Alcune realtà locali hanno scelto di dare una mano all’ospedale di Atri, in provincia di Teramo, con donazioni pensate per rafforzare il reparto di lungodegenza e aggiornare le attrezzature per diagnostica e formazione. Dopo un periodo in cui il reparto era stato spostato negli spazi dell’ex cardiologia, ora tornerà alla sua sede storica. Queste iniziative rinsaldano il legame tra l’azienda sanitaria e varie associazioni e imprese del territorio, unite dall’obiettivo comune di migliorare accoglienza e assistenza per i pazienti.
In ospedale la consegna delle donazioni: chi c’era e cosa è arrivato
La cerimonia si è svolta in modo semplice, dentro l’ospedale di Atri. I rappresentanti delle organizzazioni coinvolte hanno consegnato i doni al direttore generale della Asl Teramo, Maurizio Di Giosia. C’erano la DGA Group di Castelnuovo Vomano con il patron Pasquale Di Giacinto, la Banca di Credito Cooperativo di Castiglione e Pianella con il presidente Alfredo Savini e il direttore generale Simone Di Giampaolo, e infine le Gadgeti — Guardie Ambientali d’Italia — rappresentate dal presidente Gaetano Ercole insieme a una delegazione.
La famiglia Di Giacinto ha donato l’impianto di climatizzazione per il reparto di lungodegenza, indispensabile ora che tornerà nella sua sede originale. Le Gadgeti hanno fornito dieci televisori da mettere nelle stanze, per rendere più confortevole il soggiorno dei pazienti. La BCC ha invece regalato un maxischermo per la sala convegni, utile alle attività formative dell’ospedale, un grande televisore smart per la RSA di Castilenti e un erogatore-insufflatore di anidride carbonica, un dispositivo innovativo che aumenta la sicurezza dei pazienti e facilita il lavoro durante le colonscopie.
Comfort e cura più vicini: cosa cambia con queste donazioni
Maurizio Di Giosia, direttore generale della Asl Teramo, ha spiegato che queste donazioni rappresentano un modo concreto per “umanizzare” le cure. Avere ambienti climatizzati e attrezzature moderne aiuta a creare un ambiente più accogliente, non solo per il corpo ma anche per lo spirito dei pazienti lungodegenti, che spesso passano molto tempo in ospedale.
Il maxischermo e i televisori donati servono anche a migliorare la formazione del personale sanitario e a offrire ai pazienti momenti di svago o informazione. Tutto questo si traduce in un’attenzione più vera e completa verso chi è ricoverato. L’erogatore di anidride carbonica, poi, è uno strumento prezioso per aumentare la sicurezza durante esami specifici, riducendo rischi e aumentando la precisione.
Quello che si realizza, insomma, è più di una semplice donazione: è una collaborazione che migliora davvero la vita dei pazienti e delle persone che lavorano in corsia.
Parole dai protagonisti: perché donare fa la differenza
Pasquale Di Giacinto ha sottolineato come ogni realtà locale debba sentirsi in dovere di contribuire al miglioramento della sanità. Per lui conta più il valore della collaborazione che la quantità del contributo. È una responsabilità da affrontare con spirito solidale.
Alfredo Savini, presidente della BCC di Castiglione e Pianella, ha ricordato l’importanza per una banca cooperativa di restare vicina ai bisogni del territorio, sostenendo strutture fondamentali come l’ospedale, che sono un punto di riferimento per tutta la comunità.
Gaetano Ercole, oltre a rappresentare le Gadgeti, ha raccontato un’esperienza personale da familiare di un paziente ricoverato, lodando la professionalità e l’umanità trovate in ospedale. Il suo intervento ha messo in luce quanto sia importante la solidarietà collettiva in campo sanitario.
Presenti anche il direttore sanitario Marino Iommarini, il responsabile della UOC Medicina Enrico Marini e la responsabile della UOS Lungodegenza Gabriella Di Giacinto. Tutta la squadra del reparto ha espresso apprezzamento per i nuovi servizi e le apparecchiature arrivate.
La cerimonia ha confermato i legami solidi tra Asl Teramo e diversi soggetti locali, allargando la rete di supporto alle strutture sanitarie abruzzesi. Il progetto va avanti, con l’obiettivo di creare ambienti di cura più sicuri e confortevoli per chi affronta periodi di degenza impegnativi.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Rosanna Ricci