Leonardo Di Loreto, 27 anni, è stato trovato senza vita in casa con una maschera antigas indossata e collegata a un liquido refrigerante. Il giovane era seduto davanti al computer quando i genitori lo hanno scoperto. Le circostanze della morte sono ancora in fase di accertamento; la Procura di Teramo ha disposto un’autopsia e avviato un’indagine per istigazione al suicidio. Un elemento che ha attirato l’attenzione riguarda la sua partecipazione alla comunità dei cosiddetti “puppy player”. Le attività e il contesto in cui viveva potrebbero fornire indicazioni utili per chiarire quanto accaduto.
La scoperta del corpo e le prime ipotesi sulle cause della morte
La sera del ritrovamento, Leonardo indossava una maschera antigas collegata a un dispositivo a liquido refrigerante. Questo dettaglio ha spinto gli inquirenti a indagare sulle modalità e sulle motivazioni della tragedia. I genitori, trovandolo in quella posizione, hanno subito allertato le autorità.
Il corpo era davanti al computer di casa, suggerendo che il giovane potesse utilizzare quella postazione anche per attività legate alle sue passioni. Al momento non è chiaro se la morte sia stata causata da un incidente legato a un gioco erotico, da un suicidio o da altre cause. La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, mentre la polizia scientifica continua a esaminare gli oggetti ritrovati.
L’autopsia servirà a stabilire le cause precise del decesso. Parallelamente, le analisi sui dispositivi elettronici di Leonardo – computer e cellulare – dovranno chiarire gli ultimi momenti della sua vita e eventuali contatti rilevanti. Gli investigatori stanno valutando ogni elemento per capire se vi siano responsabilità esterne o comportamenti che abbiano influito sull’esito.
La doppia vita di Leonardo Di Loreto nella comunità puppy: un mondo di travestimenti e pratiche particolari
Leonardo Di Loreto non era solo un appassionato di tecnologia e videogiochi. Parte importante della sua vita era l’appartenenza al gruppo dei “puppy player”, persone che si vestono da cani con tute in lattice e maschere particolari, simili a quella indossata la sera in cui è stato trovato.
Il giovane aveva un ruolo attivo nella comunità “puppy” italiana e stava organizzando raduni a tema a Berlino e in altre città estere. Sul web sono presenti diverse foto che lo ritraggono in questi abiti, oltre a interviste in cui parlava di trasgressione e del significato di questa esperienza nella sua vita. Questo aspetto è rilevante per comprendere il contesto degli oggetti e degli abiti utilizzati.
Per chi non conosce questa realtà, la maschera antigas e il liquido refrigerante possono apparire insoliti o estremi, ma all’interno di quella comunità certi rituali e pratiche sono consueti. Gli investigatori devono però distinguere tra un gioco di ruolo e situazioni che possano aver avuto conseguenze pericolose.
Le indagini della Procura e il fascicolo aperto per istigazione al suicidio
Dopo il ritrovamento del corpo, la Procura di Teramo ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio, necessaria per procedere con gli accertamenti. Le forze dell’ordine hanno acquisito computer e telefono cellulare di Leonardo. Nel corso dell’indagine vengono analizzate conversazioni, contatti e contenuti multimediali per ricostruire la rete di relazioni e gli ultimi eventi.
Non è escluso che elementi online o nelle chat possano fornire indicazioni sulle motivazioni o su eventuali influenze esterne legate alla morte. Le attività nei “puppy group” e le comunicazioni digitali sono oggetto di particolare attenzione, così come ogni messaggio che possa aver avuto un ruolo nelle decisioni finali.
Le indagini proseguiranno fino all’arrivo dei risultati dell’autopsia, passaggio fondamentale per confermare o escludere le ipotesi in campo. Solo allora sarà possibile stabilire se la morte sia stata un incidente legato a dinamiche di gioco erotico, un suicidio o il risultato di altre cause. Da Roseto degli Abruzzi si attende l’esito degli accertamenti per una vicenda che coinvolge aspetti personali e culturali delicati.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi