Home Cronaca Abruzzo La scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva a Calascio diventa motore di sviluppo per i territori montani abruzzesi
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La scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva a Calascio diventa motore di sviluppo per i territori montani abruzzesi

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La pastorizia estensiva si trasforma in un’occasione concreta di formazione e rilancio per le zone montane dell’Abruzzo. A Calascio è stata presentata una nuova scuola dedicata alla formazione avanzata dei giovani pastori, con l’obiettivo di valorizzare il mestiere tradizionale attraverso competenze tecniche, ambientali e imprenditoriali. Il progetto coinvolge istituzioni locali, associazioni nazionali e riceve finanziamenti europei nell’ambito del piano nazionale borghi PNRR.

Formazione agricola innovativa e sostenibile tra tradizione e futuro nel cuore dell’ Abruzzo, con il supporto di slow food e Pnrr

La scuola nasce da una collaborazione tra Slow Food Italia, D.R.E.Am. Italia e il Comune di Calascio, con il sostegno della Regione Abruzzo e fondi europei NextGenerationEU. L’iniziativa rientra nel programma “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, selezionato come intervento strategico per la valorizzazione dei borghi storici tramite investimenti del PNRR.

Il percorso formativo prevede otto masterclass teorico-pratiche distribuite tra il 2025 e il 2026 rivolte a giovani aspiranti pastori, allevatori professionisti o studenti interessati alle attività zootecniche in montagna. Le lezioni si svolgeranno direttamente a Calascio grazie al coinvolgimento delle realtà locali ed esperti universitari che affronteranno temi concreti come benessere animale, tecnologie applicate alla zootecnia estensiva, trasformazione casearia ma anche gestione sostenibile del paesaggio pastorale.

L’obiettivo principale è fornire strumenti utili non solo a preservare le conoscenze antiche legate alla pastorizia ma anche ad affrontare le sfide contemporanee legate allo sviluppo rurale sostenibile nelle aree interne spesso marginalizzate.

Il ruolo centrale della scuola di Calascio nella rigenerazione territoriale sostenuta da Pnr e slow food in Abruzzo

Alla presentazione hanno preso parte rappresentanti istituzionali importanti come Emanuele Imprudente vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura; Roberto Santangelo assessore alla cultura formazione professionale; Paolo Baldi sindaco di Calascio; Federico Varazi vicepresidente Slow Food Italia; Tommaso Campedelli referente D.R.E.Am.; Antonella Ballone presidente Camera commercio Gran Sasso.

Imprudente ha sottolineato come questa iniziativa restituisca dignità al mestiere antico del pastore trasformandolo in un presidio ambientale capace di generare economia locale contrastando lo spopolamento delle montagne abruzzesi. Ha definito la scuola “unicum” nel panorama nazionale perché integra tradizione culturale con nuove competenze necessarie per tutelare paesaggi rurali ed ecosistemi fragili.

Santangelo ha evidenziato l’importanza culturale identitaria del progetto che intreccia formazione tecnica con saperi artigianali consolidati offrendo nuove prospettive occupazionali ai giovani delle aree interne spesso colpite dall’emigrazione giovanile. La nascita della scuola segna secondo lui una svolta concreta nella valorizzazione dei mestieri legati al territorio promuovendo uno sviluppo più equilibrato basato su turismo rurale tutela ambientale ed economia circolare.

Calendario completo della scuola di Calascio: date, temi formativi e modalità di partecipazione per l’ agricoltura rigenerativa in Abruzzo

Il primo modulo prenderà avvio dal 14 al 20 settembre 2025 concentrandosi sulla gestione sanitaria degli ovini insieme all’innovazione tecnologica applicata all’allevamento estensivo in montagna. Successivamente sono previsti altri sei incontri fino a giugno 2026 condotti da docenti universitari specialisti Slow Food esperti territoriali capaci di offrire conoscenze aggiornate sul settore zootecnico caseario ma anche marketing territoriale finalizzato allo sviluppo turistico locale.

La partecipazione sarà gratuita per i residenti abruzzesi mentre i non residenti dovranno versare una quota pari a quattrocento euro comprensivi vitto alloggio attestato finale frequenza). Le iscrizioni saranno aperte nei prossimi mesi tramite canali ufficiali indicati dal comune e dagli organizzatori stessi garantendo così accessibilità ampia soprattutto ai giovani interessati provenienti dai comuni limitrofi o dalle regioni vicine.

Calascio polo pilota per la rigenerazione culturale, economica e sociale sostenuta da Pnrr e Unione Europea

Il corso si inserisce in un quadro più ampio volto alla rinascita complessiva del borgo storico attraverso scavi archeologici musealizzazione esperienziale creazioni artistiche eventi sportivi forme innovative ospitalità diffusa incentivi alle imprese locali volti ad attrarre visitatori nuovi abitanti investitori interessati allo sviluppo sostenibile nelle aree interne italiane spesso dimenticate dalla crescita urbana concentrata sulle grandi città metropolitane.

Calascio punta così a diventare modello replicabile sul piano nazionale capace non solo di conservare patrimoni storici naturali ma anche far emergere nuove economie fondate su mestieri antichi rivisitati sotto forma moderna tenendo conto delle esigenze sociali economiche ambientali attuali senza snaturarne l’identità originaria.

Articolo ripreso da ansa.it.

Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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