Nella notte tra il 25 e 26 aprile 2025, un episodio violento ha scosso l’area esterna del centro di accoglienza per migranti a Monastir, in provincia di Cagliari. Un giovane ospite della struttura è stato aggredito da un gruppo armato che gli ha sottratto il monopattino con cui stava rientrando. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire i fatti e individuare i responsabili.
La dinamica dell’aggressione vicino al kartodromo
Secondo quanto riferito dai carabinieri intervenuti sul posto, il ragazzo tunisino di 19 anni stava tornando verso il centro a bordo del suo monopattino quando è stato circondato da un gruppo composto probabilmente da persone di origine pakistana e afghana. Questi ultimi erano armati con bastoni e hanno colpito ripetutamente la vittima, provocandogli diverse escoriazioni e contusioni.
L’aggressione si è svolta nei pressi del kartodromo cittadino, una zona solitamente frequentata ma che quella notte è stata teatro dello scontro violento. Dopo aver malmenato il giovane tunisino, gli aggressori si sono allontanati portando via anche il monopattino usato dalla vittima per spostarsi.
Intervento dei compagni e arrivo delle forze dell’ordine
Durante l’attacco sono intervenuti due connazionali del ragazzo insieme a un altro ospite afghano della struttura, un uomo di 24 anni. I tre hanno cercato di difendere la vittima aiutandola a rifugiarsi all’interno del centro stesso ma sono rimasti coinvolti nella colluttazione.
Sul luogo della rissa sono arrivate rapidamente diverse pattuglie: i carabinieri provenienti da Dolianova e Siurgus Donigala insieme al Nucleo operativo radiomobile della compagnia locale; inoltre tre volanti della polizia statale della questura di Cagliari hanno supportato le operazioni. È stata chiamata anche un’ambulanza del servizio sanitario d’emergenza 118 per soccorrere i feriti.
Condizioni dei feriti dopo lo scontro
Il giovane tunisino ferito durante l’aggressione è stato trasportato all’ospedale Brotzu dove ha ricevuto cure mediche; le sue condizioni non destano preoccupazioni gravi anche se presenta varie contusioni ed escoriazioni sul corpo dovute ai colpi subiti.
Anche l’uomo afghano coinvolto nel tentativo difensivo è stato portato in ospedale presso la struttura Santissima Trinità per accertamenti sanitari; anch’egli non versa in condizioni critiche secondo quanto riferiscono fonti mediche locali.
Ipotesi investigative sulle cause dell’aggressione
Le prime valutazioni degli investigatori indicano che aggressori e aggredito potrebbero conoscersi già da tempo. La pista principale seguita dagli inquirenti porta a dissidi personali maturati nel corso dei mesi o addirittura anni tra le persone coinvolte nell’incidente notturno davanti al centro migranti.
Non emergono elementi legati ad attacchi casuali o motivazioni estranee alla vita quotidiana degli ospiti presenti nella struttura; quindi si punta su tensioni accumulate fra gruppi diversi come causa scatenante dello scontro violento culminato nel furto del mezzo elettrico usato dal ragazzo tunisino.
Attività investigative per identificare gli autori
Le forze dell’ordine mantengono aperte tutte le piste possibili mentre proseguono senza sosta gli accertamenti sul caso Monastir. L’obiettivo principale resta rintracciare tutti coloro che hanno partecipato materialmente all’aggressione notturna così come recuperare il monopattino rubato durante la fuga degli assalitori.
Gli agenti stanno raccogliendo testimonianze tra gli altri residenti nel centro d’accoglienza oltre ad analizzare eventuale materiale video disponibile nelle vicinanze dove si è consumata la violenza notturna. Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti collaborando alle indagini ancora aperte sulla vicenda drammatica verificatasi nei pressi della città cagliaritana.
