La situazione dei servizi dedicati alle persone con autismo in Abruzzo mostra ancora molte lacune, in particolare rispetto ai percorsi di cura per i pazienti non collaboranti. FederAutismo e altre associazioni locali hanno incontrato i vertici della Asl Lanciano-Vasto-Chieti per affrontare problemi come le lunghe liste d’attesa, i ritardi nei pagamenti e la necessità di una progettazione condivisa tra istituzioni e terzo settore. Di seguito, i principali temi emersi nel confronto.
Mancano ancora servizi dedicati per i pazienti con autismo non collaboranti in tutta la regione
FederAutismo – che include realtà come la Fondazione Il Cireneo Onlus, la Fondazione Papa Paolo V, e altre – ha rimarcato che in Abruzzo non esiste ad oggi un percorso di cura specifico per le persone con autismo che risultano non collaboranti alle terapie. Questo gap si riscontra non solo nelle aree territoriali presidiate dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, ma in tutta la regione.
Il problema emerge soprattutto per quei pazienti che richiedono interventi più complessi e personalizzati, spesso impossibili da gestire con i servizi standard. Il mancato riconoscimento di un sistema che risponda realmente alle esigenze di questa fascia di malati lascia molte famiglie senza risposte concrete e rischia di allungare ulteriormente i tempi dei trattamenti essenziali.
L’incontro tenutosi presso la Asl ha coinvolto figure chiave, come il direttore generale Mauro Palmieri, il responsabile della Neuropsichiatria Infantile Riccardo Alessandrelli e lo psicologo Tancredi Di Iullo. Erano presenti anche esponenti del Dipartimento di Salute Mentale e rappresentanti delle associazioni del territorio, tra cui Sos Autismo. Insieme si sono discusse le difficoltà attuali, gestendo in particolare le richieste più urgenti per effettuare un cambio di passo nel breve termine.
Ritardi nei pagamenti delle prestazioni ambulatoriali aggravano la situazione per le strutture assistenziali
Un nodo cruciale evidenziato da FederAutismo riguarda i ritardi nei pagamenti da parte della Asl 02 alle strutture che erogano prestazioni per i pazienti autistici in continuità assistenziale. Alcuni enti restano in attesa del saldo relativo al primo semestre 2025 per interventi realizzati nell’ambito della convenzione diretta iniziata nel 2024.
Questo problema crea una situazione di incertezza nella rete dei servizi territoriali. Le strutture coinvolte, infatti, lavorano da tempo per abbattere le liste d’attesa nel setting ambulatoriale e mantenere attivi i percorsi di cura per i pazienti in carico. Il mancato pagamento rischia di rallentare o sospendere queste attività essenziali per la presa in carico precoce e continuativa.
Tra le richieste avanzate dalle associazioni, figura una maggiore collaborazione con la Asl per la programmazione e la gestione economica delle prestazioni. Si è auspicata la formula di un confronto diretto e sistematico con gli enti pubblici, il terzo settore e l’Università d’Annunzio per progettare interventi che rispondano alle necessità reali delle famiglie e riducano le difficoltà burocratiche.
Asl pronta a intervenire su liste d’attesa e collaborazioni con associazioni per potenziare i servizi
Il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Mauro Palmieri, si è mostrato disponibile a risolvere rapidamente i pagamenti arretrati, annunciando un impegno per snellire le procedure e garantire liquidità alle strutture che offrono servizi ambulatoriali dedicati all’autismo.
Palmieri ha ricordato che appena insediato ha convocato un tavolo di confronto con il responsabile della Neuropsichiatria Infantile Riccardo Alessandrelli, per affrontare le criticità relative alle liste d’attesa. È stata messa in calendario una risoluzione entro pochi mesi per agevolare l’accesso alle terapie.
La Asl ha confermato l’intenzione di promuovere una collaborazione strutturata con associazioni e fondazioni, con incontri mirati per condividere strategie e programmare attività concrete rivolte ai pazienti. Subito dopo l’incontro con FederAutismo, l’Agenzia Sanitaria ha convocato un tavolo tecnico per il 29 luglio, segnalando così un passo operativo verso un dialogo più stretto tra soggetti pubblici e privati.
Questi sviluppi riflettono la necessità urgente di costruire un sistema capace di offrire risposte continue, trasparenti e coordinate ai bisogni delle persone con autismo e alle loro famiglie, in particolare per chi necessita di interventi complessi fuori dagli standard tradizionali.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Rosanna Ricci