La sanità abruzzese presenta un debito previsto di 128 milioni di euro per il 2025. Durante una seduta congiunta del Consiglio regionale, la direttrice del Dipartimento Sanità ha illustrato lo stato della situazione finanziaria e le strategie per contenere la spesa, in attesa di decisioni a livello nazionale sulle risorse da destinare alla regione.
Stato del debito sanitario abruzzese e bilancio regionale 2024-2027
La direttrice del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, Emanuela Grimaldi, ha comunicato che per il 2025 il debito del sistema sanitario regionale si attesterà su una cifra di 128 milioni di euro. Questo dato è stato presentato durante la seduta congiunta della seconda, terza, quarta e quinta commissione del Consiglio regionale, convocata per esprimere un parere sul rendiconto dell’esercizio 2024 e sull’assestamento del bilancio di previsione per il triennio 2025-2027.
Il debito rappresenta una fotografia critica della situazione economica delle aziende sanitarie locali, che si trovano a dover gestire un’importante pressione finanziaria. Grimaldi ha sottolineato la necessità di mantenere sotto controllo questa componente, evidenziando come i dati inseriti nel bilancio riflettano la realtà economica del sistema sanitario regionale, in particolare sugli impegni di spesa e sulle risorse disponibili.
Il Comitato di Regioni ha quindi fornito un quadro dettagliato sull’andamento economico delle Asl, in modo da definire un quadro trasparente e oggettivo per le future decisioni politiche e gestionali. L’assestamento 2025-2027 implicherà scelte precise nella gestione delle risorse, per evitare che il debito possa ulteriormente aumentare e pesare sulla tenuta del sistema.
Proposta di nuovo riparto risorse alla conferenza stato-regioni: ruolo di Abruzzo
La proposta avanzata dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, insieme al presidente della Regione, Marco Marsilio, punta a ottenere un nuovo riparto delle risorse a favore della sanità abruzzese. La richiesta si basa sulla considerazione di due elementi centrali: l’estensione territoriale della regione e la densità abitativa, parametri che secondo l’amministrazione locale dovrebbero incidere maggiormente sulla distribuzione dei fondi nazionali.
Domani è previsto un tavolo tecnico con la Conferenza Stato-Regioni, dove saranno esposti questi criteri nella speranza di ottenere un incremento delle risorse destinate all’Abruzzo. Tramite questa strategia, la Regione aspira a modificare il parametro di riparto, che attualmente penalizza aree con caratteristiche territoriali complesse come la sua.
La direttrice Grimaldi ha detto che “questa indicazione è stata inserita nel Programma operativo, documento fondamentale su cui i ministeri preposti dovranno ora esprimersi con valutazioni tecniche di merito.” Il risultato di questo confronto sarà determinante per l’evoluzione del debito sanitario nell’anno prossimo e per il bilancio complessivo della sanità pubblica regionale.
Misure per contenere la spesa e centralizzazione degli acquisti nelle aziende sanitarie locali
Per affrontare il problema del debito, le aziende sanitarie in Abruzzo sono chiamate a misure di contenimento della spesa. Secondo quanto dichiarato da Grimaldi, è stato stabilito un tetto del 2% di riduzione sui costi di esercizio relativi al 2024. Queste misure impegnano le singole Asl a rivedere la gestione economica per limitare le uscite senza compromettere i servizi sanitari.
Parallelamente, è in corso un lavoro della cabina di regia regionale per centralizzare gli acquisti delle strutture sanitarie. Questa strategia mira a concentrare le procedure di acquisto per ottenere condizioni più favorevoli e ridurre le spese attraverso economie di scala. I provvedimenti dovrebbero intervenire su forniture di beni e servizi, coinvolgendo direttamente le Asl.
Le prime bozze degli atti aziendali delle Aziende sanitarie locali saranno valutate dal Dipartimento Sanità, che controllerà la coerenza con gli obiettivi di bilancio e le direttive di contenimento. La scrupolosa revisione servirà a monitorare le azioni messe in campo e a garantire l’aderenza alle indicazioni programmatiche sulla spesa sanitaria.
Questo approccio complessivo mette sotto pressione gli enti locali a gestire con rigore la spesa sanitaria ordinaria, cercando di impedire un aumento del debito e migliorare la qualità della gestione finanziaria della sanità abruzzese.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Andrea Ricci