Un episodio violento ha scosso Milano l’11 maggio 2025. Un uomo è stato aggredito a coltellate davanti a un hotel vicino alla stazione centrale. Le telecamere di sicurezza hanno documentato sia l’attacco che un precedente incontro sospetto collegato ai fatti. Nel frattempo, la polizia continua la ricerca dell’aggressore, mentre si indaga sulla scomparsa di una donna legata alla vicenda.
L’aggressione accaduta davanti all’hotel berna
Alle 6.20 del mattino l’atmosfera tranquilla di via napo torriani è stata spezzata da un’aggressione violenta. Le telecamere poste all’ingresso dell’hotel berna hanno catturato minuti concitati in cui un uomo armato di coltello si è gettato contro la sua vittima. Emanuele De Maria, 35 anni, detenuto nel carcere di bollate e ammesso a lavorare come receptionist nell’albergo, ha atteso fuori il suo collega. La vittima, Hani Nasr F.A., uomo di 50 anni originario dell’Egitto e residente a Milano con cittadinanza italiana, si stava recando al suo turno come addetto alla caffetteria interna.
Le immagini mostrano De Maria che si avvicina con una lama in mano e inizia a inseguire F.A. per il marciapiede. Il cinquantenne cerca di difendersi, ma i due si scontrano in mezzo alla strada. De Maria sfodera cinque fendenti tra il collo e il torace del collega prima di fuggire a piedi verso piazza de lellis. La vittima riesce a entrare nella hall dell’hotel dove chiama aiuto al personale in servizio, ma poi cade a terra sfinito.
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Lo staff sanitario ha trasferito F.A. all’ospedale Niguarda dove è stato operato d’urgenza. L’intervento chirurgico si è protratto a lungo consentendo di limitare i danni. Attualmente si trova nel reparto di terapia intensiva e i medici mantengono un cauto ottimismo sul recupero.
Un incontro sospetto in viale fulvio testi
Un altro capitolo di questa vicenda si svolge il pomeriggio precedente, attorno alle 14 di quella stessa giornata, in viale fulvio testi. Qui De Maria si incontra con Chamila Dona Wijesuriya, donna di circa 50 anni che lavora nella stessa caffetteria dell’albergo berna e abita a pochi chilometri, nella zona di Cinisello Balsamo. Le telecamere del nucleo investigativo dei carabinieri hanno filmato il loro incontro ed è emerso che De Maria probabilmente ha violato le prescrizioni imposte per i suoi spostamenti, usando la metropolitana fuori dal percorso consentito.
Lo scopo di quell’incontro resta in parte avvolto nel mistero, ma appare evidente che i due si frequentavano anche fuori dall’ambiente di lavoro. Secondo gli inquirenti, potrebbe essere iniziata una relazione sentimentale o comunque una vicinanza personale tra De Maria e Chamila. Dopo essersi salutati, i due si sono diretti insieme verso il parco nord. Non è chiaro se si siano fermati nell’area verde, nonostante la pioggia, o se siano arrivati a un appartamento nei dintorni.
Dopo un paio d’ore, però, De Maria è tornato da solo e ha preso la metro alla stazione Bignami della linea lilla. In quella zona è stato ritrovato il telefono di Chamila. Da quel momento lei risulta scomparsa. Il marito e il figlio della donna hanno sporto denuncia ai carabinieri soltanto due giorni dopo. Le ricerche nel parco nord si sono intensificate, ma non hanno ancora dato risultati.
Le indagini e la fuga dell’aggressore
Gli investigatori della squadra mobile di Milano, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, hanno estrapolato i fotogrammi delle videocamere per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione e del precedente incontro. Al contempo, i carabinieri coordinati dal colonnello Antonio Coppola seguono ogni traccia riguardo alla sparizione di Chamila e agli spostamenti di Emanuele De Maria.
De Maria ha già un passato segnato dalla fuga. In seguito a un omicidio commesso nel 2016, aveva lasciato l’Italia dirigendosi verso il nord europa. Fu rintracciato solo nel 2018 in Germania e riportato in carcere a Bollate. La nuova vicenda sembra confermare la volontà di non tornare in cella, come indica la sua presenza fuori dai percorsi consentiti e il comportamento violento.
La caccia all’uomo è ancora in corso, spinta da un’intensa cooperazione tra polizia e carabinieri. Le autorità mantengono alta l’attenzione per evitare nuove tragedie. Intanto, i giorni passano senza che venga trovata Chamila, alimentando il timore per il suo destino.
Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza si rivelano elementi cruciali. La loro analisi ha messo a nudo i movimenti di De Maria e la dinamica precisa del tentato omicidio. Le indagini proseguono per ricomporre ogni pezzo di questa trama di violenze e misteri nel cuore di Milano.