A cesano tessera, il quartiere più popoloso della città con circa 3mila abitanti, una richiesta raccolta da decine di cittadini punta a migliorare la gestione e la comunicazione con l’ente che cura il territorio, l’aler. La proposta prevede l’istituzione di un custode di quartiere, incaricato di rappresentare e affrontare le esigenze quotidiane della zona. Sara Todaro, già attiva come referente e portavoce delle istanze dei residenti nelle sedi amministrative, è indicata come la persona giusta per questo ruolo. Per ora, però, la disponibilità di Todaro si scontra con il silenzio dell’aler.
La raccolta firme e la lettera inviata ad aler per istituire il custode di quartiere
I residenti di tessera hanno deciso di far sentire la loro voce attraverso una lettera, sostenuta da una raccolta firme, indirizzata all’aler che gestisce l’intera area. La richiesta è chiara: servirebbe un custode di quartiere, una figura stabile che possa fungere da riferimento costante sia per chi abita nel tessera sia per l’amministrazione che sovrintende ai servizi. Sara Todaro, presente da anni come punto di contatto per le esigenze dei cittadini, è stata proposta come referente ufficiale.
Gli abitanti descrivono il quartiere come “abbracciato da tante difficoltà” e lamentano una sensazione di abbandono, dovuta proprio all’assenza di un interlocutore che possa far arrivare le loro istanze ad aler e alle istituzioni. Todaro si è detta disponibile a svolgere questo ruolo con impegno, sottolineando come la presenza di un custode potrebbe “alleggerire sia le tensioni sociali sia il lavoro dell’amministrazione locale”. Nonostante la volontà, però, l’aler non ha mai risposto alle lettere inviate, lasciando la popolazione in attesa da mesi.
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Le responsabilità e il ruolo proposto per sara todaro come custode del tessera
Sara Todaro ricopre già un ruolo informale di referente per il tessera. La sua intenzione è quella di formalizzare quel rapporto, diventando un tramite ufficiale tra i residenti e aler. Todaro ha spiegato che il suo impegno si concentrerebbe su una presenza costante sul territorio, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili, come anziani e soggetti fragili che spesso incontrano maggiori difficoltà nel far sentire le proprie necessità.
La proposta coinvolge, in pratica, un’organizzazione più diretta e concreta dell’assistenza ai residenti. Todaro si renderebbe disponibile a segnalare tempestivamente i problemi, ma anche a fornire un supporto umano e pratico nei momenti di emergenza o nelle piccole questioni quotidiane. Questo ruolo farebbe da ponte tra le segnalazioni che arrivano dal territorio e le risposte di aler, riducendo il distacco che attualmente si avverte nelle comunicazioni tra amministrazione e popolazione.
Le critiche dei residenti per il silenzio e la mancanza di risposte da parte di aler
Il silenzio dell’aler sulle richieste inviate in questi mesi aggrava lo stato di disagio tra i residenti di tessera. Molti sottolineano come l’assenza di un interlocutore diretto renda difficile risolvere i problemi della zona, che includono manutenzione delle aree comuni, degrado e sicurezza. Il quartiere, con le sue dimensioni e la sua complessità, avrebbe bisogno di un punto di riferimento concreto che faciliti la gestione dei disagi quotidiani.
Gli abitanti descrivono questa mancanza di risposte come una forma di trascuratezza. Il silenzio è percepito come “un abbandono vero e proprio”, soprattutto da parte di chi vive situazioni di fragilità e non ha modo o forza di fare pressione sulle istituzioni. Senza un dialogo aperto e regolare, le difficoltà rischiano di accumularsi, senza trovare soluzione né miglioramenti concreti nel breve periodo.
Le aspettative e il futuro della proposta nella gestione del quartiere tessera
La figura del custode di quartiere, con sara todaro come referente, rappresenta un passaggio importante per i residenti di tessera. La richiesta non è solo simbolica, ma cerca una soluzione pratica per tenere sotto controllo le problematiche di quella area e costruire un rapporto più chiaro e responsabile con aler.
Al momento la risposta dell’ente è ancora assente. La speranza è che arrivi presto una presa di posizione ufficiale, una conferma o un rifiuto alla richiesta avanzata da un’intera comunità che si sente pronta a collaborare, portando avanti con impegno le istanze di tanti cittadini. La questione resta aperta e segue da vicino le dinamiche amministrative di cesano e di aler, il cui ruolo rimane fondamentale nella gestione del tessera, quartiere che deve affrontare molte sfide.