando iniziano a colpirlo con calci e pugni, anche dopo che l’uomo cade a terra, incapace di difendersi.
Dal video si percepiscono chiaramente i dialoghi tra gli aggressori e chi riprende, tutti in spagnolo con accento peruviano. Una voce dice: “Quítale la polo, no más”, cioè “Levagli solo la maglietta, non di più”, pochi attimi prima di un calcio alla testa della vittima. L’aggressione appare organizzata, con qualcuno che filma mentre i due protagonisti malmenano l’uomo.
Motivazioni e contesto dietro l’aggressione: la maglia come motivo scatenante
Secondo le ricostruzioni iniziali, la causa scatenante di questo episodio sarebbe stata proprio la maglietta legata al tifo calcistico. Il Club Universitario de Deportes è una squadra storica del Perù, e l’uomo era probabilmente riconosciuto come tifoso “della squadra sbagliata” per chi ha agito. L’aggressione rispecchia una forma di intolleranza legata a rivalità sportive che assume toni estremi in questa circostanza.
Il gesto dei due ragazzi riflette tensioni che possono nascere all’interno di comunità e gruppi di tifosi, ma anche dinamiche più ampie di discriminazione o scontro identitario basato su simboli come una maglietta. La scena ricorda uno scenario violento e premeditato, non un’aggressione casuale.
Reazioni e stato della vittima dopo il pestaggio violento
La vittima, un uomo di 45 anni, non ha sporto denuncia, come riportato da alcune fonti vicine a lui. Dopo l’aggressione, si sarebbe medicato da solo presso la sua abitazione. Le sue condizioni fisiche non sono state dettagliate, ma dalle immagini appare ferito e scosso.
Nelle chat appartenenti alla comunità latinoamericana italo-peruviana, ha iniziato a circolare anche un secondo video. In questa clip, uno degli aggressori mostra la maglietta strappata come un “trofeo”, sottolineando un atteggiamento di sfida e crudeltà verso la vittima. Questo fatto ha alimentato ulteriormente il disagio e l’allarme tra i cittadini.
Il caso ha acceso discussioni sugli episodi di violenza legati al tifo, sulla sicurezza nelle aree pubbliche di Milano e sulle possibili ripercussioni nei confronti delle comunità di immigrati. Nonostante la diffusione delle immagini, l’uomo ha scelto di non coinvolgere le forze dell’ordine.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi