Margherita Ciarletta, ultranovantenne di Scanno, è al centro di un’ondata di interesse che l’ha trasformata in star del web e simbolo vivente del costume tradizionale del borgo abruzzese. Questa figura, radicata da decenni nella cultura locale, ha conquistato l’attenzione di migliaia di persone in Italia e all’estero, pur vivendo lontana dalle tecnologie digitali.
Margherita: la custode ultima di un abito e di una storia secolare
Margherita indossa con regolarità il costume tradizionale di Scanno dal 1949, diventando così l’ultima donna del paese a continuare questa abitudine. Nel piccolo borgo abruzzese sui mille metri di quota, la sua figura rappresenta un legame diretto con tradizioni ormai rare. L’abbigliamento, pesante e riccamente decorato, è un elemento che trasmette un’identità precisa, costruita nel tempo dalle generazioni che l’hanno indossato prima di lei.
La recente scomparsa delle sue due amiche più care, Adelia e Anna, ha lasciato Margherita come ultima testimone vivente di questa pratica culturale. Nonostante la perdita, la donna mantiene un atteggiamento distaccato e ironico verso la crescente notorietà che ha raggiunto. La sua vita però, a differenza della fama improvvisa, è rimasta semplice e lontana dal mondo digitale: senza smartphone né connessione internet, si affaccia alla popolarità grazie agli altri, che le raccontano di messaggi e complimenti da tutte le parti d’Italia e anche dell’estero.
I turisti ora cercano proprio lei, la “signora in costume tradizionale”, per apprezzare da vicino un pezzo autentico di storia del territorio. Questo interesse si traduce in visite al paese e in piccoli gesti di affetto come chi le porta i pomodori dell’orto o le consegna i giornali che parlano di lei.
Il costume tradizionale di scanno: un simbolo identitario a rischio sparizione
Il costume di Scanno, usato quotidianamente da Margherita per quasi otto decenni, rappresenta un simbolo tangibile di un passato radicato e di un’identità culturale del borgo montano. Questo indumento, noto per la sua compostezza e la sua complessità, ha accompagnato le donne del paese per generazioni, resistendo alle trasformazioni sociali degli ultimi decenni.
Appartenendo a una tradizione orale e materiale, il costume sembra ora destinato a uscire dall’uso comune proprio con la fine della sua ultima portatrice. L’abito custodisce storie di vita, valori e usanze, offrendo uno sguardo diretto sulla quotidianità di un’epoca e di un luogo ben definiti. La conservazione di questo costume, ma anche della sua storia, diventa urgente per evitare la perdita di un patrimonio culturale legato a Scanno.
In questo senso, alcune voci suggeriscono la candidatura di questa tradizione come patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO. Un riconoscimento di questo tipo darebbe maggiore visibilità al borgo e potrebbe sostenere il mantenimento di pratiche e conoscenze tipiche del territorio abruzzese.
L’ondata di popolarità e il ruolo dei media nel rilancio della cultura locale
La storia di Margherita ha preso una nuova dimensione grazie alla diffusione sui social network e attraverso i media tradizionali. Interviste e fotografie hanno fatto il giro dell’Italia, conquistando migliaia di like e commenti di apprezzamento su piattaforme digitali, dando vita a un fenomeno virale inatteso per la stessa protagonista.
Non essendo lei una utilizzatrice diretta di smartphone o social media, la popolarità è arrivata attraverso amici, fan e visitatori che raccontano a Margherita di questa nuova realtà. Spesso viene fermata per foto o incontri spontanei, come è successo a Paolo Pasquini, un musicista arrivato da Vasto, che ha dedicato la sua festa di compleanno alla ricerca di un momento con lei.
Questa attenzione mediatica ha messo in luce la cultura e le tradizioni di Scanno, ponendo l’accento sul valore di pratiche antiche che rischiano di svanire. Il caso di Margherita dimostra come la memoria e il folklore locale possano trovare nuova vita attraverso il racconto digitale, spingendo l’interesse di turisti e studiosi verso realtà meno conosciute ma ricche di significato.
La figura di Margherita è diventata un ponte fra passato e presente, una testimonianza vivente che attraversa i confini del borgo. I media, con le loro immagini e storie, hanno sostenuto questa riscoperta, mostrando quanto una singola persona possa influenzare nel valorizzare un’intera cultura.
La vita di Margherita oggi si intreccia con le storie di chi arriva a Scanno per incontrarla, un fenomeno che, pur rimanendo legato alla tradizione, si appoggia a un nuovo modo di diffondere cultura e identità in un mondo sempre più connesso.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Matteo Bernardi