scopri come si trasforma un edificio storico nel cuore di Roma per ospitare una biblioteca unica, con visite gratuite e un tuffo nel passato digitale.
Nel centro di Roma, in via della Dataria, sta nascendo un nuovo spazio culturale che promette di diventare un punto di riferimento per gli appassionati di archeologia e storia dell’arte. Palazzo San Felice, costruito nel 1860 su progetto dell’architetto Filippo Martinucci per volere di Papa Pio IX, si sta trasformando in una grande biblioteca che raccoglierà i volumi oggi divisi tra Palazzo Venezia e il Collegio Romano.
Fino a poco tempo fa l’edificio era usato come abitazione privata. Ma grazie alla decisione del presidente Sergio Mattarella e del segretario generale del Quirinale, è stato scelto come sede culturale aperta al pubblico.
Da Palazzo Venezia a Palazzo San Felice: la nuova casa della biblioteca
Dal 14 giugno fino al 28 dicembre 2025, ogni sabato e domenica sarà possibile visitare gratuitamente un allestimento speciale dentro Palazzo San Felice. Non si tratta solo di vedere un cantiere: i visitatori potranno capire come l’edificio è cambiato nel tempo e quali sono le novità in arrivo.
Una delle sorprese più interessanti è l’apertura al pubblico del Sepolcro Dei Sempronii, finora rimasto nascosto agli occhi dei romani. Questo sito archeologico sarà finalmente accessibile grazie ai lavori in corso.
Realtà virtuale per entrare nel cuore del progetto
Per chi vuole andare oltre la semplice visita fisica, è stato allestito uno spazio dove si può usare un visore di realtà virtuale. Qui si potrà esplorare il modello digitale 4D del palazzo, osservando ogni dettaglio della struttura com’è oggi e come sarà dopo i lavori.
Questa esperienza immersiva aiuta a capire meglio la complessità del restauro curato dall’architetto Mario Botta, che ha firmato il progetto promosso dalla Presidenza Della Repubblica insieme al Ministero Della Cultura.
Una biblioteca pensata per la ricerca ma anche per socializzare
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha spiegato durante la presentazione che la nuova biblioteca conterrà almeno 350mila volumi. Saranno disponibili oltre 10mila metri lineari di scaffalature dedicate agli studi su archeologia e storia dell’arte.
Ma non solo libri: sono previsti spazi ampi per conferenze, dibattiti ed eventi culturali aperti a tutti. L’obiettivo è creare non solo un luogo dove studiare ma anche uno spazio vivo dove incontrarsi e condividere idee.
Tre cortili ripensati come spazi diversi per vivere il palazzo
Botta ha sottolineato che uno degli aspetti più innovativi riguarda i tre cortili interni al palazzo. Ognuno sarà progettato con una funzione diversa per offrire esperienze variegate ai visitatori.
Inoltre, in un piccolo oratorio affrescato all’interno dell’edificio è stata collocata una preziosa pianta storica: quella di Roma disegnata da Giovanni Battista Nolli nel 1748. Questo elemento rappresenta simbolicamente il trasferimento della biblioteca nella nuova sede.
Verso il completamento entro fine 2026: cosa aspettarsi
I lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2026. Quando tutto sarà pronto Palazzo San Felice diventerà uno spazio pubblico importante non solo per gli studiosi ma anche per chiunque voglia immergersi nella cultura romana attraverso libri, eventi ed esperienze digitali.
Il progetto è realizzato dall’Agenzia del Demanio sotto l’egida delle istituzioni italiane più alte ed è destinato a valorizzare un edificio storico spesso poco conosciuto dai cittadini.
Palazzo San Felice cambia volto: da residenza privata a polo culturale aperto a tutti con tecnologia avanzata e tanta storia da raccontare proprio nel cuore pulsante di Roma.