A milano il documentario sul dalai lama apre il vesak 2025 con riti e ospiti internazionali
Milano ospiterà il 25 maggio 2025 la proiezione del documentario “Dalai Lama: la saggezza della felicità”, parte delle celebrazioni del Vesak, con ospiti come Richard Gere e Jetsun Pema.

Milano ospiterà il 25 maggio 2025 la proiezione del documentario sul 14º Dalai Lama, evento clou delle celebrazioni del Vesak, con la partecipazione di Richard Gere, Jetsun Pema e Filippo Scianna. - Unita.tv
Milano si prepara ad ospitare un evento di rilievo il 25 maggio 2025, con la presentazione del documentario dedicato al 14º dalai lama, Tenzin Gyatso, all’anteo Palazzo del Cinema. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni del Vesak, la festività più importante del buddismo, che ricorda la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha storico. Il film, prodotto esecutivamente da richard gere, offrirà uno sguardo approfondito sulla figura del leader spirituale tibetano, accompagnato da ospiti di spicco come Jetsun Pema e Filippo Scianna, presenti per dare maggior peso e contesto all’evento.
Il significato e le iniziative del vesak a milano
Il Vesak è riconosciuto dai buddisti di tutto il mondo come il momento più solenne per onorare le tappe fondamentali della vita del Buddha. A Milano la ricorrenza si svolge in una cornice culturale e sociale ricca di appuntamenti dal 23 al 25 maggio 2025, tutti concentrati presso la Fabbrica del Vapore. L’Unione Buddhista Italiana ha coordinato una serie di iniziative che uniscono la musica, il dialogo tra esperti e la riflessione spirituale, costruendo un percorso incentrato su quattro chiavi: cura, dialogo, memoria e responsabilità condivisa.
Questi temi si connettono con i valori diffusi dal dalai lama, che spesso sottolinea l’importanza della compassione come strumento per la pace personale e collettiva. Gli eventi al Vesak metteranno in scena momenti tradizionali insieme a discussioni aperte, per diffondere una conoscenza autentica del buddismo e delle sue radici. La capacità di Milano di ospitare questa manifestazione, con un pubblico eterogeneo, testimonia l’interesse crescente verso culture e pratiche orientali che promuovono il rispetto e l’accoglienza.
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Il documentario dedicato al dalai lama, tra storia e messaggi attuali
Il documentario “Dalai Lama: la saggezza della felicità” si presenta come un viaggio nel tempo e nello spazio per raccontare il 14º dalai lama. Diretto da barbara miller e philip delaquis, il film intreccia immagini personali del leader tibetano con riprese d’archivio e scene che rivelano le sfide attuali dell’umanità. Il documentario, infatti, non si limita a un semplice ritratto biografico, ma propone una riflessione profonda sulla ricerca della felicità e sul ruolo della compassione nella società contemporanea.
Il dalai lama, nel film, parla direttamente agli spettatori, condividendo insegnamenti per affrontare i disagi del mondo moderno. I filmati mostrano momenti intimi e pubblici, offrendo un quadro completo del suo pensiero e delle sue azioni. L’opera si rivolge a un pubblico vasto, capace di fare da ponte tra fede, cultura e impegno sociale, rivelando come la sua saggezza possa influenzare la vita di molti, indipendentemente dalla propria origine o credo.
Richard gere, un volto noto per difendere il tibet
Richard gere è più di un attore famoso. È anche impegnato da tempo nelle cause tibetane e nel promuovere la causa del dalai lama. La sua partecipazione come produttore esecutivo del documentario sottolinea questo suo impegno che va oltre il mondo dello spettacolo. Gere, noto per i suoi ruoli cinematografici, ha dedicato molte energie a sostenere i diritti umani e la preservazione della cultura tibetana, affermandosi come un ambasciatore della pace su scala internazionale.
La sua presenza alla presentazione di Milano aggiunge una dimensione mediatica significativa all’evento, attirando l’attenzione dei media e del pubblico. Gere si è schierato spesso contro le difficoltà politiche che riguardano il Tibet, mantenendo però un discorso concentrato sulla necessità di dialogo e non violenza. Il suo ruolo al Vesak conferma l’importanza del documentario come testimonianza della figura del dalai lama in un periodo storico complesso.
