Il monitoraggio sismico nei Campi Flegrei continua a suscitare interesse e preoccupazione. Recenti dati forniti dall’INGV e dall’Osservatorio Vesuviano offrono un quadro rassicurante sulla situazione sismica nella zona. Il report settimanale, relativo al periodo dal 31 marzo al 6 aprile 2025, evidenzia un numero contenuto di scosse, suggerendo una fase di relativa calma.
Dati sismici di marzo 2025: un calo significativo
Nel mese di marzo 2025, sono stati registrati un totale di 659 eventi sismici, con un picco massimo di magnitudo 4.6. Questo numero rappresenta una diminuzione rispetto alle settimane precedenti, con una media di circa 4 scosse al giorno, un dato che non si registrava da tempo. Nella settimana analizzata, sono state segnalate solo 28 scosse, in calo rispetto alle 33 della settimana precedente. La magnitudo delle scosse è rimasta contenuta, con il valore massimo non oltrepassato di 2.0 gradi sulla scala Richter, un segnale positivo per la stabilità della zona.
La scossa principale e le sue conseguenze
Il terremoto più significativo della recente attività sismica è avvenuto il 13 marzo 2025, alle 1:25, con una magnitudo di 4.6. Questo evento ha causato danni a diverse abitazioni, ma fortunatamente non si sono registrati feriti né vittime. Gli esperti ritengono che questa scossa abbia “liberato” energia accumulata nel sottosuolo, che si era intensificata dopo un periodo di calma. Attualmente, la situazione non sembra indicare un’imminente attività sismica violenta o un’eruzione, nonostante i Campi Flegrei siano un vulcano attivo. Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare ulteriori sviluppi.
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Monitoraggio del bradisismo e analisi geochimica
Il fenomeno del bradisismo, che ha caratterizzato la zona, mostra segni di miglioramento. Fino a febbraio, il sollevamento medio era di circa un centimetro al mese, ma dopo le scosse di metà marzo, si è registrato un incremento significativo, con una media attuale di due centimetri al mese. Dal gennaio 2024, il sollevamento totale ha raggiunto i 25,5 centimetri, un dato che richiede attenzione. Le analisi geochimiche condotte dall’Osservatorio Vesuviano non hanno evidenziato anomalie, mantenendo i valori entro i limiti normali.
Controlli delle abitazioni nella zona rossa
Le autorità locali, in collaborazione con la protezione civile, stanno effettuando controlli sistematici sugli edifici situati nella zona rossa, che comprende Napoli, Bacoli e Pozzuoli. L’obiettivo è garantire la sicurezza degli abitanti e verificare l’integrità delle strutture dopo il terremoto del 13 marzo. Le squadre, composte da dieci tecnici, eseguono ispezioni visive per valutare il rischio strutturale e geotecnico. Salvatore Cicalese, uno dei tecnici coinvolti, ha spiegato che i controlli si concentrano su diversi aspetti e, in caso di problemi, viene emessa una nota di inagibilità.
Ultime scosse registrate
Nella serata del 6 aprile 2025, sono stati segnalati due eventi sismici leggeri, entrambi con una magnitudo di 1.2 gradi sulla scala Richter. Il primo si è verificato alle 18:19, seguito dal secondo alle 18:27. Queste scosse, pur essendo ravvicinate, non destano preoccupazione e rientrano nella normale attività sismica della zona. I monitoraggi continueranno per garantire la sicurezza della popolazione e la stabilità delle strutture.