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Accesso ai biglietti per concerti, disabilità e ostacoli ancora difficili da superare in Italia

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In Italia, l'acquisto di biglietti per eventi live crea barriere per le persone con disabilità, tra attese lunghe, scarsa trasparenza e posti riservati limitati; una proposta di legge attende ancora approvazione per garantire pari diritti e accessibilità. - Unita.tv
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Acquistare biglietti per eventi dal vivo dovrebbe essere uguale per tutti, ma in Italia continua a crearsi un divario per chi convive con una disabilità. L’acquisto online, veloce e semplice per molti, si trasforma in un percorso incerto e lento per chi necessita di posti riservati, spesso con un’attesa che rischia di negare anche solo la possibilità di partecipare. Il caso del concerto dei The Kolors a Seesto San Giovanni rivela problemi strutturali che incidono su diritti e accessibilità.

I tempi di attesa e le difficoltà nell’acquisto per persone con disabilità

Il concerto dei The Kolors fissato il 9 settembre al Carroponte di Seesto San Giovanni ha fatto emergere una realtà tutt’altro che semplice. Per un biglietto in piedi, acquistabile in quattro minuti attraverso i canali online, chi convive con disabilità si ritrova a dover attendere giorni prima di ricevere una risposta. Giuseppina Rubbuano, madre di David, 13 anni con una disabilità grave e fan della band, racconta che dopo la notifica di apertura vendita biglietti, ha scritto all’organizzatore il 9 maggio, ricevendo risposta solo dopo quattro giorni. La notizia è stata negativa: i posti riservati erano tutti esauriti. Un episodio che le è capitato più volte. Questo tipo di attesa non riguarda solo i Kolors ma si presenta in diversi eventi. Si tratta di una situazione che rallenta fortemente l’accesso e aumenta il rischio di perdere occasioni di partecipazione a eventi dal vivo.

Un ostacolo concreto per la partecipazione

Questi tempi non sono semplicemente una questione tecnica ma diventano un problema concreto, perché per molte persone con disabilità l’attesa può significare l’impossibilità di prendere parte a eventi. La lentezza nel rispondere alle richieste genera ansia e incertezza senza contare che la risposta negativa spesso giunge all’ultimo momento, impedendo di cercare altre soluzioni. Si aggiunge un ulteriore ostacolo: i posti riservati sono in numero limitato e spesso non si ha chiara informazione su dove si trovino rispetto al palco o alla location. Il risultato è una esperienza di acquisto che, più che semplice e trasparente, sembra pensata per creare barriere.

Processi di acquisto discriminatori e mancanza di trasparenza nei biglietti per disabili

La questione non finisce con l’attesa per una risposta. Il sistema di vendita online tende a escludere i biglietti per persone con disabilità dalle opzioni visibili e facilmente acquistabili come succede per gli altri utenti. Non compaiono nelle liste accessibili alla maggior parte dei clienti e chi cerca di ottenere informazioni deve fare un lavoro di curiosità e pazienza. I biglietti per disabili raramente sono disponibili direttamente sui siti di vendita dei ticket, e chi li vuole deve individuare il nome dell’organizzatore dell’evento alla fine della pagina.

Canali di contatto poco efficaci

Spesso l’unico dato fornito è un indirizzo fisico della sede dell’organizzatore, senza mail o numeri telefonici diretti. Chi vuole entrare in contatto si deve muovere sul sito della società, sperando in qualche canale reperibile. La richiesta avviene quindi via mail, con tempi di risposta variabili e che spesso superano giorni o settimane. Inoltre, spesse volte le risposte negative arrivano sotto forma di messaggi automatici, privi di personalizzazione o spiegazioni reali. Viene confermata una disparità di trattamento: mentre un utente qualsiasi compra online in pochi minuti, chi ha disabilità affronta una trafila tortuosa e poco chiara.

Altra mancanza evidente è l’opacità sulla quantità di biglietti riservati. Non viene mai indicato quanti siano rispetto agli ordninari e dove siano collocati i posti. Queste lacune rendono difficile sapere cosa si sta acquistando, oltre a doversi spesso accontentare di settori meno visibili o appartati. Questo crea una forma di segregazione non dichiarata e rende più complicate le scelte per chi accompagna le persone con disabilità.

Le proposte di legge e la battaglia per biglietti accessibili senza barriere

Per provare a cambiare questa situazione ha preso posizione Lisa Noja, consigliera regionale di Italia Viva. Noja è tra i firmatari del manifesto “Live for All” e ha sostenuto più emendamenti a una proposta di legge che punta a garantire migliori condizioni e accesso trasparente ai biglietti per persone con disabilità. La proposta di norma è alla Camera dei Deputati ma resta bloccata in commissione cultura da oltre sei mesi.

Diritti e prenotazioni paritarie

Tra gli interventi proposti spicca il diritto di “prenotazioni paritarie”: chiunque, disabile o no, deve usufruire degli stessi canali di acquisto, negli stessi giorni e con uguale disponibilità. Questo significa che i biglietti per persone con disabilità dovrebbero essere venduti online con la stessa rapidità e condizioni dei biglietti comuni. Inoltre, la proposta chiede che fin dalle fasi di prevendita sia evidente quanti posti sono riservati a disabili, la loro posizione precisa e una quota minima definita per legge. Altro aspetto riguarda la distribuzione dei posti: devono essere sparsi in tutti i settori per superare la segregazione e garantire accesso equo anche agli accompagnatori.

Si richiede pure che questa normativa vale per ogni tipo di evento dal vivo, compresi quelli gratuiti, aspetto oggi escluso. La riforma migliorerebbe i meccanismi e ridurrebbe le disuguaglianze che pesano su chi convive con disabilità. A oggi però non si registrano segnali di una decisione politica efficace per lo sblocco e l’approvazione definitiva della legge. Senza un intervento tempestivo, restano in vigore prassi affaticanti e inique con impatto diretto sui diritti delle persone con disabilità.

Ultimo aggiornamento il 18 Maggio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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