Un episodio di violenza sessuale si è consumato nella notte di novembre scorso all’interno di una discoteca di milano. La vittima, una ragazza di 18 anni, ha denunciato l’aggressione subita da un 29enne italiano, dando il via a un’indagine che si è conclusa con l’arresto dell’uomo. Ecco tutti i dettagli su quanto avvenuto, le indagini e le misure adottate dalle forze dell’ordine.
La dinamica dell’aggressione in discoteca a milano
Tutto è cominciato la sera in cui la giovane, fresca di maggiore età, si trovava insieme ad alcune amiche in un locale notturno milanese. Qui ha incontrato il 29enne che si è presentato come pr e organizzatore di eventi per diverse discoteche della città, guadagnandosi così la sua fiducia. La ragazza è stata fatta entrare nel locale grazie a questa falsa introduzione.
Secondo quanto emerso dal racconto della vittima, l’uomo avrebbe colto l’occasione del suo stato alterato da alcol e da una condizione fisica momentaneamente debole per costringerla a subire atti sessuali senza il suo consenso. La questura di milano ha sottolineato proprio queste condizioni di inferiorità fisica e di alterazione dovuta all’alcol, elementi che hanno aggravato la posizione dell’indagato. La ragazza si è ritrovata in una situazione di estrema vulnerabilità, sfruttata da chi avrebbe dovuto rispettarla.
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Il lavoro della squadra mobile e le prove raccolte
Le indagini sono state affidate alla quarta sezione della squadra mobile di milano, con la supervisione dei pubblici ministeri del quinto dipartimento. Gli agenti hanno iniziato a lavorare subito dopo la denuncia presentata dalla giovane, convinti a scavare a fondo nei fatti. La versione della ragazza è stata verificata grazie a vari elementi incrociati.
Oltre alla testimonianza diretta, la polizia ha analizzato i profili social, le conversazioni e gli scatti diffusi pubblicamente o scambiati tra le parti coinvolte. Questi dati hanno confermato l’episodio segnalato, dimostrando come il 29enne abbia approfittato della situazione. Anche i racconti delle persone presenti nel locale durante la serata si sono rivelati fondamentali per ricostruire i momenti precedenti e successivi alla violenza.
L’arresto e la custodia cautelare disposta dal tribunale
Dopo aver identificato il sospettato e raccolto prove sufficienti, le forze dell’ordine hanno proceduto al fermo del 29enne. Il tribunale di milano, tramite un giudice per le indagini preliminari, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per sottoporlo agli arresti domiciliari. Questa misura è stata scelta considerato il rischio di reiterazione del reato e per tutelare la vittima durante il processo.
L’operazione si è rivelata il frutto di un’indagine capillare, dove la collaborazione tra la squadra mobile e la magistratura ha portato a una rapida applicazione della legge. La vicenda resta al centro dell’attenzione, valorizzando anche la disponibilità delle vittime a denunciare episodi di violenza, elemento cruciale per attivare la giustizia in casi simili.