Oggi a L’Aquila si è svolto un presidio di allevatori abruzzesi riuniti per denunciare l’emergenza legata alla blue tongue, una malattia virale che sta mietendo danni ingenti nel settore ovino. La manifestazione, promossa da Coldiretti, ha visto la partecipazione di circa duecento pastori provenienti da tutte le province regionali. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni affinché intervengano con misure efficaci e sostegni economici immediati.
Il presidio davanti alla Giunta Regionale e la mobilitazione dei pastori abruzzesi
Questa mattina in piazza a L’Aquila, davanti alla sede della Giunta Regionale, si è radunato un gruppo compatto di allevatori in protesta contro i rischi connessi alla diffusione della blue tongue. Duecento persone, molte delle quali pastori da generazioni, hanno lasciato le stalle e i pascoli per manifestare preoccupazione e richiedere aiuto. Coldiretti ha allestito un palco da cui si sono alternati vari interventi di allevatori provenienti dalle quattro province d’Abruzzo, portando testimonianze dirette degli effetti della malattia sul lavoro quotidiano e sull’economia di molte famiglie.
Accanto al palco, è stato esposto un tavolo con prodotti tipici della pastorizia abruzzese a rischio scomparsa. Tra questi figuravano gli arrosticini, i formaggi di pecora e la lana vergine, ma anche numerosi attrezzi tradizionali utilizzati dagli allevatori da decenni. Questi manufatti rappresentano un’eredità culturale legata a un mestiere che va oltre la semplice attività economica, ma che si fonda su tradizioni antiche e una conoscenza artigianale trasmessa in famiglia.
Le dichiarazioni di Coldiretti sullo stato di crisi della zootecnia ovina in Abruzzo
Pietropaolo Martinelli, presidente regionale di Coldiretti, ha aperto i lavori definendo la situazione attuale una crisi profonda per il settore zootecnico abruzzese. La blue tongue ha aggravato una condizione già fragile, arrivando come un colpo pesante su un sistema che contava meno di mille pastori rimasti in attività. Martinelli ha sottolineato che la malattia, sebbene non costituisca un pericolo per la salute umana, porta a danni gravissimi per gli allevatori e rischia di compromettere la sopravvivenza di un settore tradizionale.
Secondo i rappresentanti di Coldiretti il virus va affrontato con interventi concreti e tempestivi. Hanno richiesto alla Regione misure immediate per la prevenzione della diffusione, sostegni finanziari per vaccini obbligatori su tutti i capi ovini, oltre a risarcimenti che possano compensare le perdite economiche subite dagli allevatori. Durante il presidio, è stato consegnato un vademecum specifico alla Regione, contenente indicazioni tecniche e pratiche per contenere il contagio e limitare i danni.
La risposta delle istituzioni regionali e nazionali durante la manifestazione
Al presidio ha partecipato anche l’assessore regionale all’agricoltura, Emanuele Imprudente, che ha espresso solidarietà agli allevatori e ha annunciato l’impegno della Giunta a garantire ristori adeguati per far fronte alle difficoltà generate dall’epidemia. È intervenuto anche Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole, sottolineando l’attenzione del Governo verso il comparto agricolo e i provvedimenti nazionali previsti per sostenerlo.
Gli interventi istituzionali si sono focalizzati su un impegno condiviso per la gestione dell’emergenza e la promozione di iniziative concrete. Ciò nonostante, gli allevatori hanno ribadito la necessità di un piano straordinario, con tempi rapidi e risorse adeguate, per evitare la definitiva chiusura di molte stalle abruzzesi. La collaborazione tra enti locali e governo centrale appare cruciale per gestire l’espandersi della blue tongue e mitigare l’impatto sulle produzioni locali.
Iniziative in Consiglio Regionale per affrontare l’emergenza Blue Tongue
Dopo il presidio, alcuni consiglieri regionali del Partito Democratico, Dino Pepe e Antonio Blasioli, hanno annunciato la presentazione di una Risoluzione in Consiglio Regionale. Questo documento intende impegnare formalmente la Giunta ad adottare tutte le misure necessarie per far fronte alla diffusione della malattia virale.
I consiglieri hanno evidenziato come la situazione richieda un piano straordinario, che includa non solo misure sanitarie, ma anche sostegni concreti per gli allevatori in difficoltà. L’idea è quella di costruire un programma che possa garantire la continuità del settore e preservare la tradizione pastorale in Abruzzo. La Risoluzione dovrebbe essere discussa nelle prossime settimane e rappresenta un passaggio fondamentale per definire azioni coordinate e trasparenti.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi