L’evento tenutosi al cimitero monumentale di milano ha richiamato l’attenzione su un capitolo drammatico della storia giudiziaria italiana, quello di enzo tortora. A 42 anni dall’arresto che segnò un momento delicato per il nostro paese, rappresentanti di associazioni, politica e ordini professionali si sono ritrovati per commemorare il conduttore e giornalista, depongono una rosa bianca sulla sua tomba. L’iniziativa sottolinea le riflessioni in corso sugli errori giudiziari e il loro impatto nella società.
La commemorazione di enzo tortora e il contributo della famiglia
Nel 2025, nel cuore di milano, la fondazione luigi einaudi ha convocato una cerimonia che ha coinvolto diverse realtà civili e istituzionali. Gaia Tortora, figlia di enzo, ha preso la parola per rappresentare sia la memoria familiare sia quella di tante vittime di ingiustizie che non possono più parlare. Ha criticato aspramente la posizione dell’associazione nazionale magistrati che si è opposta all’istituzione di una giornata dedicata agli errori giudiziari, sottolineando come la celebrazione sia stata portata avanti comunque, a dispetto delle resistenze.
Gaia ha evidenziato una realtà spesso poco raccontata: l’alto numero di persone colpite da procedimenti giudiziari errati. La sua testimonianza ha dato voce a quanti subiscono privazioni della libertà senza colpe, ricordando che la memoria di enzo tortora si lega indissolubilmente a questo tema. Il gesto della rosa bianca, semplice e carico di simbolismo, ha voluto rappresentare un fiore di memoria e impegno per una giustizia più attenta.
I legali di tortora e le criticità del sistema giudiziario italiano
Sono intervenuti anche gli avvocati storici di tortora, raffaele della valle e giandomenico caiazza, che hanno ripercorso le dinamiche processuali di quel caso. Caiazza ha descritto quel procedimento non come un semplice errore giudiziario, ma come una manifestazione di problemi profondi nel funzionamento della giustizia. Ha messo in luce la difesa ad oltranza degli errori da parte della procura e la solidarietà che il giudice rivela verso le posizioni del pubblico ministero in inchieste di grande impatto mediatico.
Secondo i legali, quel caso ha anticipato fenomeni che ancora oggi si osservano nei processi. Hanno evidenziato come la pressione mediatica possa condizionare scelte giudiziarie, rischiando di oscurare il diritto alla difesa e alla corretta valutazione dei fatti. L’episodio di tortora resta dunque un monito sulla necessità di ridisegnare certe prassi all’interno degli uffici giudiziari per evitare che giudizi affrettati ledano persone innocenti.
Il ruolo della fondazione luigi einaudi e l’attenzione alle vittime innocenti
Il presidente della fondazione luigi einaudi, giuseppe benedetto, ha voluto consegnare ai giovani presenti al monumentale un simbolo del legame tra cultura e memoria: “Storia della colonna infame” di alessandro manzoni. Il libro, secondo benedetto, rappresenta un esempio che tortora stesso ha voluto portare con sé nella tomba, a testimonianza dell’importanza di ricordare in modo critico errori passati.
Ben detto ha richiamato l’attenzione sulle migliaia di innocenti che ogni anno vedono ingiustamente limitata la loro libertà. La fondazione aveva sostenuto l’idea di una giornata nazionale per le vittime degli errori giudiziari, una proposta di legge bloccata da ostacoli politici. Il blocco parlamentare evidenzia le difficoltà nel riconoscere a livello istituzionale il peso di tali drammi. La memoria di tortora serve a mantenere alta l’attenzione su questo argomento, ancora oggi aperto nel dibattito pubblico.
L’evento al cimitero monumentale di milano ha così voluto ricordare non solo la figura di enzo tortora, ma soprattutto il dramma collettivo delle vittime di processi sbagliati, rimettendo al centro la necessità di un sistema giudiziario più attento alla verità e ai diritti dei cittadini.
