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A Casalotti un supermercato minaccia l’antica via Cornelia e l’area archeologica circostante

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Da alcuni anni nella zona nord-ovest di Roma, a Casalotti, si sta sviluppando un cantiere per la costruzione di un supermercato che rischia di cancellare tracce di una via romana risalente all’epoca imperiale. La via Cornelia, scoperta nel 2013, è un tratto di strada romana con basolato originale e vari reperti archeologici, compresi resti di una villa romana e una necropoli etrusca. La presenza di tubature fognarie in costruzione sul sedime dell’antica strada ha sollevato l’allarme tra residenti, associazioni locali e rappresentanti istituzionali.

Il valore storico e archeologico della via Cornelia a Casalotti

La via Cornelia rappresenta un’importante testimonianza della rete stradale romana nella zona nord-ovest della Capitale. Scoperta durante scavi nel 2013, presenta ancora il basolato originario e si trova in prossimità di altre strutture di epoca romana, come una villa. L’area è stata frequentata anche in epoca etrusca, come dimostrano tombe scavate nel banco tufaceo e la presenza di una necropoli. Questi ritrovamenti evidenziano un patrimonio archeologico significativo che però rischia di essere compromesso dall’attuale progetto edilizio.

Tutelare la via Cornelia, un dovere culturale

Gli archeologi e gli studiosi considerano la via Cornelia un tracciato che andrebbe tutelato per la sua importanza storica, culturale e urbanistica. Questa strada testimoniava collegamenti fondamentali nell’epoca imperiale e costituisce ora un documento tangibile su cui impostare la salvaguardia del paesaggio storico locale. La presenza della viabilità antica accanto a sistemi fognari moderni e strutture commerciali solleva questioni sul rispetto dei confini di tutela imposti dalle normative archeologiche.

Le proteste di residenti e associazioni sul cantiere in corso

A Casalotti, diversi abitanti denunciano che il cantiere per il supermercato sta superando i limiti dei vincoli stabiliti dalla Soprintendenza archeologica. La costruzione del condotto fognario insiste proprio sul basolato dell’antica via, determinando un danneggiamento diretto al monumento viario. L’allargamento dell’area di cantiere rispetto a quanto autorizzato espone inoltre ulteriori reperti a rischio.

La consigliera municipale Claudia Finelli, di Azione, ha presentato un’interrogazione al XIII Municipio chiedendo chiarimenti sugli atti autorizzativi e sollecitando un intervento per proteggere l’area. Secondo i residenti, l’impatto dell’opera non si limita al solo supermercato, ma coinvolge anche ulteriori interventi edilizi autorizzati in zona, che aumentano il carico su una viabilità già precaria. La situazione ha portato alla decisione di preparare un esposto per chiedere un controllo approfondito sugli sviluppi del cantiere.

Le richieste di verifica e la posizione delle autorità locali

La querelle si concentra sull’accuratezza del rispetto delle norme di tutela sul territorio. Comune e Soprintendenza sono chiamati a fare chiarezza sull’esistenza di un effettivo superamento dei confini dei vincoli archeologici, così come sull’autorizzazione alla posa del sistema fognario. I tecnici chiamati ad esaminare lo stato dei lavori dovranno valutare se gli interventi attuali possono comportare una perdita irreversibile di testimonianze archeologiche.

Dubbi e incertezze nella progettazione urbanistica

L’attenzione si sposta anche sull’assenza di una progettazione coerente che metta al primo posto la valorizzazione dei siti storici. Gli elementi raccolti sollevano il dubbio che non si sia data priorità alla conservazione delle tracce antiche, preferendo realizzazioni commerciali con impatti negativi sul contesto. In campo restano i dubbi sull’effettiva capacità del territorio di assorbire nuovi carichi edilizi e urbanistici senza compromettere l’equilibrio storico e ambientale.

Le implicazioni urbanistiche e viarie per il territorio circostante

Casalotti si trova in un quadrante di Roma dove la pressione edilizia ha modificato rapidamente il tessuto abitato e la viabilità. La zona soffre già di collegamenti limitati con il centro, nonché di una rete stradale congestionata e sotto sforzo. Nel punto in cui si costruisce il supermercato si aggiungeranno quindi ulteriori problemi, legati all’aumento dei veicoli e all’ampliamento delle aree costruite.

Gli interventi autorizzati vanno monitorati in relazione al loro impatto sull’ambiente urbano esistente. A questa esigenza si aggiunge la tutela dei reperti che potrebbero rappresentare risorse per la comunità se valorizzate correttamente. La mancanza di un progetto unitario fra tutela archeologica, mobilità e sviluppo urbano rischia di aggravare condizioni già critiche, con effetti negativi sulla qualità della vita nel quartiere e sulle potenzialità culturali del luogo.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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