
Dal 1° settembre 2025 l’accesso al primo semestre di medicina, odontoiatria e veterinaria sarà libero, con una selezione nazionale basata su esami per il passaggio al secondo semestre. - Unita.tv
Il governo ha pianificato un cambiamento significativo per gli studenti interessati ai corsi di medicina, odontoiatria e veterinaria. A partire dal 1 settembre 2025 partirà l’accesso libero al primo semestre di medicina, seguito da una selezione basata su esami nazionali per il passaggio al secondo semestre. Il decreto, firmato dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, definisce modalità, date e prove della nuova procedura. Gli studenti potranno fare domanda a luglio e prepararsi ad affrontare esami pensati per valutare la preparazione necessaria a proseguire il percorso di studi.
Accesso libero al primo semestre e struttura del decreto
Il decreto ministeriale autorizza l’ingresso senza restrizioni al primo semestre di medicina, consentendo a chiunque voglia iscriversi di iniziare gli studi senza limiti di posti o selezioni iniziali. Le iscrizioni apriranno a luglio 2025, mentre i corsi inizieranno il 1 settembre. Il primo semestre prevede tre esami fondamentali: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.
Esami del primo semestre
Questi tre test scritti saranno il criterio per certificare la preparazione e l’idoneità degli studenti a proseguire gli studi nel secondo semestre. Il decreto stabilisce anche quali materie saranno prese in considerazione se uno studente non supererà il semestre libero. I crediti ottenuti in questo periodo potranno essere usati per iscriversi a corsi affini nell’area biomedica, farmaceutica, sanitaria o veterinaria, evitando di disperdere completamente l’impegno già sostenuto.
Esami nazionali per il secondo semestre: modalità e tempistiche
Le prove che permetteranno l’accesso al secondo semestre si terranno contemporaneamente in tutte le università italiane, presumibilmente fra fine novembre e inizio dicembre 2025. Circa 60 mila candidati affronteranno questo step, mentre i posti disponibili negli atenei saranno 21 mila. L’obiettivo dichiarato del ministero è di formare 30 mila nuovi medici entro sette anni, facendo di questa selezione un passaggio cruciale per il reclutamento di nuovi professionisti in ambito sanitario.
Struttura e criteri degli esami nazionali
Ogni esame durerà 45 minuti e sarà composto da 31 domande. Di queste, 15 saranno a risposta multipla con cinque opzioni a scelta, mentre 16 richiederanno di completare con la parola corretta. Il punteggio massimo ottenibile a ciascun test è di 31 punti: ogni risposta esatta vale un punto, quelle sbagliate tolgono 0,25 punti, le non date non incidono sul punteggio. Per superare ogni prova sarà necessario raggiungere una soglia minima di 18 punti su 30, un parametro scelto per garantire una valutazione rigorosa della preparazione.
Ripetizione degli esami e scelta delle sedi universitarie
Gli studenti potranno ripetere ciascun esame fino a un massimo di due volte, a patto che ogni tentativo sia distanziato da almeno due settimane. Questa possibilità consente di affrontare le prove con maggiore flessibilità e di rimediare a eventuali performance insufficienti. Al momento dell’iscrizione, ogni candidato dovrà indicare una lista di 10 sedi universitarie preferite dove spera di proseguire il corso una volta superati gli esami nazionali.
Graduatoria nazionale e assegnazione posti
La graduatoria nazionale, basata sui risultati degli esami, determinerà l’assegnazione dei posti nelle varie università. Lo studente accederà all’ateneo della prima sede disponibile in base al proprio punteggio e alla priorità espressa nella domanda. Questo meccanismo punta a gestire in modo trasparente e coordinato il passaggio al secondo semestre, mantenendo equità fra tutti i partecipanti a livello nazionale.
“Questa nuova procedura rappresenta una svolta importante nel modo di accedere ai corsi di medicina, favorendo un maggiore accesso iniziale e una selezione mirata successivamente,” si legge nel comunicato del ministero.