La giunta regionale abruzzese ha approvato un pacchetto di interventi da 25 milioni di euro dedicati al sistema idrico. L’obiettivo principale è ridurre le perdite lungo le reti acquedottistiche e migliorare le infrastrutture esistenti per garantire una distribuzione più efficiente dell’acqua potabile. Questi lavori arrivano dopo la grave crisi idrica che ha colpito la regione nel 2024, evidenziando la necessità di un adeguamento delle reti idriche.
L’intervento strategico per fronteggiare la crisi idrica del 2024 in Abruzzo
La crisi idrica dell’anno precedente ha spinto le autorità regionali a intervenire con un piano concreto basato sulle priorità emerse sul campo. Il vicepresidente della giunta, Emanuele Imprudente, ha spiegato che gli uffici dell’assessorato con l’aiuto di ERSI e dei gestori locali hanno aggiornato i fabbisogni del territorio, individuando i punti più critici sui quali intervenire. L’obiettivo è migliorare l’accesso all’acqua per tutti i cittadini, soprattutto nelle zone che hanno sofferto maggiormente la scarsità.
Il piano prevede azioni mirate per rafforzare le infrastrutture di estrazione, trattamento e distribuzione dell’acqua. Questo fa parte del più ampio impegno per fronteggiare eventi climatici e periodi di siccità che mettono in pericolo la continuità del servizio idrico. La crisi causata dalla carenza d’acqua ha portato nella regione alla necessità di migliorare anche la conservazione e la gestione delle risorse idriche, punti che saranno affrontati nel programma messo a punto.
Finanziamenti europei per il miglioramento e la riduzione delle perdite nelle reti idriche
Le risorse per gli interventi provengono dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2021-2027. Sono destinate soprattutto all’azione 2.5.1, che sostiene l’efficienza delle reti di adduzione e distribuzione dell’acqua, migliorando la gestione del Sistema Idrico Integrato . Il finanziamento prevede investimenti chiari: circa 4 milioni per infrastrutture di trattamento e stoccaggio e 21 milioni per attività mirate alla gestione sostenibile del bacino idrografico, riduzione delle perdite e adattamenti climatici.
Questi fondi permettono di affrontare problematiche che riguardano non solo la quantità dell’acqua potabile disponibile, ma anche la qualità del servizio e la capacità di conservare le risorse in modo più efficiente. Il progetto include la realizzazione di nuove infrastrutture e interventi di recupero sulle reti esistenti, con l’obiettivo di diminuire sprechi e dispersioni lungo le condotte acquedottistiche.
Interventi principali e cantieri previsti per il 2025 nelle province abruzzesi
Tra le opere più importanti già programmate ci sono interventi nell’aquilano e sulla costa teramana. Un esempio è l’integrazione dell’acquedotto Pizzo di Coda con la rete Suriente, prevista insieme all’adeguamento della rete Aremogna, con un investimento di 3,3 milioni. Questi lavori rafforzano la capacità di adduzione e permettono di creare un sistema più interconnesso e resistente a eventuali emergenze.
Un altro cantiere riguarda la sostituzione delle condotte obsolete nel comune di Silvi, con 5,5 milioni di investimento per l’area 1. Questo progetto punta a eliminare tubature datate e a ridurre considerevolmente le perdite idriche, ampliando la quantità di acqua realmente disponibile per i cittadini. Sostituzioni e interventi simili coinvolgono anche l’area di Avezzano, con un lotto di interventi del valore di un milione di euro.
Sulle reti della costa teramana si prevede il recupero delle perdite con la realizzazione di serbatoi di accumulo e l’adeguamento delle reti interne distributrici, per un totale di 3,5 milioni. Questi interventi migliorano la capacità di immagazzinamento e la distribuzione, evitando sprechi e garantendo una copertura più uniforme. Infine, un pacchetto da 9,4 milioni permette di intervenire sul comprensorio teatino per riparare e sostituire alcune parti delle reti idriche e migliorare l’efficienza dei pozzi acquiferi esistenti.
Continuità con altri programmi regionali e nazionali per le infrastrutture idriche
Il piano da 25 milioni si inserisce in un percorso di rafforzamento infrastrutturale iniziato con altri finanziamenti, come quelli del PNRR e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Questi programmi nazionali e regionali hanno già portato risorse per il miglioramento delle reti acquedottistiche, con particolare attenzione alla riduzione delle perdite.
Gli interventi recente si concentrano su aree identificate come prioritarie rispetto ai fabbisogni aggiornati. L’approccio scelto tiene conto delle dinamiche locali, puntando a connettere le reti tra loro e a creare sistemi integrati che aumentino la resilienza alla siccità e agli eventi climatici estremi. In questo elemento si rivelano anche gli sforzi per integrare strategie di adattamento al clima, con azioni per limitare il consumo d’acqua e favorire il riciclo e il recupero.
Il vicepresidente Imprudente ha sottolineato come i progetti approvati siano parte di un lavoro di pianificazione che guarda sia alle emergenze recenti, sia alla necessità di modernizzare un sistema idrico che deve resistere a nuove condizioni ambientali. L’investimento è orientato alla creazione di un’infrastruttura più affidabile, capace di offrire un servizio stabile e costante anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Questi interventi rappresentano un passaggio chiave per rafforzare il sistema idrico abruzzese e offrire una risposta concreta ai bisogni della popolazione, con azioni mirate in diverse aree della regione. L’attenzione alle perdite e al recupero delle risorse resta al centro delle priorità per sostenere un bene fondamentale come l’acqua potabile.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Davide Galli