Il governo punta a trasformare palazzo senato a Milano in un nuovo punto di riferimento culturale e sociale, affidandone la gestione a operatori privati. Con un bando appena pubblicato, l’agenzia del demanio insieme al ministero della cultura intendono rigenerare questi spazi offrendo servizi come caffetteria, co-working, sala lettura e ristorazione, con l’obiettivo di aprire un dialogo tra storia e nuove forme di aggregazione pubblica. La concessione di valorizzazione è prevista per un periodo fino a 50 anni, e segna un passo importante verso una gestione più dinamica di un edificio storico.
Il bando di concessione e gli spazi interessati
Ieri, 25 aprile 2025, l’agenzia del demanio e la direzione generale archivi del ministero della cultura hanno ufficializzato il bando che riguarda due aree di palazzo senato, edificio storico nel cuore di Milano. Le aree verranno affidate a soggetti privati per essere adibite a funzioni come caffetteria, spazi di co-working, sale lettura, ristoranti e sale esposizioni. Questi ambienti dovranno integrarsi con la funzione istituzionale dell’edificio ma anche aprirsi a una fruizione più ampia e quotidiana da parte della cittadinanza. L’idea è quella di combinare cultura e servizi, per rendere il palazzo un luogo vivo e frequentato oltre che un patrimonio da preservare.
Criteri per la valutazione delle proposte
Le proposte operative saranno valutate non solo in base alla capacità di pagamento di un canone, ma soprattutto per criteri di sostenibilità ambientale, efficienza energetica, qualità degli interventi di recupero e impatto per il territorio. L’agenzia del demanio ha previsto un periodo di concessione fino a 50 anni, una durata che lascia margine per investimenti a medio-lungo termine in equilibrio con la tutela storica degli ambienti.
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L’accordo quadro tra agenzia del demanio e ministero della cultura
Il progetto si inserisce in un più ampio accordo quadro firmato nel 2024 tra agenzia del demanio e direzione generale archivi del ministero della cultura. Questa collaborazione nasce dalla volontà di reinterpretare gli archivi di stato come strutture più aperte e accessibili, dove la conservazione delle documentazioni storiche si accompagni a servizi culturali innovativi e sociali. Gli archivi diventano così “luoghi delle persone”, spazi che vanno oltre la semplice custodia di documenti per trasformarsi in punti di aggregazione e approfondimento culturale.
L’obiettivo dell’accordo
L’obiettivo è incrementare la partecipazione pubblica e valorizzare il patrimonio storico attraverso modalità che coinvolgano esperienze diverse, come mostre, eventi, attività di lettura e studio. Palazzo senato rappresenta in questo senso una sfida e un’opportunità per tradurre queste ambizioni in progetti concreti che possano dialogare con la città di Milano e le sue esigenze di spazi culturali accessibili e multifunzionali.
Criteri di valutazione delle proposte e aspettative per il territorio
Le offerte per la concessione di palazzo senato non saranno giudicate solo sul piano economico, ma dovranno dimostrare una chiara attenzione al recupero e al riuso degli immobili, con un occhio di riguardo per soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale. L’efficienza energetica delle strutture rappresenta un elemento essenziale, così come la capacità dei progetti di generare un ritorno positivo per il contesto locale.
Questo significa che non basterà proporre uno spazio commerciale, ma sarà necessario spiegare come i nuovi servizi si integreranno con l’identità storica dell’edificio e contribuiranno alla vita culturale del quartiere. Il canone e la durata della concessione peseranno nelle decisioni, ma la qualità degli interventi e l’attenzione alla comunità giocheranno un ruolo centrale nelle scelte. L’agenzia del demanio ha ribadito la sua volontà di premiare chi proporrà piani che mantengano e accrescano il valore storico e culturale senza compromettere la sostenibilità.
Palazzo senato come centro di cultura aperto e innovativo
Alessandra dal verme, direttore dell’agenzia del demanio, ha definito gli archivi di stato come nuovi centri di cultura, luoghi di incontro che uniscono memoria e innovazione. Palazzo senato assume così un nuovo ruolo, distante dall’immagine statica di “bene da conservare” e più vicino a quella di spazio vivo, frequentabile e propositivo. La sfida sarà mantenere salda questa doppia identità: proteggere un patrimonio storico e insieme trasformarlo in un motore di iniziative culturali e sociali.
Interventi simili in Italia
Questo progetto segue una linea di interventi in diverse città italiane, dove enti pubblici cercano di rendere i propri immobili storici più vicini alla comunità. A Milano, in un quartiere centrale e ricco di storia, palazzo senato può diventare un modello per le politiche di valorizzazione di luoghi pubblici, portando nuove attività, visitatori e occasioni di scambio culturale. Le prossime fasi vedranno la selezione dei soggetti ai quali sarà affidata la gestione e l’avvio dei lavori per l’adattamento degli spazi.