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L’Aquila ospita 300 artisti per l’undicesima edizione del festival jazz nelle terre del sisma

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L’Aquila accoglie 300 musicisti per il festival jazz nelle zone colpite dal sisma. - Unita.tv
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Il jazz torna a riempire l’Aquila e altre zone del centro Italia colpite dal terremoto con un evento unico nel suo genere. “Il jazz italiano per le terre del sisma” porterà nel capoluogo abruzzese centinaia di musicisti, dando vita a concerti gratuiti in luoghi simbolo della rinascita post-terremoto. L’iniziativa si svolge nei primi giorni di settembre e offre al pubblico un’occasione per scoprire nuovi suoni e artisti, con un programma che abbina musica, memoria e spazi storici.

Un festival diffuso nell’aquila e nelle aree colpite dal sisma tra musica e cammino

Dal 6 al 7 settembre, l’Aquila si trasforma in un vasto palcoscenico per circa 300 artisti tra gruppi, orchestre, bande e cori che si esibiranno in 18 diverse location. La manifestazione si apre però già dal 29 agosto con il “Cammino Solidale”, un tour tra Camerino, Castelluccio di Norcia e Amatrice. Qui si alternano trekking, visite a luoghi colpiti dal terremoto e performance di giovani talenti jazz italiani, in un percorso che intreccia natura, storia e cultura sonora.

L’evento consente di godere di numerosi concerti a ingresso gratuito. L’obiettivo, dagli organizzatori, mira a portare nelle aree colpite dal sisma una rappresentanza ampia della scena jazz italiana, consolidando il legame tra spettacolo dal vivo e rilancio delle comunità locali. Questa continuità dal 2015 ha permesso di mantenere alta l’attenzione sul territorio, trasformando la musica in uno strumento di riflessione e rinascita.

Il tema dell’edizione 2025: “l’aquila imprevista” e la rinascita attraverso la cultura

L’appuntamento di quest’anno si concentra su “L’Aquila imprevista”, titolo che indica una città in grado di sorprendere e reinventarsi. Il festival mette in luce come la combinazione di tradizione, ricerca musicale e sperimentazione possa convertire fragilità e memoria in energia creativa. I luoghi scelti per i concerti sono spazi restaurati, palazzi antichi, cortili e monumenti, che si trasformano in simboli della ricostruzione e della vitalità culturale.

La festa mira a mostrare quanto la musica possa rappresentare un motore per il cambiamento, dando nuova luce a piazze e vie segnate dal terremoto. Attraverso un calendario fitto di esibizioni, si offre una prospettiva diversa sulla città, fatta non solo di ricordi dolorosi ma anche di speranze e progetti nuovi.

Programma ricco di artisti storici e nuove proposte dal jazz italiano

La prima giornata si apre una mattina all’interno del Conservatorio Alfredo Casella, con la Big Band dell’istituto. Nel pomeriggio si avvicendano ensemble che propongono sperimentazioni elettroniche, progetti collettivi e formazioni di giovani musicisti. Tra i protagonisti spicca il collettivo Bassmat, esperienza storica dello Alexanderplatz Jazz Club, che riunisce artisti consolidati come Pippo Matino, Daniele Scannapieco, Giovanni Imparato e altri.

La serata porta a l’Aquila “Tilt: Conduction per L’Aquila”, assemblando musicisti affermati con talenti emergenti locali. Il gran finale musicale è affidato alla Grande Orchestra Avion Travel & Medit Orchestra, con Peppe Servillo alla voce, Mario Tronco alle tastiere, fiati di Peppe D’Argenzio e la sezione ritmica con Mimì Ciaramella e Ferruccio Spinetti. La proposta artistica spazia quindi tra suoni consolidati e nuove sonorità, in un dialogo aperto con il pubblico.

Domenica 7 settembre tra memoria delle vittime e nuove produzioni musicali

Il secondo giorno del festival è segnato dalla commemorazione al Parco della Memoria, dedicata alle vittime del terremoto del 2009. Subito dopo, viene presentata una produzione originale del festival: “Parole e Musica per un Domani”, in cui la Missa Brevis di Jacob de Haan viene eseguita sotto la direzione di Achille Succi. A esibirsi sono il Coro Le Colone di Castions di Strada, l’Assolo Choir, il coro giovanile aquilano e un ensemble del Conservatorio.

La giornata prosegue con ulteriori concerti e incontri musicali, che si susseguono fino a sera. L’intento è mantenere viva la relazione tra arte e territorio, rafforzando il senso di comunità e custodia della memoria attraverso il linguaggio universale del jazz.

Organizzazione e sostegno di una rassegna consolidata nelle terre del sisma

L’evento è promosso dall’associazione Jazz all’Aquila con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune e della Regione Abruzzo. Sponsor privati e la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano collaborano per rendere possibile una manifestazione che, dal 2015, prosegue senza interruzioni in un territorio segnato dal terremoto. Il festival rappresenta un esempio concreto di come la musica possa accompagnare il percorso di recupero e offrire nuove occasioni di incontro e confronto.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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