42enne già ai domiciliari sorpreso a spacciare crack nel quartiere tor bella monaca a roma
Un uomo di 42 anni, già ai domiciliari per reati legati alla droga, è stato arrestato dai carabinieri a Roma Tor Bella Monaca con dosi di crack e contanti per lo spaccio.

Un uomo di 42 anni, ai domiciliari per reati legati alla droga, è stato arrestato a Roma Tor Bella Monaca per evasione e spaccio di crack, trovato con dosi pronte e contanti. - Unita.tv
Un uomo di 42 anni, già sottoposto ai domiciliari per reati connessi alla droga, è stato arrestato di nuovo dai carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca. Durante un controllo in via dell’Archeologia 106, nel cuore del quartiere, è stato fermato mentre si allontanava dalla sua abitazione senza permesso del giudice. L’uomo, noto alle forze dell’ordine e disoccupato, è stato trovato con dosi di crack pronte da vendere e denaro contante ritenuto il provento dello spaccio.
Il fermo durante un controllo di routine in via dell’archeologia
Nel corso di un normale servizio di pattugliamento a Tor Bella Monaca, i carabinieri hanno notato un uomo sospetto in strada. L’attenzione si è concentrata subito su un 42enne italiano già noto per precedenti legati alla droga, attualmente ai domiciliari presso un’abitazione non lontana da quel punto. L’uomo è stato visto aggirarsi in via dell’Archeologia 106, senza alcuna autorizzazione a uscire dalla propria abitazione. I militari lo hanno fermato per un controllo e hanno verificato l’assenza di permessi giudiziari per l’allontanamento.
La presenza in strada di una persona ai domiciliari ha indotto i carabinieri a procedere con una perquisizione personale. Nel corso di questa è emerso che l’uomo nascondeva con sé una quantità significativa di sostanza stupefacente, confezionata in dosi pronte per la vendita. Trovare un soggetto con precedenti e ai domiciliari fuori casa ha acceso immediatamente un campanello d’allarme, confermato dal rinvenimento dello stupefacente.
Leggi anche:
La scoperta di crack e contanti durante la perquisizione
Careggiando i vestiti del 42enne, i carabinieri hanno rinvenuto 10 grammi di crack, suddivisi in 19 dosi già confezionate per essere spacciate rapidamente. Accanto alle dosi, sono stati sequestrati 340 euro in contanti, somma non giustificata da redditi leciti e attribuibile alla vendita dello stupefacente. La quantità e la modalità di confezionamento lasciavano intendere una spiccata attività di spaccio, avviata o appena conclusa.
La scoperta ha fornito le prove necessarie per un arresto immediato. Lo spaccio di crack in piccole dosi è diffuso in alcune zone di Roma e rappresenta un problema costante per le forze dell’ordine. Il denaro trovato nelle tasche conferma l’attività illecita, dato che la somma è tipica dei guadagni del mercato della droga al dettaglio.
Questi elementi hanno portato a considerare la fuoriuscita dall’abitazione, oltre che un’evasione dai domiciliari, anche un tentativo di riprendere l’attività criminale nonostante la detenzione domiciliare già in corso.
L’arresto e gli sviluppi giudiziari successivi
Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto in caserma per gli accertamenti di rito. I carabinieri hanno formalizzato il reato e hanno consegnato il 42enne al tribunale di Roma, dove si è svolto il rito direttissimo. Durante l’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto, ritenendo fondate le accuse di evasione dai domiciliari e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Per il soggetto fermato si sono riaperte le porte del carcere di Regina Coeli, struttura dove è stato portato successivamente in attesa di ulteriori provvedimenti. Il nuovo ingresso in carcere rappresenta una fase inevitabile, visto che ha violato le prescrizioni imposte con i domiciliari. La rapidità con cui i carabinieri sono intervenuti ha limitato la diffusione di sostanze stupefacenti nel quartiere, noto per un mercato della droga attivo.
Presenza costante delle forze dell’ordine nel quartiere
Il caso dimostra la difficoltà di affrontare lo spaccio nelle zone periferiche di Roma e la strettoia giudiziaria che si chiude rapidamente contro chi rimedia a scontare pene alternative per questi reati. Le forze dell’ordine continuano a presidiare con attenzione le aree a rischio, per interrompere la catena della criminalità legata alla droga.