A Salerno apre il centro di riabilitazione robotica della fondazione don gnocchi con tecnologie avanzate e ricerca

Inaugurato a Salerno il centro di riabilitazione robotica della Fondazione Don Gnocchi, parte del progetto Fit For Medical Robotics, per migliorare l’assistenza a pazienti con diverse necessità nel Sud Italia.
La Fondazione Don Gnocchi ha inaugurato a Salerno un centro di riabilitazione robotica all’avanguardia, volto a offrire cure personalizzate e innovative per pazienti con disabilità motorie e cognitive, integrando tecnologie avanzate e teleriabilitazione per tutto il Sud Italia. - Unita.tv

La fondazione don gnocchi ha inaugurato a Salerno un centro specializzato nella riabilitazione robotica, fondamentale per rafforzare la presenza tecnologica nel Sud Italia. Questo progetto, inserito nel piano nazionale complementare al Pnrr e denominato Fit For Medical Robotics, unisce vari istituti di ricerca, università e imprese per migliorare il supporto a chi ha bisogno di cure riabilitative.

La rigenerazione del centro e il coinvolgimento istituzionale a Salerno

Il centro si trova in una palazzina di 690 metri quadri nella città di Salerno, già di proprietà della fondazione don gnocchi ma inutilizzata da tempo. L’edificio ha ricevuto un investimento di circa due milioni di euro, divisi tra la ristrutturazione dell’immobile e l’acquisto di macchinari e tecnologie robotiche all’avanguardia. L’apertura ufficiale si è svolta alla presenza del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, e del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, sottolineando l’importanza strategica della struttura per il territorio.

L’area è stata predisposta con spazi dedicati alla ricerca e all’attività clinica. Il piano terra ospita il quartier generale dove lavorano sei ricercatori, destinati a crescere con il tempo. Al primo piano, affacciato sul mare, è stata allestita la zona riservata ai pazienti. Qui si trovano il CareLab, laboratorio per la riabilitazione pediatrica assistita da tecnologie multimediali, una palestra attrezzata con robot, tra cui il sistema D-Wall, e un laboratorio per l’analisi del movimento, dotato con telecamere e sensori per monitorare camminata e attività muscolare dei pazienti durante le sedute di riabilitazione.

Tecnologie e protocolli per una riabilitazione su misura

La struttura si distingue per l’utilizzo di strumenti di analisi avanzati, in grado di raccogliere dati precisi sul movimento e la risposta muscolare dei pazienti. Questi dati servono per mettere a punto percorsi di riabilitazione personalizzati, calibrati sulle esigenze specifiche di ogni persona. Le tecnologie robotiche e digitali vengono studiate per valutarne l’impatto concreto nella pratica quotidiana, integrando anche strumenti di telemedicina e teleriabilitazione per facilitare l’assistenza a domicilio.

Irene Aprile, direttore del dipartimento di riabilitazione neuromotoria della fondazione don gnocchi, ha spiegato che “il progetto mira a sviluppare nuovi modi di supporto alla cura con il coinvolgimento diretto delle tecnologie, puntando a ridurre le difficoltà di accesso alle terapie e migliorare la qualità della vita dei pazienti.” L’approccio adottato prevede infatti un costante monitoraggio e adattamento dei trattamenti grazie alla raccolta di informazioni durante le sedute.

Obiettivi e utenza assistita nel centro di Salerno

Il centro ambisce a diventare un punto di riferimento per tutta la regione Campania e il Mezzogiorno, offrendo risposte a pazienti con diverse necessità. Vengono assistiti sia adulti che bambini con problemi motori, sensoriali e cognitivi, così come anziani fragili e persone affette da patologie derivanti da incidenti sul lavoro.

Tra le tecnologie utilizzate c’è l’esoscheletro Uan.Go, progettato per aiutare chi ha subito gravi forme di disabilità agli arti inferiori. Il dispositivo consente di alzarsi e camminare grazie a motori posti su ogni arto, collegati a schermi interattivi che accompagnano la riabilitazione con esercizi e feedback in tempo reale. Questa tecnologia supporta non solo il recupero motorio, ma registra anche i progressi con precisione.

Marco Germanotta, responsabile del centro, coordina l’implementazione dei protocolli clinici e l’uso delle tecnologie per garantire trattamenti efficaci e sicuri in un ambiente specializzato.

Progetti clinici di riabilitazione robotica e teleriabilitazione

Tra le attività in corso, il progetto clinico StrokeFit4 prevede il coinvolgimento di circa 600 pazienti colpiti da ictus, distribuiti in 13 centri clinici. L’uso di dispositivi robotici si estende anche al modello di teleriabilitazione, che consentirà a pazienti in zone isolate di ricevere la stessa qualità di trattamento disponibile in ospedale.

Un secondo studio sperimentale coinvolgerà ulteriori 160 pazienti, focalizzandosi sulla riabilitazione domiciliare grazie a tecnologie che permettono l’assistenza a distanza. Questo metodo può ridurre le barriere geografiche e rendere più accessibili le cure, soprattutto per chi vive in aree poco servite.

L’iniziativa punta a migliorare le condizioni di vita di chi affronta la sfida delle disabilità, portando le innovazioni della robotica al servizio diretto della comunità e della riabilitazione quotidiana.