In Abruzzo, la rassegna Art In Act 012 ha ospitato la premiazione delle opere dei giovani artisti under 20 che hanno partecipato al premio GXC Next Generation dedicato alla ceramica. La manifestazione, allestita a Villa Paris di Roseto degli Abruzzi, ha accolto studenti provenienti dai principali licei artistici italiani specializzati in questo settore, mettendo in mostra creatività e competenze.
Il premio Gxc Next Generation e la cerimonia di consegna a Villa Paris
Il premio GXC Next Generation si rivolge ai giovani emergenti dell’arte ceramica italiana, selezionando opere realizzate da studenti under 20. Quest’anno la cerimonia si è svolta durante l’inaugurazione della mostra Art In Act 012, evento che si tiene regolarmente a Villa Paris, nel cuore di Roseto degli Abruzzi .
La manifestazione ha visto la partecipazione di sessanta studenti, provenienti da sette tra i Licei Artistici più importanti d’Italia. La rassegna ha voluto non solo premiare il talento giovanile ma anche valorizzare l’identità storica e contemporanea della ceramica in territori tradizionalmente legati a questa forma d’arte. La consegna degli attestati di merito ha segnato il momento conclusivo delle valutazioni che hanno interessato i numerosi lavori esposti.
I vincitori e le opere premiate al concorso ceramico
Greta Buccarello, del Liceo Artistico di Brera a Milano, ha ottenuto il riconoscimento più ambito con l’opera “Metamorfosi”. La sua opera ha raccolto 290 voti e si è distinta per affinità con le tradizioni ceramiche di Castelli, ricevendo 34 punti per coerenza stilistica. Questo lavoro le è valso il premio intitolato a Serafino Mattucci, dedicato alle interpretazioni che meglio rappresentano la memoria ceramica locale.
Al secondo posto si è posizionato Mattia Di Naccio del Liceo Artistico “Nicola da Guardiagrele” di Chieti con “Mollatemi”. Il suo progetto ha totalizzato 281 voti, e ha avuto il maggior punteggio, 35 punti, dedicato al carattere innovativo del concept, aggiudicandosi il premio dedicato a Giancarlo Sciannella.
Francesco Lucca, del Liceo Artistico “Torricelli Ballardini” di Faenza, ha portato avanti l’opera “Hellbor”, che ha ricevuto 264 voti e il massimo punteggio, 35 punti, per l’uso di tecniche nuove e tecnologia applicata alla ceramica. Per questo è stato premiato dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, riconoscendo l’attenzione posta nella sperimentazione.
La giuria e il valore artistico delle opere presentate
La giuria ha valutato i lavori di sessanta studenti provenienti dai sette istituti d’arte: Brera di Milano; Osvaldo Licini di Porto San Giorgio ; Nicola da Guardiagrele di Chieti; Giuseppe De Fabris di Nove ; Torricelli Ballardini di Faenza; Francesco Antonio Grue di Castelli. Ogni istituto ha portato le proprie sperimentazioni e sensibilità, mostrando le diverse declinazioni della ceramica contemporanea.
Il panel, guidato dal gallerista e critico d’arte Jean Blanchaert, comprendeva figure di rilievo come Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Carla Marotta, ex dirigente scolastico del Liceo Artistico Grue di Castelli, Maria Lucrezia Di Bonaventura della Fondazione Cingoli, Vincenzo Piero Di Felice presidente della Fondazione Tercas e Antonella Ballone della Camera di Commercio del Gran Sasso.
La giuria ha anche assegnato menzioni d’onore ad altri tre progetti per sottolineare la qualità e l’originalità dei lavori, oltre a quelli premiati. Questi riconoscimenti vogliono incoraggiare la crescita artistica e tecnica dei giovani candidati.
Il valore del talento e della tradizione nella ceramica giovanile
Jean Blanchaert ha evidenziato come i partecipanti abbiano mostrato non solo talento ma una forte motivazione a realizzare le proprie idee. Non si tratta solo di creatività, ma di capacità tecniche e di impegno: i ragazzi si sono confrontati con materiali, processi e linguaggi che richiedono passione e dedizione.
La rassegna Art In Act, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e dei Comuni di Roseto degli Abruzzi e Castelli, oltre al MIMuseo di Faenza, mantiene viva la tradizione della ceramica offrendo spazio alle nuove generazioni. La mostra sarà aperta fino al 31 ottobre, lasciando la possibilità al pubblico di apprezzare l’incontro tra memoria e sperimentazione nelle opere esposte.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Davide Galli