
Corradino Fanti, 85enne di Rumo, ha conseguito la laurea all’Università di Trento discutendo una tesi sulla normativa della fauna selvatica, dimostrando che la passione per lo studio non ha età. - Unita.tv
Corradino Fanti, originario di Rumo in val di Non, ha completato il percorso universitario a 85 anni discutendo una tesi che affronta aspetti normativi legati alla fauna selvatica. La sua decisione di tornare agli studi ha attirato l’attenzione per la determinazione mostrata da una persona che, malgrado l’età avanzata, ha voluto realizzare un sogno rimasto a lungo nel cassetto.
Il valore dello studio secondo Corradino Fanti
Durante un’intervista rilasciata a UniTrentoMag, il magazine dell’università di Trento, Fanti spiega perché ha ripreso gli studi a un’età così avanzata. Ritiene che il sapere renda le persone più umane e migliori, aiutandole a stare bene e a vivere più intensamente. Lo studio, sottolinea, favorisce la comunicazione e mantiene mentalmente attivi. Definisce l’apprendimento un passatempo prezioso, capace di stimolare la mente.
Si rivolge direttamente ai giovani, invitandoli a non smettere mai di leggere e di approfondire varie tematiche. Raccomanda di aprire la mente e guardare oltre, perché lo studio non è solo un obbligo, ma una conquista personale che offre piacere, libertà e crescita. Il suo messaggio incoraggia le nuove generazioni a costruire il proprio futuro attraverso la conoscenza.
Il percorso di vita e professionale di Corradino Fanti
Nasce a Rumo, piccolo paese della valle di Non, Corradino Fanti ha trascorso la maggior parte della propria vita dedicandosi all’insegnamento. Dopo aver iniziato a lavorare in giovane età, per oltre 40 anni ha svolto la professione di insegnante. Un suo primo desiderio era quello di studiare medicina, ma le difficoltà economiche della famiglia, composta da molti figli e con un padre reduce di guerra, hanno impedito a Fanti di accedere a quel percorso. Di conseguenza si è dedicato decisamente alla scuola, destinandole tempo e impegno. L’insegnamento è diventato il suo lavoro e la sua missione.
Nel 1987 si iscrive per la prima volta all’università di Trento, ma solo recentemente decide di riprendere gli studi. L’appoggio degli amici lo spinge a portare a termine la laurea, mostrando così una grande tenacia e la voglia di perseguire un obiettivo rimasto sospeso da anni.
La tesi discussa e altri casi di laureati senior all’università di Trento
La tesi presentata da Fanti ha come oggetto “La disciplina della fauna selvatica come patrimonio indisponibile: aspetti dominicali e responsabilistici”. Il lavoro è stato seguito dal professor Antonio Cassatella e si concentra sull’analisi della normativa che tutela la fauna selvatica, individuandone il ruolo giuridico e le implicazioni in termini di responsabilità e proprietà. Il tema rispecchia la passione personale del neo-laureato per la caccia e l’interesse per la legislazione ambientale.
UniTrentoMag ricorda che nei due anni precedenti altre due persone mature, rispettivamente di 75 e 72 anni, avevano conseguito la laurea in studi storici e filosofia. Questi casi mettono in luce come l’università di Trento accolga e valorizzi studenti di ogni età, dando spazio a chi vuole realizzare un progetto di vita, indipendentemente dal tempo trascorso.
Un esempio significativo nella cronaca regionale
La storia di Corradino Fanti rappresenta un episodio significativo nella cronaca regionale, dimostrando che la voglia di studiare non conosce limiti di età e può concretizzarsi anche in età avanzata, con risultati che affermano l’importanza del sapere come parte integrante dell’esistenza.