A Gallipoli divieto di circolare in costume e a torso nudo nel centro storico e corso roma fino a settembre 2025
Gallipoli vieta costumi da bagno e torso nudo nel centro storico e in corso Roma fino a settembre 2025, per mantenere il decoro pubblico e l’ordine urbano durante la stagione estiva.

A Gallipoli è stata emanata un’ordinanza fino a settembre 2025 che vieta l’uso di costumi da bagno e la circolazione a torso nudo nel centro storico e su corso Roma, per tutelare il decoro pubblico e garantire un ambiente civile. - Unita.tv
A Gallipoli scatta un’ordinanza che vieta l’uso di costumi da bagno e la circolazione a torso nudo in alcune aree della città, un provvedimento pensato per evitare atteggiamenti considerati contrari al decoro pubblico. La misura interessa principalmente il centro storico e corso Roma e resterà valida fino alla fine di settembre 2025.
Il sindaco minerva firma l’ordinanza contro comportamenti inappropriati
Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, ha firmato un’ordinanza immediatamente efficace che regola i comportamenti legati all’abbigliamento nelle zone centrali della città. Il provvedimento nasce da un aumento di segnalazioni che documentano la presenza di persone che girano in costume da bagno o a torso nudo fuori dalle spiagge o aree balneabili.
La preoccupazione riguarda il rispetto delle norme di educazione e buon costume ritenute fondamentali per mantenere l’ordine pubblico e il decoro urbano.
L’ordinanza vieta, fino al 30 settembre 2025, la circolazione nei luoghi specificati prima citati con abbigliamento da mare come bikini, pantaloncini corti e pettorali scoperti, vietando anche l’ingresso negli uffici pubblici con canotte o pantaloni corti. Chi non rispetta questa disposizione rischia sanzioni pecuniarie che vanno da 25 a 125 euro.
Le zone specifiche del divieto
Il divieto riguarda in particolare il centro storico di Gallipoli e corso Roma, due aree molto frequentate sia dai residenti che dai turisti nel periodo estivo. Le uniche eccezioni riguardano le zone balneabili, dove naturalmente l’abbigliamento da spiaggia resta consentito.
Il provvedimento mira a evitare la confusione tra le aree riservate al relax in spiaggia e quelle destinare al passeggio o a attività commerciali nel cuore cittadino.
Le origini e il contesto della misura adottata
L’ordinanza del 2025 non è una novità. Il Comune di Gallipoli adotta questo tipo di misure, soprattutto durante la stagione estiva, per assicurare una convivenza tra turisti e residenti e mantenere relativamente intatte le caratteristiche di decoro della città vecchia, che conserva un grande valore storico e culturale per la regione.
In questo senso, la reiterazione del divieto testimonia una volontà di controllo continua contro comportamenti ritenuti eccessivi o inappropriati.
Le segnalazioni ai vigili urbani e il ruolo della cittadinanza
Il Comune ha motivato l’adozione anticipata dell’ordinanza rispetto agli anni precedenti con un incremento dei casi notificati dagli stessi vigili urbani o segnalati dalla cittadinanza. Diverse foto e video sono arrivati agli uffici comunali, documentando persone che camminavano nel centro storico in bikini o senza maglietta.
Questi materiali, raccolti e verificati, hanno spinto l’amministrazione a intervenire in modo più tempestivo rispetto al passato.
Il problema del decoro pubblico non riguarda solo aspetti estetici o normativi, ma si lega anche alla percezione della città da parte dei visitatori e allo sviluppo turistico locale. Gallipoli, meta ambita durante l’estate, si trova quindi a dover bilanciare la necessità di accogliere i turisti con l’obbligo di garantire un ambiente civile e rispettoso.
Questa ordinanza rappresenta un modo di esercitare questo equilibrio.
Gli operatori turistici e gli abitanti, così, vengono informati per tempo sulle regole da seguire. Le forze dell’ordine saranno chiamate a far rispettare il provvedimento durante le giornate più frequentate, soprattutto nei weekend e nelle ore serali, quando l’afflusso in centro tende a crescere.
Le multe previste puniscono direttamente chi non osserva le norme ma fungono anche da deterrente per evitare situazioni di disagio e tensione nel tessuto urbano.
Gallipoli guarda a questa ordinanza come uno strumento utile per preservare le sue caratteristiche urbane più rappresentative e per tutelare la convivenza civile, in un momento di grande afflusso turistico, senza limitare l’accesso alle sue coste e spiagge, dove restano consentiti abiti e comportamenti più informali.