L’Università degli Studi di Teramo ha ricevuto un finanziamento dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per due progetti dedicati al trasferimento tecnologico. Questi interventi puntano a costruire collegamenti tra la ricerca accademica e le realtà produttive sul territorio, favorendo la diffusione e l’applicazione pratica dei risultati scientifici. La partecipazione dell’ateneo al bando, giunto alla terza edizione, segna un passo importante verso una maggiore interazione con il mondo industriale e l’innovazione.
La partecipazione di Teramo al bando del ministero: obiettivi e iniziative
Per la prima volta l’Università di Teramo ha aderito al bando indetto dagli Uffici di Trasferimento Tecnologico del MIMIT. L’obiettivo principale è promuovere il passaggio delle scoperte scientifiche dalle aule e laboratori verso le imprese, facilitando così applicazioni utili per l’economia locale. La terza edizione del bando ha coinvolto enti pubblici di ricerca e atenei da tutta Italia, strutturando un sistema per sostenere progetti che mettono in collegamento la ricerca con il settore produttivo.
L’ateneo ha presentato due progetti distinti, coordinati da Emanuela Arezzo, delegata del rettore, e Christian Corsi, responsabile della Terza Missione. I due progetti si concentrano su aspetti diversi ma complementari del trasferimento tecnologico e puntano a consolidare la presenza di Teramo nel panorama nazionale della ricerca applicata. La realizzazione di queste iniziative fa da tramite tra università, imprese e istituzioni coinvolte nel processo di innovazione.
Dettaglio dei progetti: Knowledge Transfer Manager e Innovation Promoter
La prima linea progettuale, denominata Knowledge Transfer Manager, ha come scopo la protezione e la valorizzazione dei risultati di ricerca legati a specifici settori industriali. In pratica, mira a tutelare i brevetti e le scoperte scientifiche per renderle fruibili alle aziende interessate, garantendo allo stesso tempo che l’ateneo mantenga la proprietà intellettuale sulle soluzioni sviluppate nei propri laboratori. Questa attività si traduce in servizi mirati come consulenze, accordi di collaborazione e strategie per consolidare il rapporto tra mondo accademico e imprese di vari comparti.
Parallelamente, la linea Innovation Promoter si occupa direttamente del trasferimento tecnologico rivolto al settore industriale. Prevede l’organizzazione di incontri con aziende e stakeholder locali attraverso visite e presentazioni del portafoglio brevetti dell’ateneo. Si propongono eventi di matchmaking per facilitare l’interscambio tra ricercatori e imprenditori. Inoltre, il progetto sostiene la partecipazione dell’università a bandi europei dedicati alle start-up innovative, creando così occasioni per la nascita di imprese che derivano dalle innovazioni sviluppate all’interno di Teramo.
Incrementare il personale per favorire sinergie tra università e imprese
Il finanziamento ministeriale consente l’assunzione di tre figure professionali dedicate: un Innovation Promoter e due Knowledge Transfer Manager. Queste persone lavoreranno insieme per rafforzare i legami tra mondo accademico e industriale. La loro attività spazia dalla gestione della proprietà intellettuale al supporto operativo rivolto alle imprese, con l’intento di facilitare l’applicazione concreta delle soluzioni sviluppate in ambito scientifico.
L’inserimento di queste figure rappresenta un elemento fondamentale per il progetto: consentirà un coordinamento più stretto tra ricerca e settore produttivo e garantirà un supporto continuo per le imprese che vogliono accedere ai risultati accademici. L’intervento rientra nel Piano Strategico 2025-30 dell’ateneo, che punta a rafforzare la terza missione, cioè il dialogo e la cooperazione con il territorio, valorizzando così la funzione dell’università come motore di sviluppo locale.
Il sostegno del MIMIT a queste iniziative conferma l’interesse di governo e istituzioni per una ricerca che dialoga con il mondo reale delle imprese, in modo da favorire innovazioni diffuse e valorizzare il capitale intellettuale prodotto dalle università. L’Università di Teramo conferma così una nuova attenzione verso il trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di tradurre conoscenze scientifiche in risorse utili per l’economia e la società.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Luca Moretti