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Da L’Aquila a San Francisco: la sfida estrema di Domenica Canna tra mare, montagne e malattie

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Domenica Canna affronta una sfida estrema tra mare e montagne. - Unita.tv
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Domenica Canna, psicologa di 52 anni originaria dell’Aquila, ha portato a termine la traversata a nuoto da Alcatraz a San Francisco, un percorso noto tra chi pratica nuoto in acque libere per la sua durezza. Questa impresa si aggiunge a un cammino segnato da sfide personali di salute, momenti difficili e un forte legame con la sua terra d’origine. La sua storia è fatta di coraggio e perseveranza, raccontata attraverso esperienze che spaziano tra nuoto, montagne e malattie superate.

La traversata ad Alcatraz: correnti, acqua fredda e tensione costante

La nuotata tra l’isola di Alcatraz e la baia di San Francisco è una delle più impegnative per chi ama il nuoto in acque libere. Domenica ha affrontato quasi tre chilometri in condizioni difficili: la corrente contrariava ogni progresso e la temperatura dell’acqua si aggirava attorno ai 16 gradi. L’elemento freddo ha reso il percorso ancora più complicato, imponendo una resistenza fisica notevole. Non solo il corpo doveva combattere il freddo, ma anche la mente si trovava sotto pressione, soprattutto per la presenza, nelle acque locali, di squali che rappresentano un’incognita sempre presente.

Inoltre, nella sua testimonianza sui social ha raccontato di aver affrontato anche il jet lag e un cielo scuro durante la traversata, elementi che si sono sommati al disagio delle correnti fredde e avverse. La sensazione descritta è paragonabile a una “lavatrice impazzita”, dove i movimenti d’acqua incessanti mettevano a dura prova la stabilità e il controllo del nuotatore. Ciò rende la performance di Domenica non solo fisicamente impegnativa, ma anche psicologicamente intensa.

La battaglia con le malattie e la forza di ripartire

La storia personale di Domenica si intreccia con il suo rapporto con il nuoto. Nel 2009, durante l’anno del terremoto che ha devastato L’Aquila, ha dovuto fermarsi per un intervento importante. Le era stato diagnosticato un tumore che, se non riconosciuto e trattato con tempestività, avrebbe potuto avere gravi conseguenze. È stata seguita dal senologo Alberto Bafile, con il supporto a distanza del noto oncologo Umberto Veronesi, e assistita dall’associazione locale L’Aquila per la Vita. Queste cure e sostegni sono stati fondamentali per riprendere fiducia e affrontare la malattia con determinazione.

Non finisce qui: Domenica ha dovuto affrontare anche un aneurisma, che ha richiesto un ulteriore intervento delicato. Questi eventi la hanno portata a convivere con la paura, ma nello stesso tempo a evitare di considerare nulla come scontato. Questa consapevolezza l’ha spinta a coltivare le sue passioni, in particolare il nuoto, come strumento di resistenza e rinascita personale.

Esperienze di nuoto e avventure estreme: dallo Stretto Di Messina a cima goloritzé

Domenica nuota da molti anni, ma il mare è diventato una nuova prova solo di recente. Nel 2024 si è impegnata nella traversata dello Stretto di Messina, coprendo la distanza in un’ora e sedici minuti. Più che la velocità, per lei era importante misurare la resistenza fisica e mentale. Questo percorso è stato il primo banco di prova sul mare aperto dopo tempo trascorso nelle piscine o in acque più tranquille.

Non solo nuoto: la passione per l’avventura e la natura l’ha portata a salire fino al Campo base dell’Everest, raggiunto nel 2023 a 5.364 metri di altitudine. Con sé aveva un cartello con scritto “Coppito c’è”, per esprimere gratitudine e vicinanza alla sua città, segnata dal terremoto e dalla resilienza. Poco prima, aveva anche scalato la Guglia di Cala Goloritzé in Sardegna, dedicando l’impresa alla memoria dell’amico Emilio Ciammetti, guida alpina tragicamente scomparsa.

Riflessioni sull’approdo a San Francisco e il legame con la storia di Alcatraz

All’arrivo in California Domenica ha pensato alla storia di Frank Morris e dei fratelli Anglin, i detenuti che nel 1962 tentarono la fuga da Alcatraz nuotando verso la terraferma, senza che si sapesse con certezza se ci fossero riusciti. Quel racconto, mix di coraggio e mistero, ha sempre affascinato Domenica e l’ha accompagnata durante la nuotata.

Il parallelo con la loro vicenda rende ancora più simbolica la sua impresa: una donna che, partendo da una città ferita e dopo aver superato malattie gravi, si mette alla prova in un percorso complicato, fisico e mentale. Un gesto che conferma la volontà di superare limiti e mantenere vivo il legame con la propria storia personale e territoriale. Domenica Canna, con questa traversata, ha segnato un altro capitolo importante della sua vita, fatto di coraggio e passione per l’acqua e la montagna.

Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Elisa Romano

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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