Un normale pomeriggio nel centro di Roma si è trasformato in una scena violenta e pericolosa. Un portiere di condominio, impegnato nelle sue mansioni quotidiane, è stato aggredito brutalmente da un giovane che gli aveva chiesto una sigaretta. Il rifiuto ha scatenato una reazione immediata e feroce: l’uomo è stato colpito al collo con un taglierino, rischiando la vita. La vicenda ha mobilitato carabinieri e soccorsi, evidenziando ancora una volta i rischi che possono nascondersi dietro gesti apparentemente banali.
L’aggressione durante il turno di lavoro in via nazionale
Il fatto è avvenuto intorno all’ora di pranzo in uno stabile situato su via Nazionale, cuore pulsante della capitale. La vittima è un uomo romano di 48 anni che lavora come portiere da molti anni nello stesso palazzo. Mentre svolgeva le normali attività quotidiane, si è trovato davanti a un giovane sconosciuto che gli ha chiesto insistentemente una sigaretta – definita comunemente “bionda”.
La richiesta sembrava ordinaria ma la risposta negativa del portiere ha provocato immediatamente la reazione violenta del ragazzo. Senza preavviso quest’ultimo ha estratto un taglierino colpendo l’uomo alla gola con precisione inquietante: il coltello si è fermato a pochi millimetri dalla giugulare destra.
Nonostante il dolore intenso e la presenza evidente del sangue, il portiere non ha perso lucidità ed è riuscito ad allertare subito i soccorsi chiamando il 112.
Intervento rapido delle forze dell’ordine e condizioni della vittima
L’allarme al numero unico per le emergenze ha fatto arrivare rapidamente sul posto i carabinieri del Nucleo Radiomobile insieme ai sanitari del 118. L’uomo ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino dove i medici hanno riscontrato la gravità della lesione.
La prognosi attuale indica otto giorni di guarigione ma gli specialisti hanno sottolineato come quella ferita avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi o addirittura fatali se fosse stata appena più profonda o collocata diversamente sul collo.
Le forze dell’ordine hanno raccolto tutte le informazioni possibili dalla vittima e dai testimoni presenti nella zona per individuare velocemente l’aggressore responsabile dell’attacco brutale.
Arresto dell’aggressore nei pressi di villa peretti
Pochi minuti dopo l’aggressione i militari sono riusciti a rintracciare il sospetto nelle vicinanze di villa Peretti, sempre nel territorio romano. Si tratta di un giovane marocchino senza fissa dimora classe ’01 già noto alle autorità per precedenti penali.
Al momento del fermo aveva ancora con sé sia il taglierino sporco di sangue sia anche un tagliaunghie; entrambi questi oggetti sono stati sequestrati come prove fondamentali nell’indagine aperta contro questo episodio violento.
Il ragazzo dovrà rispondere davanti alla giustizia dell’accusa gravissima formulata nei suoi confronti: tentato omicidio aggravato dall’utilizzo delle armi improprie durante lo scontro fisico contro la vittima inerme.
Procedimento giudiziario e custodia cautelare a regina coeli
Dopo essere stato preso in custodia dai carabinieri lo straniero accusato della grave aggressione è stato accompagnato in carcere Regina Coeli dove resterà detenuto fino al processo penale fissato su decisione dei magistrati romani responsabili dell’inchiesta.
Il tribunale capitolino, valutando tutti gli elementi raccolti dalle indagini preliminari, ha confermato a validità del fermo disponendo così misura cautelare detentiva senza possibilità d’immediata liberazione.
Questa decisione riflette quanto serio sia considerato l’episodio dal punto di vista giudiziario viste le modalità aggressive usate dall’arrestato nei confronti della persona offesa, che potevano facilmente provocarne la morte.
