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A milano premiati i protagonisti della solidarietà e legalità alla 24esima edizione del premio campione

Il premio campione di Milano celebra il lavoro di chi si impegna nel sociale, nella legalità e nel civismo, riconoscendo figure che migliorano la vita della comunità con azioni concrete.

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Il Premio Campione, giunto alla 24ª edizione a Milano, celebra chi si impegna nel sociale, nella legalità e nel civismo, valorizzando azioni concrete di solidarietà e inclusione nella comunità. - Unita.tv

Il premio campione, riconoscimento dedicato a chi opera nel sociale, nella legalità e nel civismo, ha celebrato la sua 24esima edizione nel cuore di milano. La cerimonia, ospitata a Palazzo Marino, ha visto la premiazione di protagonisti che con azioni concrete affrontano quotidianamente sfide umane e sociali, offrendo esempi di impegno civile e solidarietà. La giuria, composta da direttori e giornalisti di testate note, ha scelto i vincitori che si sono distinti nel lungo arco dell’anno per il loro operato.

La nascita e il significato del premio campione

La manifestazione è nata da un’idea di mario furlan, fondatore e presidente dei city angels, un gruppo che da sempre si dedica ad aiutare chi vive ai margini della società. Lui ha definito i premiati “speciali” perché agiscono nell’ombra, senza cercare visibilità. Il premio campione si propone come un “oscar” della solidarietà, ma è anche un riconoscimento alla legalità e al civismo. La scelta di premiati che operano in ambiti diversi – dal volontariato all’educazione, dalla sanità all’accoglienza – riflette la volontà di valorizzare le azioni concrete e quotidiane che migliorano la vita di molti.

Non a caso la cerimonia si è tenuta nella sede del Comune, Palazzo Marino, simbolo istituzionale di milano, che così ospita un momento dedicato a chi agisce con senso civico in città. Il premio vuole essere un invito ai grandi, agli amministratori e ai leader, a guardare a questi esempi e trarne ispirazione per le loro scelte.

I protagonisti premiati e i loro contributi

Tra i premiati spiccano figure che operano in ambiti differenti, tutte accomunate dalla dedizione al bene comune. Luca biganzoli, general manager di progetto urania, è impegnato in iniziative di inclusione sociale. Federica sharon biazzi rappresenta il volontariato, dando voce a chi si dedica senza risparmiarsi agli altri. La cooperativa sociale il granello, anch’essa premiata, lavora con i più fragili in modo concreto.

Alessandro tappa, fondatore di sport senza frontiere, ha lanciato progetti che usano lo sport come strumento educativo e di integrazione. Ezio indiani, direttore dell’hotel principe di savoia, ha ricevuto una menzione per il suo impegno a favore della comunità. Federica guglielmini, scrittrice ed educatrice, accompagna ragazze e ragazzi nel loro percorso di crescita con attenzione e passione.

Don luigi scarlino, parroco di sant’angelo di rozzano, si impegna da anni sul territorio per costruire relazioni di supporto e inclusione. Inoltre, tra i premiati anche professionisti come il medico stefania cimbanassi, che al nosocomio niguarda ha salvato la vita a christian di martino, poliziotto ferito a lambrate. Cristina cattaneo, docente di medicina legale e antropologa forense, si dedica all’analisi delle vittime con un rigore scientifico che sostiene le inchieste giudiziarie.

Premi speciali e riconoscimenti per l’impegno sociale

Oltre ai premi principali, la giuria ha assegnato riconoscimenti speciali. Il premio “campione della gente” è andato a davide acito, fondatore di action project animal, un’associazione che si batte per il benessere degli animali. Questa menzione sottolinea il valore delle iniziative che si occupano delle vite oltre quella umana.

La categoria “campioncino” ha premiato l’istituto giuseppe calasanzio, la scuola primaria radice nel quartiere di san siro. Questo riconoscimento indica l’importanza della scuola come luogo di formazione civile e sociale, un primo spazio in cui i valori di rispetto e comunità possono radicarsi.

Tutte le premiazioni sono il risultato di un’attenta valutazione da parte di una giuria professionale, capace di individuare chi nel silenzio fa scelte coraggiose e impegni solidi. Questi premi danno anche visibilità a storie che spesso resterebbero in ombra e che invece meritano attenzione da parte della città e del pubblico.

Il valore di riconoscere chi opera per il bene comune

Milano ha dimostrato ancora una volta di voler promuovere esempi concreti e reali di impegno civile. Il premio campione rappresenta un momento raro dove si raccontano le vite di chi spesso non ha voce ma lavora duro per costruire comunità più giuste e solidali.

In effetti, la cerimonia è stata un momento di incontro tra realtà diverse, dal sociale all’educazione, dallo sport alla sanità, segnando una traccia comune fatta di dedizione e aiuto concreto. La presenza di giornalisti e rappresentanti istituzionali ha evidenziato come queste storie meritino di essere raccontate e conosciute da tutti.

Premiare queste persone non serve solo per celebrare il loro operato, ma per ricordare alla città e ai suoi abitanti che ci sono tanti modi per fare bene, con gesti a volte piccoli, ma importanti. Così i premi campione aprono uno spazio dove la solidarietà e la legalità non restano parole, ma diventano fatti che toccano la vita di chiunque.