Negli ultimi anni la Regione Abruzzo ha incrementato in modo significativo le risorse destinate ai servizi per i disturbi dello spettro autistico . Dal 2022 al 2024 il budget è passato da meno di 2 a oltre 9 milioni e mezzo di euro, con previsioni che indicano una crescita fino a 15 milioni entro il 2026. Questo aumento accompagna il lavoro avviato nel 2019 volto a costruire un quadro normativo e organizzativo più preciso per l’assistenza a queste persone.
Il percorso del comitato tecnico scientifico verso un sistema uniforme e dettagliato
Il Comitato tecnico scientifico istituito nel 2019 ha lavorato fino a fine luglio 2025 per definire linee guida e criteri di autorizzazione per i diversi contesti assistenziali riferiti ai disturbi dello spettro autistico. L’obiettivo principale era mettere ordine in un sistema che, fino a pochi anni fa, risultava frammentato e disomogeneo nelle modalità di erogazione del servizio. Il comitato ha completato una serie di protocolli che riguardano la residenzialità, i requisiti per le strutture e l’organizzazione della rete socio-sanitaria, garantendo maggiore chiarezza nelle prestazioni e nelle responsabilità.
Tra i punti chiave emersi ci sono le misure per favorire il rientro in regione di pazienti adulti attualmente assistiti fuori Abruzzo, aumentando i posti letto nei nuclei residenziali diffusi. Allo stesso tempo, è stato elaborato un modello di integrazione tra servizi sociali e sanitari, per assicurare continuità e completezza dell’intervento. Il documento finale elaborato dal Comitato è in attesa di essere trasmesso all’Agenzia Sanitaria Regionale entro settembre 2025, da cui passerà al Dipartimento Sanità e infine alla Giunta regionale per l’approvazione.
Strategie per ridurre le liste d’attesa e rispondere alle crescenti richieste di assistenza
La questione delle liste d’attesa resta un tema centrale nella programmazione regionale. In attesa dell’approvazione del nuovo fabbisogno e del potenziamento della rete pubblica ambulatoriale e semiresidenziale, l’Abruzzo ha attribuito risorse sulla base di quanto previsto nella programmazione 2019. Inoltre, le Asl hanno chiesto fondi aggiuntivi per affrontare le nuove esigenze e per dare seguito a ordinanze giudiziarie che impongono la presa in carico di pazienti con disturbi dello spettro autistico.
Questi finanziamenti extra, approvati a giugno 2025 tramite due distinti atti di Giunta, sono volti a far fronte alle domande crescenti ed evitare disagi per le famiglie coinvolte. Nel mezzo resta aperta la sfida di completare la rete pubblica, compito che coinvolge sia il potenziamento delle strutture esistenti sia l’organizzazione di nuovi servizi mirati, anche in ambito semiresidenziale, per assicurare trattamenti più tempestivi e personalizzati.
Organizzazione dei percorsi di cura per utenti non collaboranti e tutela degli operatori sanitari
Un aspetto delicato riguarda le cure per le persone non collaboranti, cioè quei pazienti con DSA che manifestano difficoltà nell’adesione ai trattamenti tradizionali. Il Comitato tecnico scientifico si occuperà di definire protocolli specifici che dovranno contemperare bisogni sanitari, esigenze familiari e rigorosi standard sicurezza. In particolare, per interventi odontoiatrici che richiedono la sedazione, è stato disposto che queste si svolgano esclusivamente in ambiente ospedaliero.
I percorsi dovranno coprire le situazioni di emergenza e urgenza, ma anche le prestazioni di tipo elettivo nelle strutture per acuti o quelle ambulatoriali e domiciliari, incluse indagini diagnostico-strumentali e interventi di medicina preventiva. A supporto di questa organizzazione saranno realizzati specifici programmi di formazione rivolti al personale coinvolto. Saranno inoltre analizzate con attenzione le questioni burocratico-legali per garantire la sicurezza e la responsabilità degli operatori durante l’assistenza.
L’importanza di un riordino regionale a favore dei pazienti e delle famiglie
Fino al 2019 il sistema abruzzese si basava su convenzioni spesso gestite autonomamente dalle Asl, situazione che generava confusione e numerosi contenziosi. L’intervento dell’assessorato alla Salute, con la guida di Nicoletta Verì, ha puntato a definire un quadro uniforme e organico, superando la frammentazione e garantendo maggiore certezza nelle modalità di presa in carico. Questo approccio risponde all’esigenza di assicurare a tutti i pazienti un accesso paritario ai servizi.
Il lavoro di sistemazione e razionalizzazione della rete di assistenza ha richiesto diversi anni, ma si cerca ora di offrire risposte più concrete. L’assessore ha segnalato come i primi effetti di queste misure diventeranno evidenti nei primi mesi del 2026, con una migliore organizzazione e ampliamento delle prestazioni dedicate a persone con disturbi dello spettro autistico in Abruzzo, a favore delle loro famiglie e degli operatori coinvolti.
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Luca Moretti