A roma un turista tedesco con un reperto archeologico sulla base del monopattino elettrico
Un giovane turista tedesco è stato fermato a Roma mentre trasportava un blocco di marmo, risultato essere un reperto archeologico. Indagini in corso per accertarne l’origine e le conseguenze legali.

A Roma, un turista tedesco è stato fermato dai carabinieri mentre trasportava su un monopattino un blocco di marmo, risultato un reperto archeologico di valore, e denunciato per ricettazione di beni culturali. - Unita.tv
Nel cuore di roma, una città che custodisce tracce di storia millenaria ad ogni angolo, si è verificato un episodio insolito che ha catturato l’attenzione dei carabinieri e degli esperti di beni culturali. Un giovane turista tedesco è stato fermato mentre trasportava su un monopattino elettrico un blocco di marmo, risultato poi essere un reperto archeologico di valore. L’evento, avvenuto nel pomeriggio di ieri in via Vittorio Veneto, apre una finestra su questioni legate alla tutela dei tesori storici e alle dinamiche del turismo nel capoluogo.
La scoperta del reperto durante il pattugliamento dei carabinieri a roma centro
Intorno alle ore 16, una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro ha notato un giovane straniero muoversi rapidamente su un monopattino elettrico lungo via Vittorio Veneto. A colpire gli agenti non è stata solo la velocità con cui il ragazzo si aggirava tra le auto, ma soprattutto l’oggetto inusuale adagiato sulla pedana del mezzo: una base di marmo di forma quadrata, pesante circa 30 chilogrammi. I carabinieri, esperti nel riconoscere oggetti di interesse storico-artistico, hanno subito fermato il turista per un controllo più approfondito.
Dettagli sull’identità e la reazione del turista
Il giovane, 24 anni, non è riuscito a fornire spiegazioni convincenti sull’origine del blocco di marmo. A quel punto, i militari hanno contattato la Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di roma per una verifica sul reperto. Gli esperti hanno confermato che si tratta di un vero e proprio pezzo archeologico, una base di colonna, probabilmente appartenente a un monumento o edificio antico della città. Il rapido intervento ha evitato che quel frammento storico uscisse dalla città o finisse in mani poco attente alla sua conservazione.
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Il valore storico del blocco di marmo e le indagini aperte
Il reperto, un blocco quadrato di circa 40 per 20 centimetri, ha un peso non indifferente che rende evidente il tentativo di rimuoverlo in modo poco convenzionale. Le prime valutazioni indicano che fa parte di una colonna antica, elemento tipico dell’architettura romana classica. I tecnici del Ministero della Cultura sono al lavoro per stabilire l’esatta provenienza dell’oggetto, attraverso rilievi e confronti con altri reperti archeologici.
Il trasporto insolito e le ipotesi sulle origini
Il fatto che il blocco fosse collocato sul monopattino, usato per spostarsi agilmente nel traffico, ha suscitato scalpore. Questo oggetto, che pesa come un vero pezzo di storia, era trasportato da un giovane che probabilmente non misurava il peso, non solo fisico ma anche simbolico e legale del manufatto. L’esatto percorso attraverso cui il turista ha acquisito quella base in marmo è ancora sconosciuto. Sono in corso accertamenti per capire se il pezzo sia stato trafugato da un sito archeologico o prelevato da qualche area pubblica o privata in modo illecito.
Le conseguenze legali e le misure prese dai carabinieri
Il turista tedesco è stato denunciato con l’accusa di ricettazione di beni culturali, reato previsto da normative che tutelano il patrimonio artistico italiano. La denuncia è arrivata rapidamente, in modo da bloccare ogni possibile movimento del reperto e tutelarne l’integrità in vista delle indagini. I carabinieri hanno proceduto al sequestro del blocco di marmo e lo hanno affidato alle cure degli specialisti della Soprintendenza e del Ministero della Cultura.
L’impegno delle forze dell’ordine e delle istituzioni
Questo caso sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine nel monitorare il territorio romano, soprattutto in una zona come via Vittorio Veneto, frequentata da turisti provenienti da diverse nazioni. Bloccare la sottrazione di beni culturali è una priorità per mantenere intatto il patrimonio di roma, città che da sempre attrae visitatori per la sua ricchezza storica. La vicenda prosegue ora con indagini che mirano a ricostruire la provenienza del marmo e mettere in luce eventuali altre attività illecite legate al traffico di reperti archeologici.
L’attenzione degli inquirenti resterà alta mentre le istituzioni continueranno a collaborare per recuperare e salvaguardare ogni testimonianza della storia che rischia di andare persa.