Jetsun pema e filippo scianna: presenze di rilievo durante l’evento
Tra gli ospiti d’onore della serata milanese spiccano jetsun pema, sorella del dalai lama, e filippo scianna, presidente dell’Unione Buddhista Italiana. Jetsun pema è una presenza legata da rapporti di sangue e attivismo alla famiglia tibetana, e ha assunto un ruolo concreto in iniziative umanitarie e culturali. La sua partecipazione porta una dimensione personale ed emotiva alla proiezione, evidenziando anche il legame tra la sfera spirituale e quella umana.
Filippo Scianna rappresenta un punto di riferimento per la comunità buddhista in Italia. La sua esperienza nel guidare l’Unione Buddhista Italiana lo rende una voce autorevole per interpretare il senso del Vesak nel contesto nazionale. Scianna contribuisce a chiarire la valenza delle celebrazioni e del documentario, sottolineando come questi momenti siano occasione per rafforzare le radici e la presenza del buddismo anche in Europa, oltre a stimolare il dialogo interculturale.
La presentazione del film all’anteo palazzo del cinema
La proiezione di “Dalai Lama: la saggezza della felicità” è fissata per la sera del 25 maggio 2025 alle 19.40, proprio nella prestigiosa cornice dell’anteo Palazzo del Cinema di Milano. Questo appuntamento segnerà la chiusura degli eventi del Vesak milanese, offrendo al pubblico l’occasione di partecipare a un momento culturale e spirituale di grande rilievo. Oltre alla visione del film, saranno presenti richard gere, jetsun pema e filippo scianna, pronti a dialogare con gli spettatori sul significato dell’opera.
La scelta dell’anteo Palazzo del Cinema – già noto per ospitare rassegne e festival importanti – assicura un’atmosfera adatta a riflessioni profonde e discussioni pubbliche. L’evento apre le porte a tutti, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio e variegato. Non è casuale la data, che segna la fine della tre giorni dedicata al Vesak e coincide con un momento in cui la città si concentra sull’importanza della spiritualità e del confronto tra culture.
Il vesak 2025 tra cultura, musica e personalità di rilievo
Le giornate del Vesak a Milano non si esauriscono nella proiezione. L’intera manifestazione comprende momenti di musica, incontri e cerimonie tradizionali con ospiti di caratura internazionale. Tra questi, già confermato è il contributo di jane goodall, etologa e messaggera di pace delle Nazioni Unite, che porterà il suo punto di vista sul rapporto tra uomo e natura. Anche lo scrittore Alessandro Baricco sarà presente, offrendo una prospettiva culturale e letteraria.
Il programma integra contributi da artisti e intellettuali, con una forte attenzione al dialogo interreligioso e alla sensibilizzazione verso temi attuali come la responsabilità verso la memoria e la cura del prossimo. Milano diventa così un luogo aperto per riflettere su valori condivisi, in un contesto di rispetto e confronto. La ricchezza degli ospiti conferma la portata nazionale e internazionale dell’evento, che si propone come momento di condivisione e approfondimento.
Vicende politiche e mediazione culturale nell’evento milanese
Non mancano presenze di potenziali tensioni legate al contesto geopolitico del Tibet. Le relazioni con la Cina mantengono sempre vivo un dibattito complesso, anche quando si parla di iniziative culturali come il Vesak. A Milano, però, l’attenzione è stata orientata a evitare polemiche politiche nel corso della manifestazione. Il messaggio prevalente punta alla pace e alla comprensione reciproca, spostando il focus sulle dimensioni spirituale e umanitaria.
Questo approccio favorisce uno scenario d’incontro e di dialogo, permettendo a un pubblico variegato di concentrarsi sugli insegnamenti del dalai lama. La scelta di non approfondire gli aspetti politici più spinosi rispecchia una volontà di mantenere l’evento su un piano inclusivo, cercando di escludere divisioni che potrebbero compromettere la partecipazione e l’efficacia del messaggio trasmesso.
Il peso simbolico e l’attesa per l’evento milanese
L’evento a Milano si annuncia come un appuntamento importante per la cultura e la spiritualità della città e del paese. Anche se mancano dettagli ufficiali su numeri precisi di partecipanti, la combinazione di ospiti di spessore, temi sentiti e spazio pubblico prestigioso lascia prevedere un’ampia partecipazione. La presenza di personaggi noti crea un richiamo forte che supera il solo interesse religiosi o cinematografico.
L’interesse mediatico è destinato a crescere, dando ulteriore risalto a un momento che non si ferma alla proiezione, ma si apre a una riflessione che coinvolge diversi ambiti della società. I temi di cura, memoria e responsabilità sentiti alla base della celebrazione risuonano con molti in un mondo sempre più complesso e frammentato. Milano, con il Vesak 2025, si conferma crocevia di culture e idee.