Venerdì scorso un ragazzo di 14 anni di bricherasio, nel torinese, è morto all’ospedale Giovanni Bosco di Torino. Le prime evidenze mediche hanno spiegato che il decesso è avvenuto per un’insufficienza respiratoria. L’autopsia ha precisato che tale condizione risulta compatibile con un’intossicazione da farmaci. Su questo episodio sta lavorando la procura di Ivrea.
Il ricovero e la diagnosi dopo la serata con amici
Il 14enne aveva passato la serata in compagnia di amici prima di accusare un malore improvviso. Precisamente non si sa ancora quali farmaci siano stati assunti né in che modo. Dopo il peggioramento delle sue condizioni, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino, dove poi è deceduto. Il personale medico ha riscontrato una grave insufficienza respiratoria, evento culminante che ha portato alla morte.
Sono in corso approfondimenti sulle dinamiche della serata e sulla quantità o natura dei farmaci ingeriti. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire i momenti precedenti il malore, interrogando diversi testimoni. La situazione evidenzia una tragedia che scuote la comunità locale, spingendo ad indagare anche eventuali responsabilità o cause che possano aver portato all’intossicazione.
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I risultati dell’autopsia e la conferma della causa del decesso
L’autopsia, eseguita giorni dopo la morte, ha riportato che l’insufficienza respiratoria alla base del decesso è compatibile con un’intossicazione da farmaci. Questo riscontro offre un quadro più chiaro rispetto alle cause mediche precise dietro l’improvviso peggioramento delle condizioni del ragazzo. La presenza di sostanze farmacologiche nel suo organismo potrebbe aver compromesso la funzionalità dei polmoni o del sistema nervoso centrale, causando il blocco della respirazione.
Il referto autoptico segna un passaggio importante per le indagini penali che attendono risposte più dettagliate. Al momento non sono state rese note informazioni su quali composti specifici siano stati trovati né sulle dosi assunte. Lo sviluppo delle investigazioni potrebbe chiarire anche se ci siano state azioni volontarie o incidentali all’origine dell’intossicazione.
L’indagine della procura di ivrea e le verifiche in corso
La procura di Ivrea ha avviato una inchiesta per accertare le circostanze della morte del quattordicenne. Gli inquirenti stanno acquisendo testimonianze e documenti medici per ricostruire l’intera vicenda, partendo dalla serata vissuta dal ragazzo con gli amici. L’obiettivo è capire se l’intossicazione sia stata accidentale o se vi siano comportamenti illeciti dietro il triste evento.
Non è escluso che la procura estenda le verifiche al contesto familiare o sociale del giovane, per valutare possibili responsabilità esterne. In parallelo sono in corso accertamenti tecnici sull’analisi delle sostanze ritrovate e sulle condizioni cliniche prima del ricovero. L’attenzione rimane alta, vista la giovane età della vittima e le implicazioni che emergono da vicende simili.