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Polemiche a atessa per il convegno sull’automotive organizzato dal pd con relatori solo uomini

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Convegno automotive a Atessa, polemiche per relatori esclusivamente maschili - Unita.tv
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L’evento, previsto per il 28 luglio 2025, ha sollevato reazioni nel mondo politico e istituzionale locale per la totale assenza di donne tra gli interventi. Il convegno, dedicato all’industria dell’area del fiume Sangro, ha riunito esponenti del Partito Democratico, amministratori e sindacalisti, tutti uomini. A segnalare questa esclusione è stata l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Chieti, Chiara Zappalorto, che ha espresso una forte critica pubblica.

La composizione del panel e la reazione dell’assessora chiara Zappalorto

Il convegno “Il Sangro e la sua industria, tra storia e scenari futuri” si terrà ad Atessa, nel territorio di Chieti. La notizia è stata ripresa dal quotidiano Il Centro nell’edizione del 24 luglio 2025. Il panel prevede più di dieci relatori, tra cui amministratori locali, dirigenti del Partito Democratico e rappresentanti sindacali. Nonostante la pluralità di competenze, nel gruppo non figura nessuna donna.

Chiara Zappalorto, assessora alle Pari opportunità e figura storica del Pd cittadino, ha rimarcato la sua indignazione sui social e attraverso i canali ufficiali. Ha spiegato che molti relatori probabilmente non erano consapevoli della composizione esclusivamente maschile dell’iniziativa. Ha ricordato il suo passato come prima donna segretaria del Partito Democratico a livello cittadino e provinciale, sottolineando come la sua esperienza dimostri che un ruolo importante nelle dinamiche politiche sia perfettamente alla portata di donne.

L’assessora è stata molto chiara nel definire il convegno come una “nota stonata” all’interno di un quadro politico che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto muoversi in direzione di maggiore inclusività e parità di genere.

L’esclusione delle donne nei dibattiti su temi “tradizionalmente maschili”

L’assenza di relatrici ha provocato un dibattito più ampio su come certi temi, come l’automotive e l’industria, vengano ancora percepiti come appannaggio esclusivo degli uomini, nonostante la presenza di donne competenti e preparate nel settore e in politica. L’assessora Zappalorto ha evidenziato la contraddizione di questa posizione, ricordando che all’interno della comunità e del partito ci sono numerose donne in grado di intervenire e contribuire a tali discussioni.

Ha inoltre sottolineato che pensare a una divisione “di genere” riguardo agli argomenti industriali appare superata, se non addirittura “assurda”. La critica mette in luce un problema diffuso anche in altre sedi e a vari livelli: la difficoltà di far emergere voci femminili in contesti considerati tradizionalmente “maschili”.

Tali esclusioni complicano il confronto democratico e impoveriscono il dibattito pubblico, impedendo una rappresentazione più ampia delle esperienze e dei punti di vista che possono portare a scelte migliori e più efficaci.

Il ruolo del partito democratico e le aspettative sulla correttezza delle scelte organizzative

Il Partito Democratico, a livello nazionale e locale, ha avviato da tempo iniziative volte a bilanciare la presenza di genere nelle proprie attività e nei momenti pubblici. Questo episodio ad Atessa, quindi, appare disallineato rispetto alle politiche interne del partito, che invece puntano a un coinvolgimento più ampio e alla valorizzazione di entrambe le componenti.

Chiara Zappalorto ha voluto utilizzare questo caso per richiamare attenzione e richiedere una maggiore cura nelle scelte relative ai panel. Ha sottolineato che la creazione di programmi con relatori esclusivamente uomini rischia di bloccare la rappresentanza femminile e alimentare una percezione negativa interna ed esterna al partito.

L’assessora auspica che si riflettano le competenze reali, superando pregiudizi e stereotipi. Ha posto l’attenzione non solo sul singolo evento, ma sulla necessità di vigilare affinché non si ripetano disattenzioni analoghe in futuro.

Impatto e reazioni nel dibattito pubblico locale

L’annuncio ha suscitato un certo clamore nelle istituzioni e fra i cittadini di Atessa e Chieti. Si registra un dibattito sulla correttezza di rappresentare un settore come quello industriale e dell’automotive senza coinvolgere donne, soprattutto in una regione e in un contesto politico che ha promosso azioni contro le discriminazioni di genere.

La vicenda potrebbe spingere altri soggetti organizzativi a valutare con più rigore la composizione dei propri panel, aprendosi a un confronto non solo tra uomini ma anche tra donne, che portano conoscenze e punti di vista altrettanto importanti.

Le reazioni politiche seguono con attenzione lo sviluppo della questione, che si inserisce in un filone più ampio di discussione sull’eguaglianza di genere nelle rappresentanze pubbliche e nella partecipazione ai dibattiti di natura tecnica o economica. Atessa e la provincia di Chieti diventano così un esempio di come anche eventi culturali e professionali influiscano sulle dinamiche sociali e politiche attuali.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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