Lo spettacolo “Karibuni. Il sangue è rosso per tutti” torna al teatrosophia di Roma dopo il successo della stagione precedente. La rappresentazione, in scena dal 15 al 18 maggio nei pressi di piazza Navona, ripercorre attraverso narrazione, musica e danza un intenso viaggio in Africa tra gli anni Sessanta e Duemila. L’opera trae ispirazione dal libro “Karibuni” di Giancarlo di Giacinto e vede protagonista Bruno Petrosino, che si occupa anche della regia. Questo spettacolo offre un’immersione nella cultura e nelle atmosfere africane, con un occhio ai valori della libertà e della convivenza tra uomo e natura.
La trama e la genesi dello spettacolo karibuni
Lo spettacolo “Karibuni. Il sangue è rosso per tutti” ha come fulcro la narrazione autobiografica di Giancarlo di Giacinto, autore del libro omonimo da cui è tratto il testo. La storia segue le esperienze vissute dall’autore nei suoi viaggi in Africa, coprendo un arco temporale che va dagli anni Sessanta fino al Duemila. Sulla scena, di Giacinto si sdoppia in due figure: il sé narrante nel presente e il suo alter ego del passato, che prende vita attraverso danza, musica e oggetti simbolici. Questa dinamica permette di presentare una doppia prospettiva che rende più vivi i ricordi e i significati della sua esperienza.
Le parole di Giancarlo si intrecciano con elementi visivi dedicati, come stoffe e fotografie, e la presenza di persone care, tutte tracce di una memoria collettiva e personale che racconta la “vera” Africa secondo la sua percezione. La scena diventa così un luogo per incontrare una cultura lontana ma ancora viva nella memoria, rievocata non solo con la parola ma anche con suoni e movimenti che richiamano il vissuto africano. Lo spettacolo punta a mostrare sia le difficoltà che le bellezze di quel continente, attraverso un racconto che abbraccia momenti di umanità profonda e aspirazioni a una convivenza pacifica.
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Musica e danza come linguaggi per evocare l’africa
Un elemento centrale di “Karibuni” è la fusione tra la narrazione e la componente musicale, che accompagna l’intera rappresentazione. La musicalità si basa soprattutto sul ritmo e sulle sonorità dello swahili, una lingua utilizzata in vasta parte dell’Africa orientale, che viene accostata a un accompagnamento elettronico tradizionale. Questo mix crea un’atmosfera che richiama le suggestioni africane, facendo emergere sensazioni di spiritualità e partecipazione emotiva.
Le musiche originali sono eseguite dal vivo da Andrea Causapruna, che contribuisce alla creazione di un ambiente sonoro coinvolgente e suggestivo. La danza completa il quadro, diventando un mezzo per esprimere emozioni e storie che spesso superano le parole. Muovendosi secondo le tradizioni africane o interpretando liberamente i ricordi di Giancarlo, i danzatori restituiscono stagioni e momenti che si alternano lungo il racconto. Tutto questo avvicina lo spettatore a un’esperienza sensoriale che trascende la semplice comprensione razionale.
Dettagli pratici e programmazione al teatrosophia
Lo spettacolo “Karibuni. Il sangue è rosso per tutti” può essere visto al teatrosophia, un teatro situato nel cuore di Roma, a pochi passi da piazza Navona. Le date di programmazione vanno dal 15 al 18 maggio con orari differenziati: giovedì e venerdì la rappresentazione parte alle 21; sabato e domenica si sposta in orario serale anticipato alle 18. Questa scelta oraria permette di adattare la proposta sia a chi preferisce spettacoli serali sia a chi frequenta il teatro in orari pomeridiani.
Il ritorno in scena di Bruno Petrosino e Giancarlo di Giacinto, dopo il successo ottenuto la stagione precedente, conferma l’interesse verso storie che uniscono elementi narrativi e artistici con un forte tema culturale e sociale. “Lo spettacolo si presenta come un invito a scoprire l’Africa attraverso gli occhi di chi l’ha conosciuta direttamente, portando sul palcoscenico un messaggio di rispetto e riflessione.”
Il teatrosophia, grazie alla sua posizione centrale a Roma, offre una cornice accessibile e stimolante per eventi di questo genere che uniscono teatro, musica e cultura. La proposta di “Karibuni” arricchisce così l’offerta culturale cittadina, invitando il pubblico a vivere momenti di racconto intenso e coinvolgente.