Il 16 giugno a Roma sono iniziate le riprese di 40 secondi, un film che racconta la storia drammatica di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano ucciso a Colleferro nel settembre 2020. La pellicola vuole ricostruire quei pochi istanti in cui si consumò una violenza brutale e senza senso, che ha scosso l’opinione pubblica italiana. Il progetto punta a riportare l’attenzione su temi delicati come la violenza giovanile e l’integrazione sociale.
La vicenda di willy monteiro duarte: un momento drammatico che ha segnato l’italia
Willy Monteiro Duarte morì il 6 settembre 2020 dopo essere intervenuto per difendere un amico durante una lite scoppiata a Colleferro, in provincia di Roma. In soli quaranta secondi, la sua vita fu spezzata da un’aggressione feroce e ingiustificata. Questo episodio ha acceso un dibattito nazionale sulla violenza gratuita tra i giovani e sulle difficoltà legate all’integrazione delle seconde generazioni nella società italiana.
La morte di Willy è diventata simbolo della necessità di affrontare con urgenza problemi sociali spesso ignorati o sottovalutati: il disagio giovanile, le tensioni culturali e la mancanza di rispetto reciproco. La sua storia continua ad essere ricordata non solo come tragedia personale ma anche come monito collettivo per prevenire altri episodi simili.
Dalla pagina al grande schermo: produzione e regia del film ispirato alla vicenda
Il film 40 secondi è diretto da Vincenzo Alfieri che ne ha curato anche la sceneggiatura insieme a Giuseppe Stasi. La trama si basa sul libro 40 secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e il buio della violenza, scritto da Federica Angeli ed edito da Baldini+Castoldi.
Collaborazione tra cinema e letteratura per raccontare i fatti reali
Questa collaborazione tra cinema e letteratura mira a mantenere fedele il racconto dei fatti reali offrendo uno sguardo intenso sull’accaduto attraverso immagini potenti ed emozionanti. L’intento è quello di far riflettere lo spettatore sulle conseguenze devastanti della violenza gratuita senza perdere mai d’occhio i dettagli umani dietro ogni gesto.
Cast scelto tra volti noti e nuove promesse per dare autenticità alla narrazione
Nel cast figurano attori affermati accanto ad esordienti selezionati tramite uno street casting accurato voluto dal regista stesso per conferire maggiore veridicità al racconto cinematografico.
Tra i protagonisti spicca Francesco Gheghi, premiato ai Nastri d’Argento nel 2025 con il premio Biraghi grazie alle sue interpretazioni precedenti in titoli come Familia o Mani nude. Al suo fianco ci sono Enrico Borello , Francesco Di Leva reduce dai successivi riconoscimenti David di Donatello e Nastro d’Argento come attore non protagonista; Beatrice Puccilli; Sergio Rubini; Maurizio Lombardi.
Nuovi talenti per animate personaggi chiave
Accanto ai professionisti emergono nuovi talenti, i quali portano freschezza allo schermo: Giordano Giansanti e Luca Petrini rappresentano questa nuova generazione chiamata ad animare personaggi chiave della storia reale raccontata nel film.
Dettagli sulla produzione: tempistiche, location e distribuzione nelle sale italiane
Le riprese dureranno sette settimane circa concentrandosi principalmente su Roma città ma includendo anche alcune aree limitrofe per ricreare fedelmente gli ambienti dove si svolsero i fatti narrati dal film.
La casa produttrice Eagle Pictures – già nota al pubblico italiano grazie al successo de Il ragazzo dai pantaloni rosa – cura sia produzione sia distribuzione dell’opera cinematografica prevista nelle sale italiane dal prossimo 20 novembre del 2025.
L’attesa cresce intorno all’uscita del lungometraggio dedicato alla memoria di Willy Monteiro Duarte, destinato probabilmente ad alimentare ulteriormente discussioni importanti sul ruolo delle nuove generazioni nella società contemporanea italiana.