Il recente riconoscimento al “Vocabolario delle aree interne. 100 parole per l’uguaglianza dei territori” mette in luce un progetto editoriale che descrive con attenzione la realtà delle zone meno urbanizzate d’Italia. La premiazione si è svolta durante la 28ª edizione del Premio nazionale di letteratura naturalistica Parco Majella, conclusasi il 19 luglio 2025 ad Abbateggio, in provincia di Pescara. Il lavoro è frutto di un impegno collettivo di studiosi e esperti, volto a mettere in rilievo gli aspetti sociali, culturali e ambientali di questi spazi spesso trascurati.
Un progetto corale su territori e comunità interne
Il libro, curato da Nicholas Tomeo, dottorando in Ecologia e Territorio presso l’Università del Molise , approfondisce la condizione delle aree interne italiane attraverso 100 vocaboli chiave. Pubblicato da Radici Edizioni e presentato a febbraio nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il volume nasce dalla collaborazione di oltre sessanta autori, che comprendono ricercatori, docenti, giornalisti, amministratori locali e scrittori. Questo gruppo ampio e variegato ha raccolto contributi mirati a raccontare il territorio, integrando il punto di vista scientifico con testimonianze di chi vive e opera in queste realtà.
La scelta delle parole non è casuale: ogni termine definisce aspetti fondamentali del paesaggio sociale ed economico delle zone rurali e montane d’Italia. Il risultato è un mosaico che evidenzia sia le difficoltà di spopolamento e declino infrastrutturale sia le opportunità di rigenerazione e sviluppo locale. Viene dato rilievo al ruolo delle comunità, alla memoria storica e alla conservazione delle ricchezze culturali, materiali e immateriali, con l’obiettivo di incentivare una riflessione approfondita sulle politiche territoriali.
Il riconoscimento del Premio Parco Majella e il ruolo dell’Unimol
Il “Vocabolario delle aree interne” ha ottenuto il premio speciale della Presidenza della Camera dei Deputati durante il Premio nazionale di letteratura naturalistica Parco Majella. Questo attestato arriva alla fine di un’edizione che ha valorizzato progetti con un forte legame tra natura, territorio e cultura. La manifestazione, svolta ad Abbateggio il 19 luglio, rappresenta un punto di riferimento per chi si interessa alle dinamiche ambientali e sociali dell’Appennino e delle aree interne.
L’Università del Molise, e in particolare il Dipartimento di Bioscienze e Territorio, ha sottolineato come questo riconoscimento dimostri la qualità e la serietà del lavoro svolto dai suoi giovani studiosi. Oltre all’impegno individuale di Nicholas Tomeo, infatti, risulta evidente la capacità dell’Ateneo di promuovere una ricerca attenta alle vere complessità del territorio. Il premio rende visibile un approccio che unisce accademici e realtà locali, riconoscendo il valore sociale di un documento che affronta temi di interesse pubblico.
Implicazioni culturali e sociali del vocabolario per le aree interne
Il “Vocabolario delle aree interne” si distingue per la sua capacità di far emergere i legami tra identità locale e sviluppo sostenibile. Le cento parole selezionate scandiscono una lettura che stimola il confronto su come conservare la ricchezza culturale e ambientale di territori marginali. Nel libro, la memoria storica non resta un elemento statico, ma diventa chiave per costruire nuove strategie di crescita e coesione sociale.
Particolare attenzione va riservata al ruolo delle comunità locali, viste come protagoniste indispensabili per superare lo spopolamento e per promuovere pratiche di valorizzazione. Il vocabolario propone una mappa concettuale che accompagna chi legge in un itinerario tematico, guidandolo tra i problemi quotidiani e le speranze di rinascita. Le aree interne, così descritte, non perdono la loro complessità né si riducono ad uno stereotipo di abbandono, ma appaiono come territori carichi di potenzialità e di risorse da scoprire e coltivare.
Questa pubblicazione ha un ruolo concreto nel dibattito politico e culturale sulle politiche territoriali, invitando a una revisione delle priorità che riguardano infrastrutture, servizi e tutela del paesaggio. Trasmette un messaggio di attenzione verso luoghi dove la sicurezza ambientale e il benessere dei cittadini richiedono interventi mirati e partecipati. Le parole scelte per raccontare queste zone contribuiscono a restituire dignità e attenzione a territori spesso dimenticati dal discorso pubblico nazionale.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Davide Galli