Un progetto ambizioso sta prendendo forma a Teramo con la creazione della cittadella della cultura, un centro destinato a ospitare attività culturali e di alta formazione. L’intervento interesserà l’area dell’ex ospedale psichiatrico, oggi inutilizzata, con l’obiettivo di restituire vita a uno spazio centrale nel cuore storico della città. La nuova struttura mira a consolidare la presenza dell’università nel centro urbano e ad affermarsi come punto di riferimento sociale e culturale per tutta la comunità.
Iter burocratico e finanziamenti per il centro AgroBioServ: dalla firma del protocollo al bando per i lavori a Teramo
Il percorso verso la realizzazione ha attraversato varie fasi complesse. Tutto è partito nel 2016 con il Masterplan Abruzzo-Patto per il Sud che aveva stanziato 30 milioni di euro destinati al recupero dell’area interessata dal progetto. Nel 2018 si era chiuso anche un concorso internazionale d’idee finalizzato alla progettazione architettonica.
Dopo una lunga pausa dovuta alla revoca dei fondi iniziali, le attività sono riprese all’inizio del 2025 quando è stato firmato un nuovo atto di concessione tra l’università e la regione Abruzzo che ha garantito ulteriori 20 milioni da investire nell’opera.
Subito dopo è stata pubblicata una gara pubblica rivolta alle imprese edili interessate ai lavori sulla porzione iniziale dei locali da riqualificare . Il bando si è chiuso lo scorso giugno raccogliendo ben 35 offerte; ora una commissione tecnica valuterà le proposte entro due mesi dalla scadenza del termine.
Il progetto della cittadella: valorizzazione urbana e sviluppo del centro di ricerca Agrobioserv all’ Università di Teramo
L’idea alla base del progetto è quella di trasformare un luogo abbandonato in un polo d’eccellenza capace di influenzare positivamente lo sviluppo socio-economico locale. L’ex ospedale psichiatrico sarà riqualificato per accogliere funzioni legate alla cultura e all’alta formazione universitaria. Lo spazio complessivo coinvolto dal piano supera i 21mila metri quadrati, ma nella prima fase saranno interessati circa 8mila metri quadrati.
Il rettore Christian Corsi ha sottolineato come questo intervento sia parte integrante del suo mandato insieme ad altri obiettivi strategici quali il raddoppio degli spazi dedicati alla facoltà di Medicina Veterinaria e la nascita del Centro AgroBioServ. Il rilancio dell’ex area ospedaliera si inserisce in una visione più ampia che punta a rafforzare il legame tra università, città e territorio circostante.
Analisi dell’ impatto sociale ed economico del centro AgroBioServ di Teramo guidato dal rettore Christian Corsi
La cittadella non vuole essere solo un intervento architettonico o urbanistico ma rappresenta anche uno strumento concreto per riscrivere l’identità stessa di Teramo attraverso nuovi modelli culturali ed educativi.
Secondo Corsi serve dare risposte urgenti alle esigenze locali individuando elementi distintivi capaci far emergere Teramo su scala regionale o nazionale soprattutto nei campi ricerca innovazione culturale collegata all’università stessa.
La valorizzazione degli spazi dismessi può contribuire inoltre ad attrarre nuove iniziative imprenditoriali, stimolare collaborazioni fra enti diversi, ampliare opportunità formative. Il termine previsto per completare i lavori fissa dicembre 2028 come data ultima utile affinché questa rinascita possa concretizzarsi definitivamente dentro al centro storico teramano.
Articolo ripreso da ansa.it.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Luca Moretti