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Tavolo della moda al ministero, focus su Made in Italy, sostenibilità e internazionalizzazione: la partecipazione dell’Abruzzo

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Incontro al ministero su moda, sostenibilità e Made in Italy con l’Abruzzo protagonista. - Unita.tv
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Il 2025 si apre con un’attenzione rinnovata sul settore moda italiano grazie all’impegno del ministero delle Imprese e del Made in Italy e la partecipazione attiva delle regioni. Tra queste spicca l’Abruzzo, rappresentato dall’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca, che ha portato il punto di vista della Conferenza delle Regioni durante una riunione significativa del Tavolo della Moda a Roma. Il confronto ha toccato temi essenziali per il comparto produttivo, dall’adeguamento alle sfide ambientali e digitali fino alla tutela del Made in Italy.

Un confronto istituzionale incentrato sul rilancio del settore moda e del Made in Italy

Il Tavolo della Moda convocato presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso, ha rappresentato un momento chiave per mettere a fuoco le strategie per il settore moda. Tiziana Magnacca, capodelegazione per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha evidenziato come la riunione abbia consentito di mettere a confronto le diverse realtà istituzionali e associative impegnate nel sostegno al comparto.

Il governo attuale ha messo in campo interventi volti a proteggere l’esistente, ovvero le imprese e le filiere, ma anche a incentivare la crescita in un settore che rimane un motore importante per l’economia italiana. Al centro della discussione i dazi Usa, che rappresentano un ostacolo per le esportazioni italiane verso il terzo mercato commerciale. Sono in corso trattative serrate per superare questa barriera, fondamentale per stabilizzare e rafforzare la presenza del Made in Italy oltreoceano.

L’incontro ha quindi fatto emergere la complessità di un comparto che si trova a dover gestire esigenze di salvaguardia e contemporaneamente di innovazione, con un’attenzione particolare alle associazioni economiche presenti nel settore. Si è voluto mettere in luce il ruolo centrale del Piano Italia Moda come strumento operativo per mettere in campo queste politiche.

Transizione Verde e digitale: i nuovi scenari per la moda italiana

La necessità di un cambio di passo per il tessuto produttivo della moda è stata uno dei cardini del vertice ministeriale. In un mondo che avanza verso la sostenibilità e la digitalizzazione, la filiera della moda deve mettere in pratica azioni concrete per rispettare questi nuovi paradigmi. Durante la riunione si è ribadito come tutela ambientale e tracciabilità siano due aspetti fondamentali per la competitività del settore nel medio e lungo termine.

Oltre alle misure già attive, sono state annunciate ulteriori iniziative con particolare riguardo alle piccole e microimprese, che costituiscono una parte consistente dello scenario produttivo italiano e spesso si trovano in difficoltà ad affrontare investimenti di alto profilo tecnologico e ambientale.

Un progetto al centro dell’attenzione è il Digital Product Passport, una piattaforma digitale che registra informazioni dettagliate su ciascun prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita: dall’origine e composizione dei materiali, ai processi di produzione, fino all’utilizzo finale e alla possibilità di riparazione e riciclo. Questo strumento punta a offrire trasparenza lungo tutte le fasi della filiera, favorendo modelli di consumo e produzione più sostenibili e responsabilizzando le imprese.

La tutela contro la contraffazione si associa a questo sforzo, con l’introduzione di un’applicazione già presentata durante la riunione che permette di tracciare la storia di ogni prodotto e di impedire l’accesso al mercato di merci non originali.

Finanziamenti e sostegni specifici per design e formazione nelle nuove misure governative

Il sostegno alle imprese del settore passa anche attraverso misure economiche dirette. Tra le novità in arrivo nella nuova legge finanziaria figura una misura dedicata al design e alla formazione dei campionari, concepita come un aggiornamento del credito d’imposta già esistente. Il fondo previsto ammonta a 250 milioni di euro, riservato a spingere l’innovazione e la qualità in uno degli ambiti più delicati del processo produttivo.

Il ministro Urso ha inoltre annunciato l’intenzione di portare in Parlamento entro l’autunno una legge dedicata alle piccole e medie imprese della moda, con l’obiettivo di sostenere questi soggetti con agevolazioni mirate, tra cui la possibilità di rateizzare debiti e accedere con maggiore facilità a linee di credito.

In parallelo alle iniziative ministeriali, anche Invitalia, Sace e Simest hanno esteso il proprio impegno per offrire strumenti finanziari più flessibili e mirati, dando sostegno alle realtà che soffrono maggiormente la pressione dei mercati internazionali e le difficoltà legate all’innovazione tecnologica.

Il ruolo dell’Abruzzo tra internazionalizzazione e passaggio generazionale

L’assessore Magnacca ha sottolineato la volontà della Regione Abruzzo di portare avanti due linee di azione fondamentali per la crescita del settore moda regionale: la promozione dell’internazionalizzazione e il rafforzamento della formazione. Rafforzare la presenza sui mercati esteri resta una priorità per dare continuità al rilancio delle imprese e sostenere l’economia locale, molto legata ai flussi commerciali esteri.

Altro tema affrontato è stato il passaggio generazionale. Le aziende familiari rappresentano una parte consistente del tessuto produttivo e garantire un trasferimento efficace delle competenze e delle tradizioni è necessario per coniugare continuità e innovazione. La sfida è quella di mantenere vive le radici del Made in Italy, pur integrando strumenti e visioni nuove, indispensabili per affrontare i mercati moderni con maggiore forza.

L’impegno regionale si concentra quindi su questo doppio filone, supportando le imprese nella formazione di nuove figure professionali e nelle azioni per conquistare mercati in cui il Made in Italy conserva un valore molto alto.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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