Un vasto incendio è divampato sulla montagna che si estende tra i comuni di Collarmele e Pescina, nell’area boschiva della Marsica. Le colonne di fumo si sono alzate dense, risultando ben visibili da diverse località vicine, fino ad arrivare alla Valle Peligna. L’intervento immediato dei vigili del fuoco ha impegnato numerose squadre, ma mantenere la situazione sotto controllo resta una sfida.
Incendio boschivo in Marsica: le prime ore dell’emergenza
L’incendio è scoppiato nella mattinata del 15 aprile 2025, interessando una vasta zona di bosco che si snoda tra Collarmele e Pescina. La combustione ha prodotto grandi colonne di fumo, visibili a chilometri di distanza, spingendo numerosi abitanti delle località limitrofe a segnalare la presenza delle fiamme. I vigili del fuoco di Avezzano e dell’Aquila sono subito intervenuti con diverse squadre per circoscrivere l’area interessata, agendo su più fronti con mezzi terrestri e, quando necessario, aerei. Le condizioni meteo favorevoli al propagarsi del fuoco, come il vento secco e la bassa umidità, hanno aggravato la situazione, rendendo più complessa la gestione delle operazioni di spegnimento. Le autorità locali hanno disposto alcune precauzioni, invitando la popolazione ad adottare comportamenti prudenti e a evitare la zona. Non sono state al momento registrate evacuazioni, ma la vigilanza resta alta per possibili evoluzioni.
Impegno dei vigili del fuoco e ruolo della protezione civile regionale
Le squadre dei vigili del fuoco si sono concentrate nell’arginare l’incendio, lavorando per creare fasce di contenimento attraverso la rimozione di vegetazione e l’impiego di getti d’acqua. Si sono aggiunte anche unità specializzate nello spegnimento di incendi boschivi, dotate di attrezzature specifiche per operare su terreni impervi. Il coordinamento tra i vigili del fuoco e la protezione civile regionale ha facilitato l’allocazione efficiente delle risorse e il monitoraggio della situazione in tempo reale. Maurizio Scelli, direttore dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione Abruzzo, ha espresso la necessità di puntare maggiormente sulla prevenzione, sottolineando come la gestione emergenziale, pur essendo indispensabile, non possa più essere l’unica risposta. Ha ribadito l’urgenza di adottare sistemi di controllo adeguati, creare una rete istituzionale pronta a intervenire tempestivamente e implementare pratiche di prevenzione nelle aree boschive, per limitare il rischio di incendi futuri e salvaguardare la sicurezza della popolazione.
Criticità ambientali e prospettive per la gestione degli incendi boschivi in Abruzzo
La Marsica, con le sue vaste aree boscate, è spesso teatro di incendi nei mesi più caldi o nelle stagioni particolarmente secche. Questi episodi mettono a dura prova le strutture di intervento e impattano negativamente sulla flora, sulla fauna e su chi vive nelle zone circostanti. L’incendio in corso tra Collarmele e Pescina fa riemergere questioni legate alla carenza di sistemi di prevenzione efficaci e alla necessità di investire maggiormente in monitoraggi costanti e campagne di sensibilizzazione. Tra le misure al vaglio per ridurre gli incendi ci sono anche interventi silvo-pastorali mirati alla gestione del sottobosco e alla riduzione del materiale combustibile. La collaborazione fra comuni, vigili del fuoco e enti regionali si dimostra fondamentale, così come il coinvolgimento delle comunità locali nella tutela del proprio territorio. Resta inoltre aperta la discussione su come integrare nuove tecnologie, come droni e satelliti, per un controllo più rapido e puntuale delle aree a rischio.
Le operazioni di spegnimento in Marsica continuano: restano attivi i presidi antincendio e il monitoraggio delle condizioni meteorologiche per evitare riaccensioni. Il quadro resta sotto stretta osservazione dalle autorità competenti, pronte a intervenire con ulteriori risorse in caso di peggioramento.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Serena Fontana