Un evento violento ha colpito un allevamento di Massa d’Albe, nel cuore dell’Abruzzo, dove un branco di lupi ha attaccato di notte la stalla causando pesanti perdite. Il proprietario si prepara a chiedere un risarcimento alla Regione dopo il danno subito.
L’attacco notturno del branco di lupi nell’allevamento
Qualcosa è entrato nella stalla nella notte tra le campagne di Massa d’Albe. Un gruppo di lupi ha invaso l’area protetta, trovando all’interno una trentina di capre e altri animali da allevamento. Il bilancio è stato immediato: circa quaranta capi sbranati o feriti gravemente. Le urla degli animali e i segni evidenti hanno confermato una violenza inedita per l’azienda agricola.
I lupi hanno superato le recinzioni e puntato prima alle capre, che erano state acquistate da poco dall’agricoltore. Le perdite sono pesanti non solo per il numero di animali, ma anche per il valore economico degli ovini, che erano appena entrati nella stalla, destinati probabilmente a produzioni di latte o carne.
Il rischio per l’allevamento non è solo economico, ma anche legato alla sicurezza del bestiame e alla gestione delle future protezioni per scongiurare nuovi attacchi. Il fatto che i lupi abbiano scelto di aggredire di notte appare anche come una strategia per sfruttare il buio e la minore sorveglianza umana.
La reazione dell’allevatore e l’intervento delle autorità forestali
Dopo aver constatato i danni all’alba, il proprietario ha subito contattato i carabinieri forestali. Questi ultimi hanno effettuato i rilievi di rito per documentare l’accaduto, assicurarsi della natura dell’attacco e raccogliere elementi utili a valutare la situazione.
L’allevatore si è detto intenzionato a rivolgersi a un legale per chiedere il risarcimento alla Regione Abruzzo. La richiesta mira a coprire sia la perdita degli animali che altri eventuali danni collegati all’incidente, come l’interruzione dell’attività e la necessità di adottare nuove misure di protezione.
La vicenda torna a mettere sotto i riflettori il problema della convivenza tra fauna selvatica e attività agricole. Nel territorio abruzzese, dove la presenza dei lupi si è ampliata, episodi come questo non sono isolati, ma richiedono soluzioni concrete per evitare che gli attacchi si ripetano.
Contesto e problematiche della presenza dei lupi nell’area abruzzese
Massa d’Albe si trova in un’area dove il lupo ha ripreso a vivere in modo stabile, grazie a programmi di protezione della specie e alla riduzione della pressione umana su molti ambienti naturali. Questa presenza si traduce in una convivenza complicata con le attività umane, in particolare con gli allevamenti.
Gli allevatori spesso si trovano a dover fronteggiare attacchi improvvisi al bestiame, che provocano perdite economiche e preoccupazioni per la sicurezza degli animali. Le misure preventive, come recinzioni rinforzate o l’impiego di cani da guardiania, sono adottate in molti casi, ma non sempre risultano sufficienti contro branchi agili e decisi.
La questione si muove anche sul piano istituzionale: molte Regioni hanno stabilito fondi per compensare gli agricoltori, ma le procedure possono essere lente e le risorse limitate. Il proprietario dell’allevamento di Massa d’Albe rappresenta un caso emblematico della tensione tra salvaguardia della fauna e tutela del lavoro agricolo locale.
In Abruzzo, le autorità continuano a collaborare con i rappresentanti degli allevatori per trovare un equilibrio che permetta la presenza dei predatori senza compromettere la stabilità delle aziende agricole, un tema ancora aperto e delicato.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Andrea Ricci