La nomina di Vincenzo Mario Lombardi come nuovo direttore della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise segna un passaggio importante nella gestione del patrimonio culturale e documentale di queste due regioni. Lombardi porterà la sua esperienza maturata in Basilicata nell’amministrazione e tutela degli archivi e delle biblioteche regionali.
Lombardi e il legame con Abruzzo e Molise: radici culturali e professionali
Vincenzo Mario Lombardi esprime una forte connessione personale e professionale con Abruzzo e Molise, territori accomunati da una lunga storia di convivenza ma con caratteristiche distinte. Il neo direttore sottolinea che le sue radici culturali, il percorso formativo e le esperienze pregresse lo avvicinano a queste regioni. Lombardi si sente in qualche modo “familiare” e affettivamente legato ai luoghi, elementi che ritiene fondamentali per svolgere al meglio il proprio ruolo di tutela del patrimonio culturale.
Questa vicinanza personale si unisce a solide relazioni professionali già stabilite nel corso degli anni, che gli permettono di conoscere profondamente le realtà archivistiche e bibliografiche locali. Una conoscenza sul campo che sarà utile nell’affrontare le sfide poste dalla conservazione e valorizzazione dei documenti storici e delle biblioteche pubbliche dislocate sul territorio abruzzese e molisano.
L’esperienza precedente di Lombardi alla Soprintendenza della Basilicata
Prima di assumere il nuovo incarico, Lombardi ha diretto per un anno la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Basilicata, seguendo la tutela di archivi e biblioteche locali. Questo periodo gli ha fornito una visione concreta delle problematiche legate alla gestione e conservazione del patrimonio documentale in territori caratterizzati da risorse preziose ma anche da limiti strutturali.
Nel suo mandato in Basilicata ha seguito interventi mirati alla salvaguardia di archivi storici e al miglioramento delle condizioni di conservazione. L’esperienza acquisita dovrebbe tornare utile nel coordinare le attività di vigilanza e tutela nelle regioni dell’Abruzzo e del Molise, dove i patrimoni custoditi vantano un valore ricco e stratificato.
Patrimonio archivistico e bibliografico di Abruzzo e Molise: ricchezze e criticità
Il neo direttore riconosce la grande ricchezza documentale custodita negli archivi storici e nelle biblioteche presenti in Abruzzo e Molise. Questi territori conservano fonti cruciali per lo studio della storia e della cultura locale, che rappresentano risorse essenziali per la ricerca e l’identità delle comunità.
Allo stesso tempo, Lombardi segnala difficoltà che si concentrano su vari fronti. Tra queste ci sono carenze infrastrutturali, limiti nella gestione ordinaria, problemi nella digitalizzazione dei fondi archivistici e difficoltà legate alla disponibilità di personale qualificato per la cura e la valorizzazione dei materiali. Questi fattori possono rallentare la piena fruizione del patrimonio e metterne a rischio la conservazione.
Il nuovo direttore dovrà quindi confrontarsi con sfide complesse per migliorare le condizioni di accesso e conservazione, cercando di valorizzare le potenzialità dei beni culturali e promuovere interventi concreti sul territorio. La gestione integrata di archivi e biblioteche potrà contribuire a far emergere queste collezioni da una certa marginalità, favorendo un uso più ampio da parte di studiosi e cittadini.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Serena Fontana