Aggressione all’hotel Berna a Milano e scomparsa collegata: indagini in corso

Un uomo accoltellato all’hotel Berna di Milano e la scomparsa di una dipendente dello Sri Lanka sollevano interrogativi su un possibile legame tra i due eventi, mentre le indagini sono in corso.
A Milano, all’hotel Berna, un uomo è stato accoltellato e una dipendente di origine srilankese è scomparsa: la polizia indaga sul possibile legame tra i due episodi, mentre il sospettato, un evaso con precedenti gravi, è ricercato. - Unita.tv

Un episodio inquietante scuote Milano dalla notte tra venerdì 9 e sabato 10 maggio 2025. All’alba di sabato, un uomo è stato accoltellato nel cuore della città, proprio dentro l’hotel Berna, luogo dove si è anche persa traccia di una donna impiegata nello stesso ambiente. Le forze dell’ordine indagano sul possibile legame tra l’aggressione e la scomparsa che ha allertato familiari e polizia.

la sparizione improvvisa di una dipendente dell’hotel Berna

La scomparsa della donna, una cinquantenne originaria dello Sri Lanka, è stata denunciata nel pomeriggio di venerdì 9 maggio dai familiari ai carabinieri di Cinisello Balsamo. La donna, impiegata nella caffetteria interna dell’hotel Berna, non è rientrata dopo il turno di lavoro previsto e avrebbe dovuto recarsi in palestra nel tardo pomeriggio. Questa assenza ha subito destato preoccupazione tanto da attivare le ricerche.

Prima di questa improvvisa sparizione, la donna non aveva mai mostrato comportamenti fuori dall’ordinario o episodi simili. La rete di familiari e colleghi si è mobilitata velocemente, ma a quel punto non si avevano indicazioni precise del luogo dove potesse trovarsi. È importante sottolineare che l’hotel Berna è un punto nevralgico in via Napo Torriani, zona centrale frequentata da residenti, turisti e lavoratori. Una donna che sparisce nel nulla in un contesto così urbano lascia molti interrogativi aperti.

L’episodio violento nelle stesse ore

Questo evento si inserisce in uno scenario già complesso, perché nell’arco di poche ore c’è stato un episodio violento che ha coinvolto altri dipendenti dello stesso hotel. L’allerta degli investigatori è alta proprio per capire se queste due situazioni possano essere collegate sotto qualche aspetto.

L’accoltellamento all’alba e la fuga del sospettato

Sabato 10 maggio, poco dopo le 6 del mattino, un uomo di 50 anni, collega della donna scomparsa e anch’egli impiegato nella stessa caffetteria, è stato accoltellato con ferite profonde al collo e al torace. L’aggressore è stato identificato in Emanuele De Maria, un uomo di 35 anni con precedenti pesanti che includevano una condanna a 15 anni per un omicidio commesso nel 2016 a Castel Volturno.

De Maria, nel giorno dell’aggressione, era evaso dal carcere di Bollate dove scontava la pena. Dopo l’episodio violento all’hotel Berna, è fuggito, sfuggendo alla cattura da parte delle forze dell’ordine milanesi. L’uomo è tuttora ricercato con impegno dalla polizia, che ha attivato una caccia all’uomo senza tregua.

Le ferite riportate dal cinquantenne egiziano sono state giudicate gravi ma non mortali. È stato subito trasportato in ospedale dove i medici lo tengono sotto osservazione. La dinamica dell’aggressione e le motivazioni dietro il gesto sono ancora in fase di accertamento. Gli investigatori lavorano per chiarire se l’evento sia legato a questioni personali o a situazioni più complesse.

Indagini coordinate tra forze di polizia e possibili sviluppi del caso

Le indagini sono in corso sotto il coordinamento congiunto della Squadra mobile di Milano, i carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova e la polizia penitenziaria, coinvolta per la fuga di De Maria dal carcere di Bollate. Questo sforzo coordinato punta a raccogliere ogni elemento utile al ritrovamento del sospettato e alla comprensione del quadro completo.

Tre obiettivi principali guidano l’indagine: bloccare l’evaso, capire se la scomparsa della donna dello Sri Lanka sia collegata o meno alla fuga e all’aggressione, e infine localizzare la lavoratrice scomparsa. Al momento nessuna prova concreta collega direttamente i due fatti, anche se la temporalità e l’ambito lavorativo comune inquietano gli inquirenti.

Il lavoro degli investigatori

Gli esperti della polizia raccolgono testimonianze tra colleghi, vicini di casa e frequentatori dell’hotel Berna, oltre a visionare telecamere di sorveglianza per tracciare i movimenti di tutti i soggetti coinvolti. La scomparsa improvvisa e il ferimento sono eventi che si intrecciano e richiedono un’approfondita ricostruzione per non lasciare zone d’ombra nel caso.

L’allarme è alto anche perché De Maria era già in carcere per un reato grave e ha dimostrato di essere capace di violenze estreme. Le autorità mantengono aperta la pista di un possibile collegamento emotivo o logistico tra la scomparsa e l’accoltellamento, senza però escludere altre ipotesi.

Questa indagine si svolge in un momento delicato per la città che richiama l’attenzione su sicurezza e sorveglianza nelle strutture urbane frequentate da personale e cittadini. Il lavoro delle forze dell’ordine prosegue senza pause nel tentativo di riportare ordine e fare chiarezza su un caso che tiene col fiato sospeso Milano.